Che soffro di ansia da prestazione

salve, da cinque anni circa che soffro di ansia da prestazione. Ho un rapporto continuativo da 10 anni e nei precedenti non ho mai avuto problemi. Ma dopo essersi verificato il primo caso di deficit erettivo mi è giunta subito questa ansia. Dopo il primo periodo in cui non riuscivo ad avere nessun tipo di approccio, dopo aver parlato con la mia compagna sono riuscito a riprendere un'attività regolare ma sempre a fasi alterne con periodi di ansia maggiore o minore ma comunque sempre presente. Ho fatto la visita andrologica e non ho alcun problema.
Nonostante vari tentativi questa sensazione di malessere è sempre presente. Solo quando magari bevendo un pò scarico un pò le tensioni e riesco ad essere più naturale.
Vorrei provare un 'approccio psicologico e vorrei capire come funziona in questi casi.
Questo perchè oltre al malessere psichico da un pò di tempo soffro di un'infiammazione all'intestino che credo sia generata da questa ansia accumulata.
Grazie
[#1]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile signiore,
Per prima cosa c'e da chiedersi quali emozioni si.producano in Lei.
In quale ambito si sente inadeguato. Fisico? Prestazionale?
La ragazza come si pone nei Suoi confronti,? E.Lei come la sente?
Una volta inquadrata la relazione se non riuscira' a comprendere, certamente un supporto psicologico potrebbe essere indicato

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

[#2]
Attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Gentile utente,

l'ansia da prestazione rappresenta un "sintomo" di un disagio, che ci siamo vissuti o ci continuiamo a vivere...

Sottende, spesso, meccanismi inconsci di diverso calibro emotivo, che andrebbero "indagati" in modo accurato in un setting terapeutico strutturato... dove può avere la possibilità di un confronto non giudicante, ascolto ed accoglienza.

Un percorso che può essere individuale, ma che, spesso, può dare ottimi risultati in coppia: Psicoterapia sessuale di coppia, ad es. dove si individuano l'aspetto relazionale ed emozionale in correlazione con la manifestazione sessuale.

Non dimentichiamo che il nostro corpo "ci parla" e, spesso, "grida aiuto"...

Vogliamo essere visti e riconosciuti per quello che siamo; essere, quindi, apprezzati... un confronto de visu, anche con la coppia e per la coppia, davvero può portare a risultati soddisfacenti, all'interno del percorso insieme potete davvero "aprirvi" all'altro e "abbassare" quelle difese, disfunzionali, che ci impediscono di "essere"!


Provi a riflettere...


Un caro saluto
[#3]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
Cinque anni sono veramente tanti, è giunto il momento di curarsi.

Solitamente accade questo:
-Il vissuto sgradevole e doloroso relativo al deficit erttivo
-l' ansia anticipatoria e successiva al fallimento sessuale
-la vulnerabilità erettiva
-la paura anticipatoria di rivivere un fallimento sessuale e così via...

Sono tutti fattori che contribuiscono a creare quelli che noi clinici chiamiamo “fattori di mantenimento della disfunzione”, ben differenti dai fattori che hanno contribuito all’insorgenza della problematica sessuale.

La natura multidimensionale della sessualità umana è tale da "imporre" un inquadramento e un ‘approccio terapeutico integrato’ al soggetto portatore di un disturbo sessuologico, sarebbe miope ed errato trattare soltanto la sintomatologia, senza la sua cornice psichica, relazionale, emozionale ed affettiva che correla con la sessualità.

La sfera della sessualità è talmente complessa e delicata che un suo malanno, anche transitorio, può compromettere il suo avvenire, trattarla con professionalità, con scrupolosità diagnostica e terapeutica, diventa la strada che noi clinici dobbiamo percorrere al fine di restituire serenità e gioia ai nostri pazienti portatori del disagio sessuologico.

Le allego delle letture, un video ed un canale salute " tutto sul d.e"



https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1225-deficit-erettile-un-problema-di-coppia-il-ruolo-della-partner.html
https://www.medicitalia.it/salute/andrologia/111-disfunzione-erettile.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1929-mancanza-d-erezione-il-sintomo-va-sempre-tolto-o-talvolta-mantenuto.html-
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1593-mancanza-d-erezione-10-cose-da-sapere.html-
https://www.medicitalia.it/blog/andrologia/106-dipendenza-psicologica-dalla-terapia-orale-per-il-deficit-erettivo.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1225-deficit-erettile-un-problema-di-coppia-il-ruolo-della-partner.html-

