La figlia del mio compagno è gelosa

Sono in difficoltà con la figlia del mio compagno: lei sta diventando sempre più gelosa del padre e io inizio a trovarla sempre più insopportabile. So perfettamente che è l'unica vittima di dinamiche interpersonali gestite male dagli adulti, che nessuno di noi sta facendo molto per il suo benessere emotivo e vorrei fare qualcosa per avere un rapporto sereno con lei, adesso ogni volta che viene a casa anche solo per un pomeriggio mi sento male e i fine settimana sono un incubo. La piccola ha 5 anni ed è cresciuta con i genitori separati, la madre non è assolutamente disposta a trovare un equilibrio con il mio compagno e quando litiga con lui accusa me per ogni presunta mancanza e telefona alla ex suocera per raccontarle che il figlio è cambiato e che sto facendo di tutto per allontanarlo dalla figlia. La piccola assiste alle liti dei genitori e ai commenti della madre e della nonna senza considerare che la madre le ha esplicitamente detto che io non le piaccio. Non è strano che stia cambiando atteggiamento e se da una parte giochiamo insieme e ci divertiamo dall’altra spesso mi riversa addosso la “cattiveria” tipica dei bimbi oppure risponde male. Il padre è sempre corretto e la riprende se necessario così come mi fa notare quando mi irrigidisco perché ci rimango male davanti ai suoi attacchi di “cattiveria”. In fondo le “sto rubando” il papà e cerco sempre di rispondere alle sue domande confermando positivamente la figura della madre (è vero che la mamma è più bella, la mamma non mi sta antipatica ecc.) nel tentativo di farle comprendere che non sono in competizione con la sua mamma e non potrei mai esserlo.
La mia irritazione è duplice: tutto è un capriccio e/o un pianto (irritazione verso di lei), sta regredendo verso la dipendenza invece che muoversi verso l’indipendenza (frustrazione perchè devo stare zitta). Non vuole più dormire nella sua camera e la notte si alza e viene nel lettone, mangia solo se viene imboccata, non vede i cartoni animati se non ha qualcuno vicino, non gioca da sola anche se ha a sua disposizione una cameretta nella quale può fare quello che vuole, deve sempre stare al centro dell’attenzione degli adulti anche quando potrebbe giocare, ogni capriccio deve essere soddisfatto e soprattutto piange in continuazione piange ogni volta che viene contradetta o che il padre dice “no”, piange per svegliarsi, per mangiare, per lavarsi, per ogni cosa che rappresenta una regola che non riconosce, è un piagnucolare irritante. Chiede in continuazione regali che gli vengono fatti puntualmente e se non li ottiene piange. Il grande nodo che vorrei sciogliere: a) elaborare il mio fastidio e la mia irritazione; b) affrontare costruttivamente la sua gelosia; c) far capire al padre che è faticoso stare zitta davanti a queste scene e che in casa nostra vorrei delle regole: per esempio non toccare le mie cose se non ci sono oppure andare a dormire lui nella sua stanza invece che stare in tre nel lettone.Vi ringrazio per l'aiuto
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Dr. Monica Zoni Psicologo 164 13

Le figlie tendono a idealizzare il padre da piccole, per farlo poi scendere dal piedistallo in adolescenza; dobbiamo tenere presente che questo passaggio può essere doloroso sia per la ragazza sia per il padre, e che qualche volta può non andare a buon fine. Se c'è di mezzo anche una separazione è più difficile che tutto vada liscio, perché il rapporto tra padre e figlia sarà complicato da una distanza e da un conflitto.
Arriviamo alla gelosia di questa bambina, che semina lo scompiglio nella "nuova vita" del padre. Ora, quando la bambina ha la possibilità di vedere il padre, esprime il suo bisogno di recuperare il tempo perduto: vorrebbe una relazione esclusiva con lui, fare un po' la fidanzatina di papà. D'altra parte, sembra anche che approfitti dell'occasione per "vendicarsi" un po' del torto subito dal padre, che la ha abbandonata e si è trovato una nuova famiglia. Tutto questo è comprensibile; il guaio però è che la ragazzina finisce per ottenere dal padre un posto che non è il suo: come se fosse un'amante! Questo, oltre a mettere in difficoltà il padre e lei, la sua nuova compagna, non fa neppure bene alla salute psicologica della figlia
Lei cosa può fare? In teoria è semplice: la tratti come una bambina della sua età. Innanzitutto, si ricordi che è la figlia del suo compagno; lui non dovrà scegliere una delle due, e voi non dovrete diventare buone amiche, ma solo accettare di avere una persona cara in comune.

