Volubilità del sentimento amoroso

Salve, sono una ragazza di 23 anni e come da testo credo di risentire di una volubilità del mio stesso sentimento amoroso.
Nella pratica intendo che quasi tutte le mie relazioni hanno seguito un iter ben preciso: Durata circa di un anno o poco più del sentimento amoroso (con annessa relazione appagante ed equilibrata) per poi puntualmente "subire" una quasi improvvisa scomparsa del sentimento stesso.

Dopo aver analizzato ed affrontato negli anni le questioni che solitamente sono causa della fine del sentimento d'amore (come lo scambiare quest'ultimo per un innamoramento o un'infatuazione, il non riuscire più a sopperire ad eventuali difetti del partner, situazioni di stress come litigi, allontanamenti, monotonia etc.) e non avendo trovato in queste una possibile chiave di svolta per migliorare la mia vita emotiva e sentimentale, mi chiedo e Vi chiedo allora se sia possibile che tale volubilità del sentimento amoroso (motivo di sofferenza e di episodi spiacevoli per me ed i partners che si sono susseguiti nel tempo) sia dovuta ad una causa più intrinseca e profonda della mia persona e della mia personalità.

Grazie per l'attenzione
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Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Gentile ragazza, non sappiamo niente di lei, della sua storia , della sua educazione, così on-line possiamo solo ipotizzare che, passato il periodo di innamoramento e splendore, quando bisogna cominciare a fare i conti col principio di realtà, lei non abbia molta voglia di .. mediare.. comprendere..quindi o le cose sono .. assolute e fantastiche.. o lei è delusa.. Succede, ma sembra una tappa evolutiva , da superare..
Restiamo in ascolto..

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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Attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Cara ragazza,

accolgo la riflessione di un percorso che mi aiuti a comprendere, realmente, quali bisogni ci sono alla base di queste mie esperienze, di questi miei vissuti...

Iniziamo, quindi, ad ascoltare questi bisogni e a dare un nome a queste "emozioni", affinché si possano elaborare i meccanismi, che sottendono alla base delle mie espressioni comportamentali!

Impariamo, però, anche a conoscerci e a raccontarci.... (Forse non è chiaro a me stessa cosa cerco in una relazione?)...

in questo caso, necessario, per un orientamento on line, in modo da poter essere più precisi sui nostri "interventi"....


Un caro saluto
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Genrile Ragazza,
Solitamente la capacità d'amore parte da lontano:
da come e se siamo stai amati,
da quale "dote affettiva" abbiamo ricevuto,
da quali copioni emozionali abbiamo vissuto,
dai nostri meccanismi di difesa,
dalle nostre paure,
da quali uomini cerchiamo...( spesso scelte " collusive" che mantengono le nostre paure in vita.....), dall'incapacità a concimare il rapporto di coppia,
dall'intesa seaauale e così via....

Come giustamente detto, siamo online e non sappiamo molto di lei, un nostro collega potrà aiutarla a comprendere il perché di queste chimere amorose....

Le allego una lettura..ed un video.




https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4219-sappiamo-ancora-amare-la-nuova-grammatica-del-cuore.html



https://m.youtube.com/watch?v=hbh5mFUVPok

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#4]
dopo
Utente
Utente
Grazie per le vostre risposte e per i link esterni

Cercherò allora in risposta di parlare di me concentrandomi su quelli che credo possano essere aspetti inerenti alla questione.(Perdonate la risposta prolissa e gli eventuali errori di cui non sono in grado di accorgermene a prima rilettura)

I miei genitori, mi hanno adottata all'età di 4 anni dalla Colombia, ho mostrato subito un forte attaccamento verso mio padre e quasi un disinteresse verso mia madre, crescendo i rapporti si sono invertiti sopratutto nei contesti di litigio, momenti in cui i miei genitori, sopratutto mia madre, perdendo il controllo eseguono atti "violenti". Personalmente ho sempre ritenuto mio padre la causa di tali episodi e della rabbia di mia madre. Al di là di questo comunque riesco ad ammirare la coesione che esiste tra loro due che stanno insieme da 40 anni e nonostante tutto hanno bisogno l'uno dell'altra.
Ben che concetti come "amore per tutta la vita" mi creino un certo disagio l'esempio dei miei genitori è molto vicino al mio ideale d'amore, cioè l'incontro di un compagno con cui condividere il resto della propria vita grazie al sentimento in primis, accompagnato dalla pazienza e dalla comprensione.