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#4]
dopo
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Grazie per tutte le risposte.
La mia compagna è molto comprensiva ed anche per questo nonostante tutto riesco ad avere una vita sessuale quasi normale ma non naturalmente come vorrei.
Leggendo un pò in giro credo di essere un caso abbastanza comune in quanto presento la maggior parte dei sintomi più frequenti dell'ansia da prestazione.
Ad esempio se stiamo insieme ma so che per qualche motivo non possiamo avere nessun rapporto mi eccito e ho frequenti erezioni, cosa che al contrario invece succede con più difficoltà.
Vorrei sapere, sapendo che ogni caso è diverso da un altro, in linea di massima come vengono affrontati questi problemi a livello terapeutico e da quale tipo di psicologo mi conviene andare (specializzato in cosa?).
Inoltre con quale frequenza si svolgono gli incontri e se per l'ansia possono essere prescritti dei farmaci anche molto blandi per attenuare il problema.
Grazie e saluti.
[#5]
Attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Gentilissimo,

uno psicoterapeuta con competenze, anche in psicoterapia sessuale, sarebbe l'ideale.


La cadenza delle sedute, almeno per quanto riguarda il mio approccio, è a cadenza settimanale per qualche mese, poi diluite ogni 15 giorni, 1 mese... a scalare!

Per quanto riguarda l'approccio farmacologico, solo se strettamente necessario, dovrà essere attenta valutazione da parte dello Psichiatra.


Un caro saluto

[#6]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

potrebbe darsi che il problema sia più semplice di quanto Lei stia pensando perchè è probabile che si sia instaurato un meccanismo di timore che la defaillance possa ripresentarsi e quindi c'è anche una sorta di evitamento, tant'è che Lei scrive:

"Ma dopo essersi verificato il primo caso di deficit erettivo mi è giunta subito questa ansia. "

e
" se stiamo insieme ma so che per qualche motivo non possiamo avere nessun rapporto mi eccito e ho frequenti erezioni, cosa che al contrario invece succede con più difficoltà."

dove si sente rassicurato proprio dal fatto di non doversi mettere in gioco e non rischiare proprio ciò che teme.

Se le cose stanno così come sto ipotizzando, è possibile trattare molto velocemente il problema rivolgendosi ad uno psicologo psicoterapeuta che utilizzi tecniche specifiche per questo tipo di problemi, come indicato qui: https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/580-chi-cura-i-disturbi-sessuali.html

Lo psicologo deve essere specializzato in psicoterapia, perchè di solito problematiche del genere sono trattate dallo psicologo psicoterapeuta.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#7]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
" Ad esempio se stiamo insieme ma so che per qualche motivo non possiamo avere nessun rapporto mi eccito e ho frequenti erezioni, cosa che al contrario invece succede con più difficoltà."

Gentile utente,
È tipico delle cause psicogene.

Quando il paziente non può avventurarsi in un terreno impervio di difficoltà, quindi la vita intima, l'erezione sarà spontanea, quando invece sa che dovrà avere un rapporto , l'ansia ha il tempo di organizzarsi.

La figura professionale è sicuramente l'andrologo, unitamente ad uno psicologo/psicoterapeuta se preferisce perfezionato in sessuologia scientifica, figura professionale abituata a lavorare in sinergia con l'andrologo, conosce protocolli terapeutico aggiornati ed innovativi ed adotta strategie d'intervento calibrate e mirate alla risoluzione del disagio sesuale.

Solitamente sono problematiche che se trattate con competenza e professionalità si risolvono in maniera definitiva.
Siamo online quindi sono solo ipotesi, non si possono fare diagnosi, nè prognosi, ma lei è giovane e sarebbe utile affrontare in maniera poliedrica ed approfondita la sua difficoltà.

Il d.e. È un sintomo, dietro al quale si cela moltissimo altro: dalle problematiche organiche, talvolta anche cardiache, a quelle psichiche e relazionali, non ultime correlate al mondo educativo rivecuto ed al l'immaginario erotico
[#8]
dopo
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Grazie a tutti per la tempestività delle risposte.
Nella vostra esperienza è capitato che nelle persone affette da questa ansia prolungata si generino questi problemi all'apparato digerente (coliti, gastriti) se pur di leggera entità ma durature?
[#9]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile signore,
L 'apparato digerente e' gestito dallo stesso Sistema Nervoso Autonomo che gestisce l'erezione.
Laddove si crei, a causa dell'ansia, una iperattivazione del Sistema Nervoso Autonomo si possono determinare sia disturbi erettivi che gastro enterici.
i migliori saluti
Ansia

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