Fobia sociale e depressione(?)

Buon giorno, scrivo ma non so bene dove andrò a parare :/
Sono un ragazzo di 28 anni.
Soffro di ansia sociale, temo il giudizio degli altri più di ogni altra cosa, questa cosa ce l'ho da sempre ma
sta diventando ingestibile.
Mi spiego:

nei rapporti di amicizia ho la costante paura che gli altri ce l'abbiano con me, sono ossessionato da
questa cosa e un minimo nervosismo in casa o a lavoro si ripercuote su di me con pesanti senza di colpa con
mal di stomaco perenne e nodo alla gola che mi impedisce di respirare.Non sono i sintomi fisici a preoccuparmi
ma sto male mi sento in colpa costantemente, tutti hanno i fatti loro e i loro nervosimi e io sto lì a farmi problemi
per ogni cosa chiedermi se sono stato io e cosa non avrei dovuto dire e a cosa non dovrò dire e fare.

Altro problema è il rapporto con l'altro sesso, ho tante amiche donne ma se una ragazza mi attrae non sono in grado
di parlargli, non fisicamente ma proprio non riesco a rivolgerle la parola per paura di un rifiuto, e se dopo molto
tempo riesco ad avvicinarmi finisco con l'evitare in ogni modo che lei mi veda come una persona attratta da lei, nascondo
i miei sentimenti in ogni modo per paura di essere deriso, come se non"meritassi" la persona che mi piace o comunque
non sono alla sua altezza.

Terzo problema la depressione(?) questa situazione che vivo è cominciata come lieve anni fa ed è andata via via peggiorando
e ora mi sento in una discesa che non riesco a fermare, passo le giornate nel letto a piangere quando non sono a lavoro.
Sul posto di lavoro i miei rendimenti sono calati tantissimo perchè ogni cosa che faccio mi richiede uno sforzo enorme, cose che
prima mi richiedevano pochissimo tempo ora mi richiedono ore se non giorni e non con gli stessi risultati, inoltre
quello che faccio mi sembra privo di senso e non mi da alcun tipo di soddisfazione.

Nessuna delle persone che conosco sa o sospetta di questa situazione e non vorrei farglielo sapere, ho paura che comincino
a comportarsi bene con me per "pietà" e non gradirei affatto la cosa.

Oltre ad una vostra opinione sulla mia situazione vorrei capire cosa fare, vorrei rivolgermi ad uno specialista in zona
ma non so da dove cominciare, che tipo di esperto devo ricercare psichiatra? psicologo? e con che competenze specifiche
l'altro problema è economico non ho i soldi per permettermi una prestazione privata, l'alternativa sarebbe la mutua
ma non volgio andare dal mio medico, e poi cosa gli dico riguardo il mio problema? non mi va di raccontargli queste
cose, ma neanche posso andare lì a dire "mi scriva una visita psichiatrica", mi risponderebbe "perchè?" e mi sentirei
molto imbarazzato.
[#1]
Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
<<non voglio andare dal mio medico>>

Gentile Ragazzo,
non è detto che sia necessario passare attraverso il suo medico per poter accedere ad un servizio di Psicologia, perché in alcune realtà l'accesso è diretto ed è sufficiente presentarsi o telefonare per fissare un appuntamento.

Si è già informato come funziona nella sua Asl?

Di solito i servizi sono "collegati" tra loro, perciò se si rivolge ad uno psicologo (a mio avviso sarebbe meglio iniziare da lì) e questi ritiene che sia necessario anche l'intervento di uno psichiatra, effettuerà l'invio e viceversa.

Cordialmente,

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

[#2]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente

Fermo restando che le indicazioni della Collega sono assolutamente condivisibili, vorrei chiederle se il timore di passare dal medico di base non sia solo un aspetto dello stesso problema di cui ci sta parlando.

Per quanto riguarda le indicazioni sul trattamento...Se ha tutte queste difficoltà è opportuno imparare a comportarsi in modo diverso perché mentre lei fa delle cose che fin qui non ha imparato a fare e quindi non sa fare, si modificano anche le sue convinzioni errate (es gli amici ce l' hanno tutti con me).
Previa valutazione, un trattamento attivo e prescrittivo come ad esempio quello cognitivo conportamentale, potrebbe aiutarla molto.

