Ansiolitici alterazioni attacchi di panico

Buona sera,
la mia è una richiesta di aiuto vera e propria, non è per me ma per la mia compagna con la quale abbiamo una figlia di tre anni.Cercherò di essere il più breve possibile Stiamo insieme da circa 5 anni. nostra figlia è nata l'anno dopo in cui ci siamo conosciuti. Io avevo 21 anni e lei 18. Premetto che lei già da bambina soffriva di attacchi di panico dovuti a fobie. Le sue fobie sono più che altro per situazioni catastrofiche che possano mettere in repentaglio la sua vita e quella dei cari. Dalla nascita di nostra figlia in poi putroppo abbiamo vissuto, insieme, una vita all'insegna di difficoltà economiche molto gravi, abbiamo cambiato città, non riuscendo comunque a migliorarle. in questi periodi i suoi attacchi di panico e fobie sono cresciuti di frequenza e di intensità accompagnati in oltre da uno stato di depressione, che oltre ad averla resa molto diversa caratterialmente in negativo, a livello corporeo la portò all'obesità. Soltanto quest'anno dopo aver avuto dei miglioramenti (un'abitazione adeguata alla nostra famiglia e un lavoro all'incirca normale) questo stato di depressione si è attenuato, avendo effetti positivi sia sul carattere che sul suo corpo. Non è però cambiata la sua patologia che, invece (forse dovuta a una quasi totale assenza di me a causa del mio lavoro) è peggiorata, in particolare negli ultimi mesi. Un esempio degli ultimi motivi che hanno scatenato in lei delle fobie sono, quest'estate il continuo parlare dell'Isis temendo costantemente un imminente bombardamento,e negli ultimi mesi l'allerta meteo idrogeologica dovuta ai violenti nubifragi in liguria,dove risediamo, nonostante fossimo una zona non soggetta a tutto questo.Quest'ultima situazione l ha portata a veri e propri deliri.E' andata un mese fa dai suoi genitori, alleviando questo suo stato di stress allontanandosi dal posto che in quel momento l ha fatta stare male.Siamo sempre stata una coppia affiatata. Nella prima settimana coi suoi parenti è andata da uno psichiatra che le ha prescritto lo Xanax a gocce ed un altro calmante. Qualche ora l'assunzione dei medicinali già telefonicamente "diversa e distante". Dopo una settimana mi ha telefonicamente detto che non vuole più tornare e che non vuole più stare con me, e che non prova niente. Io non sto cercando una giustificazione.Ripeto che siamo sempre stati affiatati e avrei notato una carenza di sentimento già da tempo se fosse stato come dice.Posso capire che non voglia tornare perchè era arrivata ad un punto che non auguro a nessuno. Ma fino a prima dell'appuntamento con lo psichiatra e l'assunzione dei farmaci non vedeva l'ora di tornare per passare il natale insieme, sapendo anche che da metà gennaio il mio lavoro sarebbe migliorato facendomi fare soltanto 8ore al giorno e con uno stipendio più alto.Più tempo da dedicarle e possibilità di guarire con uno specialista in zona.E andata via in lacrime, non voleva partire.Adesso non vuole più tornare. Aiutatemi a capire.
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Utente,
da quanto riferisce sua moglie sembrerebbe una persona sofferente che da tempo, complici anche la difficile situazioni contingente.

Impossibile capire da qui quali elementi possano essere intervenuti nel farle cambiare idea, non avendo a disposizione elementi dalla diretta interessata.
Il solo fatto di una parziale remissione dei disturbi in altro luogo può rendere ragione di tale cambiamento, per via dei diversi contributi legati al contesto di vita.
Quale sarebbe la posizione della famiglia di sua moglie in merito a quanto sta accadendo?

Sua moglie ha certamente bisogno di cure specialistiche, ma sarebbe opportuno chiariste di persona la vostra situazione per prendere decisioni consapevoli e mirate sia a un miglioramento delle sue condizioni di salute, sia per quanto riguarda la vostra coppia e la vostra bimba. Per questo vi consiglio di afferire al Consultorio Familiare ASL di zona.

Restiamo in ascolto

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#2]
Attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Gentile ragazzo,

< Solo questo anno dopo aver avuto dei miglioramenti (un'abitazione adeguata alla nostra famiglia e un lavoro all'incirca normale) questo stato di depressione si è attenuato, avendo effetti positivi sia sul carattere che sul suo corpo >

Questo ci fa comprendere la necessità di questa ragazza di aver bisogno di base solida e sicurezza, come una casa ed un lavoro.


< Non è però cambiata la sua patologia che, invece (forse dovuta a una quasi totale assenza di me a causa del mio lavoro) è peggiorata, in particolare negli ultimi mesi. Un esempio degli ultimi motivi che hanno scatenato in lei delle fobie sono, quest'estate il continuo parlare dell'Isis temendo costantemente un imminente bombardamento..>

Può essere stata la sua mancanza o meno, ma il disagio si è innescato in forma, apparentemente, incomprensibile e importante... temendo la solitudine e la perdita.

La ragazza, apparirebbe, molto fragile ed insicura, con un tono dell'umore tendenzialmente depressivo (?).

La visita dallo Psichiatra è stata necessaria, ma un percorso di Psicoterapia da associare potrebbe essere davvero utile.

Un primo step quello di rivolgersi al Consultorio, come da indicazioni della Collega.

Deve avere fiducia, perché si tratta di un disagio che merita attenzione e che, potrebbe, essere non riferito a lei, esclusivamente come componente amorosa, la sua necessità di allontanamento.

Si confronti con la famiglia della ragazza e provate insieme a proporre questo percorso e, nel momento in cui non dovesse riscontrare accettazione e riconoscimento di aiuto, allora dovrebbe lei, individualmente, confrontarsi con un Collega, per la gestione di questo rapporto di coppia e genitoriale.


Un caro saluto
[#3]
Attivo dal 2009 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta
Posso aggiungere che potreste concentrarvi molto sulla bimba, siete dei genitori giovani ma avete la stessa responsabilità genitoriale, ponetevi come obiettivo la crescita sana e armoniosa della piccola, minimizzando nel quotidiano i vostri problemi e cercando di porvi degli obiettivi raggiungibili su cose che desiderate.
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