Depressione maggiore

Non so perché scrivo o chiedo questo consulto, forse cerco pareri o forse cerco aiuto.
Penso di soffrire di depressione, non ho mai fatto una diagnosi, dicevo di averli fatti ma non li ho fatti. Non mi è stata diagnosticata la depressione perché non ci sn mai andato. Non riesco a fare nulla, la mia vita non ha un senso, non ha una direzione, ho perso tutto. Non faccio altro che stare sul letto, ho continui mal di testa. Da anni soffro, questo, all'inizio mi affidavo a Dio ma dopo un po, mi sn sentito abbandonato.
Cercai di fuggire, di andare fuori dall'Italia ma alla fine sono rimasto qui. Un giorno conobbi una persona, una ragazza che mi fece innamorare. Questa ragazza mi ha spronato a dare il mio meglio su tutti i campi, abbiamo passato momenti bellissimi assieme, eravamo felici. Avevo sconfitto la depressione ma era solo un illusione. Nel campo universitario tutto va male, tutto. E qui che viene ciò che mi ha sconvolto, lei mi fa un ultimatum, o mi laureo subito o con lei ho finito. Mi è crollato il mondo addosso, tutti i momenti assieme mi si sono crollati addosso. La sua voce è estremamente fredda, mi dice che non valgo niente, che se non mi laureo adesso non sono niente. Perché per colpa del mio essere perdo tempo. Lei non ha più progetti per il futuro con me. Sto troppo male, ho un forte mal di testa, non mangio da ieri, e se fossi codardo so cosa farei.
Immaginare la mia vita senza di lei, lei tra le braccia di un altro, l'università che va male e tutti i sogni che ho, mi distruggono l'anima. Io non voglio più vivere così, ogni cosa che desidero è destinata a sparire. E se ci dicessi quanto sto male, mi direbbe sicuramente che sono un nullafacente, un fallito, in realtà me lo ha detto svariate volte, ed ha ragione, a volte penso ma che senso ha vivere una vita che non ti piace ??
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
>>Non mi è stata diagnosticata la depressione perché non ci sn mai andato.<<
probabilmente è arrivato il momento di fare qualcosa, magari iniziando con una valutazione di personalità e una, eventuale, diagnosi certa, dopo la quale potrà iniziare una psicoterapia. Le autodiagnosi non sono utili, sono solo il tentativo inconscio di mantenere una situazione immutabile.

Il senso di malessere è utile perché indica il bisogno profondo di apportare un cambiamento alla sua vita.







Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Caro Ragazzo,
si faccia aiutare, non continui in questo modo.

Il suo malessere che pare trascinarsi da tempo e si riverbera in più ambiti della sua vita, necessita di essere valutato direttamente e curato.
La fine del suo rapporto aggiunge sofferenza alla sofferenza, la sua vita ha un senso che va riscoperto togliendosi quel paio di lenti scure che non le permettono di coglierlo pienamente

Cosa le impedisce di rivolgersi a un nostro collega?

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#3]
Attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Caro ragazzo,

mi chiedo se riesce ad avere un aiuto da parte di amici e di genitori...

Questa storia e questa ragazza l'hanno "spronata", l'hanno resa attiva ... ma tutto questo sembra non sia bastato.

Credo possa essere necessario un'elaborazione delle sue emozioni, del profondo, affinché si possa iniziare a fare chiarezza.

La sollecitazione è di rivolgersi ad un Centro di Salute Mentale, per un'accurata diagnosi ed una valutazione farmacologica.

Ha bisogno di trovare un equilibrio, anche, per iniziare un eventuale percorso di Psicoterapia.

In questo centro potrà essere preso in carico sia dalla figura della Psichiatra che dello Psicoterapeuta.


Rifletta e si affidi...


Un augurio,

di cuore
[#4]
dopo
Utente
Utente
Perché mi considererebbero un pazzo. E poi so che forse ciò che sono rimane inalterato. Avevo trovato in Dio un appoggio, ero completamente indirizzato verso di lui, ma poi mi sono sentito abbandonato. Ho la mente proprio vuota, non riesco a fare niente, e i docenti all'università mi vedono come se fossi menefreghista ma in realtà in quel momento vorrei stare nel buio della mia stanza. Per poi parlare di passioni che nascevano e morivano subito in un continuo cerchio senza fine. Una vita di fallimenti e solitudine, una vita di camminare tra la gente superiore, e ti di lato per non farti vedere, una ragazza che ti considera un fallito, e una famiglia che ti fa mangiare con le minacce. Vorrei avere una vita normale, se avessi solo per un giorno una vita normale, farei molte cose che adesso sono rinchiusi in me, cose importanti, come se la mia vita avesse un senso
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
>>Perché mi considererebbero un pazzo. E poi so che forse ciò che sono rimane inalterato.<<
è chiaro che con queste premesse difficilmente potrà ricevere aiuto.

>>Avevo trovato in Dio un appoggio, ero completamente indirizzato verso di lui, ma poi mi sono sentito abbandonato.<<
vede la religione non c'entra, se lei ha un disagio o una psicopatologia dovrebbe rivolgersi ad uno psicologo che magari potrà aiutarla anche a discriminare bene questa cosa.