Cordiali saluti

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#3]
Dr.ssa Ilaria La Manna Psicologo, Psicoterapeuta 282 8 9
Gentile Utente,

vista la situazione che ci descrive credo sia importante che lei si rivolga quanto prima a uno psicologo psicoterapeuta per affrontare queste difficoltà e già questo sarebbe un inizio, il dover affrontare l'imbarazzo che ne deriverebbe dal parlarne con il professionista.
Inoltre l'umore depresso che ci descrive è ipotizzabile che derivi proprio da questa situazione che sta vivendo: temo gli altri, il loro giudizio, l'imbarazzo di approcciare una ragazza, allora mi ritiro, non affronto, non ne parlo con nessuno, di conseguenza mi vedo isolato, nessuno mi capisce, sto peggio e mi deprimo ancora di più. Bisogna spezzare questo circolo vizioso.

Cordiali saluti

Dott.ssa Ilaria La Manna
Psicologa Psicoterapeuta - Padova

[#4]
dopo
Utente
Utente
No, purtroppo qui è obbligatoria la prescrizione medica per avere andare dallo psicologo con la muta.
Per quanto riguarda il fatto che faccia parte del problema lo stesso non voler andare dal medico, è praticamente sicuro, il giudizio del medico non mi fa meno paura di quello degli altri.
In realtà ho anche paura che non riuscirei a dir tutto neanche ad uno psicologo.
[#5]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66
Gentile utente,
generalmente nel Consultori ci si reca senza impegnativa del medico di base.
Ma forse il problema sta proprio nel fatto che <<In realtà ho anche paura che non riuscirei a dir tutto neanche ad uno psicologo.<<
Eppiure con noi, qui, lo ha fatto. E' un buon inizio.


Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#6]
dopo
Utente
Utente
<<CHE COS'E' IL CONSULTORIO FAMILIARE

E' UN SERVIZIO "DEDICATO"AI BISOGNI DELLA DONNA, DELLA COPPIA, DELLA FAMIGLIA DELL'INFANZIA E DELL'ADOLESCENZA.>>

dal sito del consultorio della mia città, Non si parla di uomo adulto e in salute, non mi sembra chi io possa recarmi lì.


Farlo via messaggio per giunta anonimo è molto facile, non mi sento esposto a nessun giudizio.
[#7]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66
La riga successiva a quella da Lei citata aggiunge:
<<UN SERVIZIO SOCIO - SANITARIO GRATUITO PER I CITTADINI ITALIANI E STRANIERI AL QUALE SI ACCEDE SENZA RICHIESTA MEDICA NEL QUALE E' GARANTITA LA RISERVATEZZA ANCHE PER I MINORI.<< (in stampatello nel testo del servizio)
E dunque adatto pure a Lei, se dovesse decidersi.

La presente risposta è articolata in questo modo, proprio per rispondere anche nel concreto alla parte della Sua richiesta di consulto in cui afferma:
<< vorrei capire cosa fare, vorrei rivolgermi ad uno specialista in zona ma non so da dove cominciare, che tipo di esperto devo ricercare psichiatra? psicologo? e con che competenze specifiche; l'altro problema è economico non ho i soldi <<







[#8]
dopo
Utente
Utente
Salve non vorrei essere polemico, ma se la prima frase specifica donne bambini ecc... e la seconda parla di nazionalità ,non vedo come la seconda frase possa o debba annullare la prima, Donne italiane e straniere, bambini italiani e stranieri, famiglie italiane e straniere, si tratta di lingua italiana non di interpretazioni.
Ora se lei dice che è aperto a tutti magari è il sito ad essere fatto male e potrei anche crederle.
Ma se il mio problema è sentirmi giudicato secondo lei mi reco in un posto dove non mi si dice che sono il benvenuto?

Ripeto non prenda la mia risposta come arrogante anzi le sono grato della risposta.
[#9]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

quali soluzioni propone?

Può tenere il problema così com'è, oppure rischiare di essere giudicato.
E magari imparare ad infischiarsene!

Oppure sperimentare una terza possibilità: nessuno La giudicherà per la Sua problematica, che è molto diffusa. E magari si renderà conto che l'unico giudice di se stesso è proprio Lei...

Che vuole fare?
[#10]
dopo
Utente
Utente
Io non propongo soluzioni, semplicemente mi attengo a quanto ho letto, il consultorio non è un posto per un uomo di 28 anni, non me lo sto inventando o dicendo io, c'è scritto sul sito.
[#11]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

a parte il discorso sul consultorio, credo che invece Lei dovrebbe focalizzarsi sulle soluzioni. Allungare il brodo con questioni sull'impegnativa, il consultorio, ecc... Le servono per procrastinare. Una volta rimandato il problema, che vantaggio ne avrà? Nessuno.
Allora veda di pensare ad una soluzione.
Le ho dato degli spunti nel precedente consulto: farebbe bene a pensarci su.

Cordiali saluti,
Ansia

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