Personalità evitante e disperazione

Salve a tutti,
Ho un problema con la diagnosi di personalità evitante che mi è stata fatta. Ho letto che a differenza della fobia sociale è incurabile. Ho provato a parlare più volte di questa faccenda con la mia terapeuta ma sinceramente credo che lei mi dica solo che si può curare solo per ''farmelo credere''. Ho letto anche su questo sito che è un disturbo cronico, che non passa mai. Questa cosa mi ha buttato giu, ero così speranzoso, ora ho abbandonato la terapia perchè non voglio fare cose cue non servono. Di fatto, ho superato l'anno, senza che io recuperassi fiducia nelle mie capacità in modo permanente. Vorrei sapere cosa si cambia e cosa non si cambia. Grazie in anticipo.
[#1]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
>>Ho letto che a differenza della fobia sociale è incurabile.<<
dipende cosa intende per "curare", quando si parla di questi disturbi sarebbe più appropriato usare termini diversi, visto che il disturbo di personalità evitante non è una "malattia".

I disturbi di personalità sono tratti stabili, ma possono essere adeguatamente trattati con la psicoterapia, soprattutto ad indirizzo psicodinamico. Quindi a mio avviso è un errore definire "incurabile" il suo disturbo.

Lei ha 22 anni e il fattore età (fondamentale) gioca a sua vantaggio, ma le suggerisco di non dare troppo peso alle informazioni che legge on-line perché potrebbero non essere corrette, come nel caso sopra menzionato.

La psicoterapia è il trattamento d'elezione.





Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

[#2]
dopo
Attivo dal 2011 al 2017
Ex utente
Curare nel senso di cambiare modo di pensare, di non essere cosi sensibile agli altri, essere semplicemente una persona timida come quelli che non ha mai avuto questo disturbo. .....Tratti stabili ma adeguatamente trattabili... sono due cose in contrasto... una frase è la negazione dell'altra.
[#3]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
>>Curare nel senso di cambiare modo di pensare, di non essere cosi sensibile agli altri, essere semplicemente una persona timida come quelli che non ha mai avuto questo disturbo<<
questo è possibile con la psicoterapia.

>>Tratti stabili ma adeguatamente trattabili... sono due cose in contrasto... una frase è la negazione dell'altra. <<
no, non c'è nessun contrasto o negazione, il suo modo di "interpretare" la frase riflette semplicemente il suo scetticismo.






[#4]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
lei ha soltanto 22 anni ed anche io, come il Collega, le dico che questo dato è un fattore a suo favore.

Spesso le problematiche, anche la sua, possono essere un vero arricchimento per la propria esistenza.
I disagi e le problematiche obbligano ad andare a fondo nell'intropsezione, a dover fare i conti con le proprie paure, disagi, emozioni, limitazioni....e, grazie alla psicoterapia, a spostare i limiti per andare avanti ed oltre.

Lasci stare l'etichetta diagnostica, che tra l'altro varia da storia di vita a storia di vita, di personalità a personalita, da storia familiare a familiare così via....e prosegua con le cure.

Auguri per tutto.

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#5]
dopo
Attivo dal 2011 al 2017
Ex utente
Grazie per le risposte. Ho quasi 21 anni, non 22. Ho iniziato una terapia psicodinamica e abbandonato la TCC e sto scalando gli psicofarmaci in modo autonomo, credo che la psicoterapia sia il modo più efficace per risolvere le mie cavolate, solitamente mi scaglio contro le cure quando vado giù per questo ho deciso di cambiare approccio. Ho finito di prendere il Rivotril, procedendo per dimezzamenti ogni settimana ma non so come dimezzare la fluoxetina visto che è in capsule, il mio medico curante non si vuole assumere responsabilità ed io non so come fare. Dallo psichiatra non ci vado più e quindi non so come procedere con la sospensione. Ho imparato dalla TCC a lasciar andare i pensieri non reali, a far attenzione a riconoscerli, ora vorrei un risultato più permanente con quest'altro tipo di psicoterapia che smetterò solo a processo completo.
[#6]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
L'età esatta non fa la differenza.

La farmacoterapia dovrebbe sospenderla sotto supervisione medica.

Per quanto riguarda il suo percorso, mi sembra un buon proposito.
[#7]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
>>Dallo psichiatra non ci vado più e quindi non so come procedere con la sospensione.<<
è necessario consultare uno psichiatra per supervisionare la sua intenzione, altrimenti rischia di non fare la cosa più vantaggiosa per se stesso.






Ansia

Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.

Leggi tutto