I battiti o la pressione

salve dottori.da quando ho avuto un forte attacco d'ansia a novembre dello scorso anno la mia vita è totalmente cambiata.in quella circostanza andai all'ospedale dove mi visitarono,mi fecero un ecg da cui è risultato tutto nella norma.avevo semplicemente tachicardia sinusale dovuta all'agitazione.da quel giorno si è instaurato nella mia mente un circolo vizioso che non mi permette di essere sereno come prima.infatti ho sempre il timore,nonostante abbia fatto una visita privata cardiologica con ecg ed eco che ha riscontrato un cuore sano,di avere qualcosa che non và al cuore.mi controllo sempre i battiti o la pressione in maniera quasi ossessiva nonostante sappia benissimo che non dovrei farlo perchè questo genera soltanto altra ansia,ma non ci riesco.ormai ho il timore di fare qualsiasi cosa anche di uscire di casa perchè mi agito e il cuore inizia ad accelerare e così l'ansia aumenta.ne ho parlato con il mio medico e avevo iniziato una terapia farmacologica con prazene una volta al giorno che poi non ho assunto più perchè credevo di farcela da solo.oggi lo assumo solo in casi eccezionali perchè non vorrei abusarne. inoltre noto che questo tipo di farmaci mi calma ad esempio lo ho assunto prima di un'esame,ma comunque avevo sempre il battito accelerato. secondo voi che cosa devo fare per potere superare questo ostacolo creato da me stesso e ritornare a come ero prima?
grazie della risposta e cordiali saluti
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
<mi controllo sempre i battiti o la pressione in maniera quasi ossessiva nonostante sappia benissimo che non dovrei farlo perchè questo genera soltanto altra ansia>

Gentile Ragazzo,
esattamente. Sarebbe opportuno spezzare il circolo vizioso in cui preoccupazioni, ansia, sintomi si rinforzano a vicenda.

Dunque le suggerisco oltre alla terapia farmacologica che le è stata prescritta, di consultare un nostro collega direttamente per valutare se associare ad essa un eventuale percorso psicoterapico.

Dai disagi legati all'ansia si può uscire anche in tempi non necessariamente lunghi, con i trattamenti appropriati come ad esempio psicoterapie attive e focalizzate, naturalmente previa valutazione diretta.

Può rivolgesri a un professionista privato oppure al Consultorio Familiare ASL Spazio Giovani del suo territorio, non occorre prescrizione medica e l'accesso è gratuito.

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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dopo
Utente
Utente
grazie per la risposta.
un'ultima cosa.io ora non sto assumendo più farmaci se non in situazioni in cui non riesco autonomamente a gestire l'ansia.lei mi consiglia di continuare così oppure di assumerli quotidianamente.
grazie
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Per i farmaci la domanda è di competenza medica, non dello psicologo, deve rivolgersi al medico prescrivente e seguirne le indicazioni, non prendendo iniziative autonome in merito.

Un caro saluto
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66
<<prazene una volta al giorno che poi non ho assunto più perchè credevo di farcela da solo.oggi lo assumo solo in casi eccezionali perchè non vorrei abusarne.<<

La gestione dei farmaci "fai da te" e non come da prescrizione medica:
- non dà gli effetti auspicati.
- Ed inoltre spesso segnala a noi PSY che non c'è l' "affidarsi" e il riconoscimento del bisogno di aiuto.






Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/