Andando alla mia personalità esporrò come essa sia sempre stata ambivalente, cioè abbia sempre avuto due aspetti fondamentali e per lo più in contrasto.
Da piccola ero da un lato la bambina brava a scuola e matura perchè parlava con gli adulti dall'altro ero un maschiaccio ed anche un pò violento perchè eseguivo piccole torture sugli animaletti che mi capitava di avere in casa, picchiavo i miei compagni e davo pene corporali alle amiche che venendo a casa mia per fare i compiti sbagliavano le risposte alle domande degli esercizi. Alle medie ho avuto un periodo di stabilità e serenità in cui questi ricordi furono sostanzialmente rimossi ed al liceo invece vi è stato un exploit di queste tensioni sfociate nell'autolesionismo ed atteggiamenti anormali come il dondolamento e crisi isteriche. Altro periodo di quiete durante il passaggio liceo-università e ritorno del periodo di "instabilità" con eventi, seppure ridimensionati e non dannosi, di atti violenti verso gli amici, problemi di memoria ed altri piccoli "acciacchi". Dal liceo in poi dunque si sono alternati lunghi periodo di serenità e quiete nei quali la mia vita e conseguentemente tutte le relazioni erano altrettanto serene e periodi, più brevi, di crisi che ovviamente mettevano in crisi anche i rapporti coevi. Le crisi di cui parlo comunque via via nel tempo si sono manifestate in modo sempre meno violento sino a ridursi a semplici momenti di stranezza e confusione mentale.
Al di là di questo sono sempre stata una persona creativa e con molti interessi, diversi dei quali (canto, disegno, trekking, fai-da-te,) sono oggi attività che conduco con passione. Mi ritengo una persona dinamica e che difficilmente si annoia.

Riguardo la sfera sessuale, che potrebbe essere rilevante conoscere, seppure abbia avuto con essa un approccio infelice (molestie da parte di un cugino adolescente durante i primi anni in Italia e scoperta della filmografia porno di mio padre sempre durante l'infanzia) ad oggi ritengo di conoscermi bene in tal senso, esperendo anche con il mio stesso sesso, e di condurre una vita sessuale appagante e creativa.

Mi sono dilungata moltissimo nella possibilità di dare un quadro completo di me così da poter ricercare una risposta alla mia domanda di fondo: se la volubilità del mio sentimento amoroso è data da un fattore intrinseco e profondo nella mia persona che posso scoprire e risolvere piuttosto che dai consueti motivi che comportano la fine delle relazioni amorose.
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Attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Cara ragazza,

il suo racconto permette, anche per i pochi strumenti che abbiamo on-line, di comprendere un vissuto complesso e meritevole di essere "estrapolato" ed elaborato in un setting strutturato, dove è possibile esprimersi senza giudizio alcuno...

Un terapeuta potrebbe "accompagnarla" in questo viaggio di scoperta e permetterle di scoprire e riconoscere il suo vero "modo di essere"!

Rimaniamo in ascolto...


Un caro saluto

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Adozione, molestie, assenza di un rapporto empatico con sul genitore omologo, condotte autolesive...

Per rispondere alla sua di era bisognerebbe essere de visu ed approfondire molto, ma molto di più...

Immagino però che le sue dofficolta amorose, siano chiaramente correlate al suo vissuto, così intenso ed importante, che inficia la sfera del l'affettivita .....