Inoltre, la tenga al suo posto, e non si lasci mettere i piedi in testa; quando esagera, si senta autorizzata a dirle quello che pensa, come farebbe con chiunque altro. Come dire: in certi casi, si dimentichi che è la figlia del suo compagno.
Per il resto, non si faccia mettere in mezzo: sono padre e figlia e se la devono vedere tra loro. Al massimo, se il problema persiste, lo affronti col suo compagno come un problema di coppia, coinvolgendolo nel chiedere aiuto ad un esperto.

Dr. Monica Zoni, Psicologa clinica, Milano sud e Skype
zoni.monica@gmail.com cell. 3394939556

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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Signora,
comprendo il suo sconforto per la situazione in atto a quanto sembra frutto di una separazione mal gestita.
Sono dinamiche complesse quelle che si vengono a creare in questi casi, nei quali i bimbi vengono coinvolti in alleanze disfunzionali anziché aiutati a integrarsi nella nuova vita dei propri genitori e con i nuovi compagni.

Al suo partner spetterebbe c hiarire i sospesi con la madre della bimba, evitare i litigi davanti alla piccola che ne sta andando di mezzo.
Stando a quanto ci dice poi fino a che la madre mette lei in cattiva luce agli occhi della piccola, non fa che sostenere i conflitti di lealtà della bimba.

Credo sia soprattutto il suo compagno a dover mettere mano alla delicata faccenda non certo litigando davanti alla bimba, ma cercando un modo idoneo per cambiare le modalità di relazione disfunzionali in atto.

In questa situazione la bimba corre rischi per un suo equilibrato sviluppo, per via del compotamento dei genitori e anche a quanto pare del coinvolgimento della famiglia allargata. Qui non servono regali, sono i genitori che avrebbero bisogno di cessare le ostilità tra loro e comprendere quanto il loro comportamento sia dannoso per la piccola.
Quanto a lei si trova nel mezzo e partecipe di questa matassa relazionale aggrovigliata che sarebbe da dipanare con cura da parte degli adulti interessati e attraverso un intervento esperto.

La piccola non ha colpe, il suo comportamento è il frutto degli errori degli adulti.

Ne parli al suo compagno che immagino provato per la situazione e per le continue liti con l'ex compagna; un modo per cambiare le cose e per donare migliore serenità alla bimba (e a voi c'è), .

Rivolgersi a un terapeuta familiare per esporre quanto accade in dettaglio e avere indicazioni sul da farsi sarebbe davvero opportuno .

Intanto qui può trovare approfondimenti e spunti di riflessione utili
http://www.psicologia-benessere.it/Coppiaefamiglia/Lafamigliaricostituita/tabid/97/Default.aspx

Cordialità




Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.6k 572 66
Gentile utente,
Le famiglie ricostituite hanno sempre dinamiche difficili, i figli "resistono" all'ingresso dell'estranea/o e , magari sobillata dall'ex, fanno muro.

Tali difficoltà permangono nel tempo, anche perchè le ralazioni genitoriali tra i due ex permangono nel tempo, nonostante magari ambedue si siano rifatti una vita.
E' il risentimento che deriva dall'infrangersi di un sogno o progetto.

Lei guardi dentro di sè per vedere se ha la volontà e l'energia di "starci dentro", senza sperare in un ... miracolo.

Il più in difficoltà è il "lui", stretto tra tutte queste donne: ex moglie, figlia, nuova compagna, propria madre...


Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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dopo
Attivo dal 2015 al 2024
Ex utente
Grazie a tutte per gli spunti di riflessione e per avermi aiutato a sciogliere almeno un nodo interno: non devo fare nulla e questa consapevolezza mi ha alleggerito dal senso di colpa. Ho anche focalizzato che tra gli adulti lui è il più in difficoltà stretto tra troppe "donne" richiedenti e piene di aspettative. Credo che questo mi aiuterà a evitare diverse liti ... Grazie perchè sento la bimba meno insopportabile
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Lieta di averla ascoltata unitamente alle Colleghe, si armi di pazienza e si confronti serenamente con il suo compagno per gestire al meglio la situazione e il rapporto con la bimba.
Per il resto vale quanto ho esposto in replica #2.

Cari auguri

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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.6k 572 66
Le sue considerazoni ci fanno piacere!