Iperventilazione

Salve, ho 20 anni e da circa due soffro di attacchi di panico con una bassa frequenza. Ne ho avuti 3 davvero forti, uno poco prima dell'esame di stato, uno subito prima dell'inizio di un concerto e un altro durante un festino a casa di amici. Ne ho avuti altri di lieve intensità dopo un litigio, prima di un test d'accesso universitario, durante un compleanno di mio nonno (a cui sono molto legata), non mi pare di scordarne. Già prima di questi attacchi avevo spesso la sensazione che mi mancasse l'aria in mezzo alla folla, sentivo il fiato corto e respiravo a fatica. Dopo l'ultimo attacco di panico forte (quello del festino, avvenuto il 25 ottobre 2014) ho avuto due avvenimenti strani, il 30 ottobre e questa notte. Non sentivo il classico formicolio alle mani o il bruciore di stomaco che precedono l'attacco, avevo solo la voglia di respirare forte ed ero cosciente (di solito durante gli attacchi per un po' non lo sono), quasi come se fossi io a decidere di respirare forte e velocemente, come se fosse un iperventilazione volontaria, ma non riuscivo a smettere! Avevo "scariche" alle gambe, come dei tic e quando sono riuscita finalmente a controllarmi, avevo la bocca asciuttissima e notavo che mentre bevevo mi tremava leggermente la mano... Cosa può essere? Perché avevo la sensazione di essere io a respirare in quel modo eppure non riuscivo a smettere? Volevo anche piangere e non riuscivo...
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Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Gentile utente, ho riletto i suoi post precedenti, in cui i Colleghi le dicevano di rivolgersi ad uno psicoterapeuta de visu. se non fa niente, l'ansia , le somatizzazioni il panico, il disturbo depressivo ipotizzabile,.. non possono che aumentare e certo i suoi genitori"in pensiero" sono già da un pezzo , se non se la sente di andare lei direttamente al Consultorio, come le era stato caldamernte consigliato, si rivolga per cominciare, al suo medico di base , che l'aiuterà a stabilire il contatto con il Consultorio.. Ci vada, senza paura, con fiducia, è giunta l'ora di darsi aiuto.
Perchè rovinarsi la giovinezza per problemi , molto diffusi, mi creda, che possono trovare una soluzione ?
Restiamo in ascolto..

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Cara ragazza,

accolgo le riflessioni della Collega e provo a comprendere il suo stato d'animo, in quanto non trattandosi di eventi circoscritti al momento, ma con radici antiche... Visto i suoi post...

A volte diviene difficile ammettere a se stessi di essere in difficoltà, sia per un orgoglio in autostima e sia per le aspettative che gli altri hanno nei nostri confronti.

Se ci scrive, nuovamente, forse sente il bisogno di essere "accolta" ed "ascoltata" e, quindi, potrebbe essere giunto il momento di rivolgersi allo Spazio Giovani della sua città.

Qui i colloqui non solo sono gratuiti e non necessitano di richiesta medica, ma sono anche di facile accesso.

Intanto il primo incontro: si prova a sperimentarsi è poi si valuta il da farsi...

Potrebbe rendersi conto dell'importanza del confronto con l'altro, con cui esprimersi ed essere se stessa, senza essere giudicata ma solo accolta ed "accompagnata" in questo viaggio di scoperta.


Provi a riflettere..


Di cuore

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dopo
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Salve, grazie per le risposte! So di avere qualcosa che non va e mi sono rivolta ad uno specialista trovandomi anche bene. Essendo studentessa fuori sede ho meno possibilità di incontri frequenti. Essendo però quello di stanotte un caso a cui non sono abituata e che non conosco né comprendo vi chiedo non di analizzarne la causa ma di dare un nome all'evento. Cosa mi è successo? Cos'è quello che ho avuto? Grazie :)
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Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
<... avevo solo la voglia di respirare forte ed ero cosciente (di solito durante gli attacchi per un po' non lo sono), quasi come se fossi io a decidere di respirare forte e velocemente, come se fosse un iperventilazione volontaria, ma non riuscivo a smettere! Avevo "scariche" alle gambe, come dei tic e quando sono riuscita finalmente a controllarmi, avevo la bocca asciuttissima e notavo che mentre bevevo mi tremava leggermente la mano... Cosa può essere? Perché avevo la sensazione di essere io a respirare in quel modo eppure non riuscivo a smettere? Volevo anche piangere e non riuscivo... >

Di solito l'iperventilazione può avere cause di vario tipo,tra cui l'ansia e i fattori predisponenti possono riguardare lo stile di vita, l'alimentazione, il riposo, l'attività fisica e l'esperienza emotiva di impatto.

Nel caso dell'ansia il tipo di respiro dovrebbe variare da frequente a profondo/prolungato ed accelerato, sperimentando l'incapacità a trattenere il respiro.

Detto questo, in senso generale, sarebbe opportuno confrontarsi con il suo curante, per comprendere in realtà di cosa si è trattato, escludendo così cause organiche importanti.

Ci tenga informati, se le fa piacere.


Un caro saluto