Dopo terapia di anni ci ricasco!

Salve,
Sono stata anni in teraia per attacchi di panico( per ora non li ho più) e storie d amore con uomini che mi trattavano male.prima grandi corteggiamenti e poi dalla sera alla mattina mi lasciavano.la mia risposta era inseguirli e supplicarli di tornare con me con il risultato di venire usatae poi alla fine comunque essere lasciata lo stesso.un mese fa conosco un ragazzo di qualche anno meno di meche inizia a corteggiarmi. Dice come quelli del passato che per me ha avuto un colpo di fulmine, che vuole stare con me e persino che se tra noi funzionasse vorrebbe sposarmi e avere una famiglia con me! Io lo freno ma sono felice! E gli do corda! 4 giorni fa ancora stessi bei discorsi. Poi mi dice che deve riflettere partirà con degli amici qualche giorno e mi richiamerà al suo ritorno. Gli dico ok a presto. Se non che 3 giorni fa mi e venuta voglia di sentirlo e gli ho inviato un messaggio innocente. Nessuna risposta. Lascio passare 2 giorni e oggi sono scoppiata. Gli ho mandato un altro messaggio dicendo che ivviamento non era corretto sparire in quel modo dopo tante promesse e soprattutto io mi ero sempre comportata bene e neritavo almeno educazione! Lui l ha visualizzato ma mi ha ignorata. Ok a differenza del passato ho riconosciuto lo stesso copione e STAVOLTA non ho voluto inseguire nessuno! Chiudo con questo bugiardo inaffidabile oltre che maleducato! Ma sto tanto male lo stesso. Il senso di abbandono e rifiuto del passato e lo stesso. Ora ho gli strumenti per decidere cosa fare e infatti ho dato una piega diversa da subito alla situazione ma dentro sto malissimo. Non faccio che pensare a lui e mi sto ossessionando. Cosa posso fare per dimenticarlo non solo con i gesti ma anche dentro di me? Non merita davvero la mia sofferenza come non la meritavano tutti gli ex che mi hanno lasciata all improvviso ( altra costante del passato che evidentemente continua a perseguitarmi!).grazie..saluti.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Non solo ci ricasca dopo anni di terapia, ci ricasca anche dopo una sessantina di consulti inseriti qui. Ma ormai dovrebbe aver già capito che non si possono risolvere problemi come il suo per email. Lei insisterà: "Ma in anni di terapia non ci sono riuscita!"

E quindi, se in anni di terapia non c'è riuscita, si figuri a distanza e senza poterla vedere che possibilità ci sono.

Inoltre, anche una cosa semplice e apparentemente innocente come la ricerca di ascolto e sfogo, da parte di chi soffre di problemi emotivi, può tramutarsi in un boomerang. Perché più chiede rassicurazioni, più rimane imprigionata nello stesso meccanismo perverso: se ho bisogno di rassicurazioni, vuol dire che sono un'ansiosa. Ma se sono un'ansiosa, non posso fare a meno di rassicurazioni.

In sintesi: saprà di essere uscita dal problema quando riuscirà a rassicurarsi e consolarsi da sola. Ma deve trovare il modo di venire alle prese con il suo problema nel "mondo reale". Da qui purtroppo non possiamo far nulla di concreto.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

a me la gestione che Lei fa della faccenda mi pare buona, anche perché Lei -come ha ben riconosciuto- è qualcosa di diverso rispetto al passato: " Il senso di abbandono e rifiuto del passato e lo stesso. Ora ho gli strumenti per decidere cosa fare e infatti ho dato una piega diversa da subito alla situazione ma dentro sto malissimo. "

Concludere una psicoterapia NON significa essere anestetizzati contro il dolore o la sofferenza (chiaro che ci resta male se qualcuno la tratta male), ma significa che ora Lei sa rispondere all'evento in modo diverso. In prima battuta ha riconosciuto subito la situazione per Lei problematica e critica e poi la sta gestendo, ad esempio salutando il tizio e non alimentando il precedente copione con la Sua rincorsa di questi uomini che fugge.

Conclusa la psicoterapia potrebbe capitare di vedere riattivarsi un vecchio schema disfunzionale. E' normale perché è stato attivato e utilizzato per tanto tempo, ma ciò che fa la differenza è la capacità e la possibilità del pz di reagirvi in modo diverso.

Quindi sdrammatizzerei sulla questione. Inoltre la Sua sofferenza non credo sia attivata dalla persona in sè, ma da ben altro, cioè dal fatto che Lei in fondo vorrebbe o avrebbe voluto che le cose andassero diversamente...

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#3]
dopo
Attivo dal 2008 al 2019
Ex utente
Buongiorno dottor Santonocito!
Posso dire che sto ridendo( in senso allegro) della sua risposta. Perché mi fa vedere in poche righe come sono ancora "incasinata" dopo anni!
Io comunque l ansia non ce l ho più! Almeno gli attacchi di panico, la paura di uscire. Adesso prendo anche la macchina e l aereo ( temendo sempre il peggio e vabe).

Non e che voglia essere rassicurata, diciamo che so che quello che mi capita non è proprio nella "norma" eppure s me adesso pare proprio di dare risposte con i miei comportamenti e modo di agire coerente con i miei desideri e verso un ad direzione positiva e non distruttiva. Ovvio che se poi l epilogo e' lo stesso evidentemente mi sarò fatta avvicinare da un soggetto simile ai precedenti...

E' molto molto dura! Sembro una calamita per certi tipi! Eppure questo quando mi si e avvicinato neanche sapeva chi fossi o come mi chiamassi e il giorno dopo mi ha confessato di avere avuto per me " il colpo di fulmine!"
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> adesso pare proprio di dare risposte con i miei comportamenti e modo di agire coerente con i miei desideri e verso un ad direzione positiva e non distruttiva
>>>

Sì, ma ha ancora bisogno dell'approvazione di altri. Noi, in questo caso. E questo non è un bene, perché denota dipendenza. È un modo molto, molto insidioso dell'ansia di farle credere che sta riuscendo a batterla, mentre è sempre lì, in agguato. Pronta a buttarla giù alla prima occasione.

L'insicurezza patologica è un nemico quanto mai insidioso. Pur di non lasciarsi sconfiggere, illude in mille modi "che ora ce la stai facendo" e invece è lei (l'ansia) che ce la sta facendo, mascherandosi da falsa sicurezza.

Non cada in questa trappola.

Finché avrà bisogno dell'appoggio di qualcun altro - eccetto per un periodo limitato di tempo, durante una terapia - significa che il problema c'è sempre.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528

"Sembro una calamita per certi tipi! "

Gentile Utente,
Sono antichi copioni relazionali che si ripetono... nulla succede le caso, nemmeno i colpi di fulmine


Forse dovrebbe valutare di riprendere la terapia e curare ciò che ancora duole e le fa fare scelte malsane.

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it