Perchè sono iperanalitico?

Salve! Volevo fare due domande molto veloci.

1) Da sempre sono iperanalitico e altamente introspettivo, questo mi porta a pensare molto, troppo, sulle cose della mia vita, il che rende tutto molto più pesante da dover vivere. voi capite che non è proprio bello vivere così, avendo una vita interiore così intensa e il dover analizzare sempre tutto ciò che mi capita... il pensare troppo, poi, credo porti a non essere attivi, a non riuscire a fare di primo impulso le cose, perché troppo preso dall'analizzare il pensiero, l'azione che dovrò compiere e immaginarla. Questo infatti è un altro problema... nel fare le cose, le analizzo e mi immagino come andranno a presentarsi, questo m mette ansia e mi blocca... perché non posso vivermi le cose diversamente?

2) sono molto timido e soffro da sempre di imbarazzo, temo tantissimo di dovermi trovare in situazioni molto imbarazzanti e questo mi blocca parecchio.

noto però una cosa - scusatemi l'esempio bizzarro -, mi basta qualche bicchiere di vino (per esempio a tavola) per riuscire a eliminare questo aspetto, questa inibizione, questa "paura".
ora, siccome, non è che io possa bere sempre in certe situazioni, mi domando come posso fare per sentirmi così e eliminare questo difetto, anche da sobrio.

vi prego, datemi un consiglio sulle due cose, perchè al momento è quello che più mi serve. grazie per avermi ascoltato.
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Caro Signore,
Prima di risponderle sono andata a vedere la Sua eta' pensando fosse un ventenne. La Sua domanda sembrava infatti immatura.
Personalmente non credo che l'eliminazione dei freni inibitori (conseguenza dell'assunzione di. alcool ) sia una strategia positiva.
Il riflettere, ponderare, valutare le conseguenze sono attivita' mature e adulte , di cui bisognerebbe essere fieri e orgogliosi.
Certo il pensiero fa soffrire, toglie la superficialita' nel fare.. ma Lei desidera cio?

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

Il suo problema potrebbe essere riferito ad una questione ansiosa. Le persone ansiose infatti possono manifestare sintomi fisici quali la tachicardia ecc...ma anche sintomi cognitivi quali il rimuginare.
Analizzare tanto o troppo di solito è qualcosa che ha a che vedere con un problema d ansia.

Cordiali saluti

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr.ssa Ilaria La Manna Psicologo, Psicoterapeuta 282 8 9
Gentile Utente,
come in tutte le cose, se alcuni aspetti sono portati all'estremo risultano disfunzionali al proprio benessere così come il fatto di essere riflessivo e "iperanalitico" come lei si definisce se da una parte può aiutare a ponderare meglio le situazioni, quando questo "pensarci su" diventa eccessivo e pervasivo piuttosto che aiutare, paralizza.
Dice di essere sempre stato molto timido e di provare spesso imbarazzo, è probabile che questo suo eccessivo rimuginare sia una modalità per prevedere e controllare le situazioni a cui va incontro; spesso le persone timide, che si vergognano e provano imbarazzo non sono quasi mai spontanee perchè sono concentrate su di sè, su quello che dicono, come lo dicono, come fanno le cose, come si presentano agli altri e su quello che gli altri pensano di loro, tutto al fine di evitare di fare "brutte figure" e di trovarsi in situazioni imbarazzanti.
La timidezza e l'introversione non sono un difetto o una malattia, ma se portate all'eccesso in modo tale da interferire con lo svolgersi della propria quotidianità non escluderei un consulto psicologico.

Cordialmente

Dott.ssa Ilaria La Manna
Psicologa Psicoterapeuta - Padova

[#4]
dopo
Attivo dal 2013 al 2015
Ex utente
Alla fin fine, devo accettare questo mio modo di agire così frenato e inibito, in sostanza?
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Sta a lei scegliere se continuare a vivere in questo modo oppure fare qualcosa per cambiare. Se per lei tutto ciò non è un problema, non svegliamo il can che dorme, ma se al contrario tutto questo le crea un disagio o sofferenza, allora è il caso di attivarsi per promuovere un cambiamento.

Un percorso di psicoterapia, dopo approfondita valutazione, potrebbe essere risolutivo.

Cordiali saluti,
[#6]
dopo
Attivo dal 2013 al 2015
Ex utente
Capisco, ma il fatto come ho già spiegato in precedenza è che a livello economico non posso permettermi di andare in terapia, quindi il problema sussiste anche per questo. Purtroppo ogni seduta costa veramente troppo e non potrei sostenerla. Non mi risultano ci siano metodi alternativi, ma proverò a vedere se ci sono
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Ha provato a rivolgersi all' asl?