Sono arrivato al limite?

buonasera..sono un ragazzo di 24 anni,nell'ultimo anno mi sono dovuto occupare di un familiare malato di cancro..e purtroppo ci vorrà ancora molto tempo per via di alcune complicazioni.
Premetto che sono sempre stato una persona molta ansiosa e soffro di extrasistoli ventricolari , ma ora la situazione si è aggravata parecchio ed ho paura di come affrontare la mia vita giorno per giorno, da fine luglio ho cominciato ad accusare disturbi intestinali, il mio medico curante mi disse che era colite da stress. Si è protratta per alcune settimane barcollando tra diarrea e stitichezza con una fase acuta di nausea. Ora questi sintomi è come se si fossero placati ma sto cominciando ad accusarne degli altri, per alcuni giorni ho sofferto di un sapore molto amaro in bocca,la settimana scorsa mi sono svegliato nel cuore della notte con brividi di freddo ma senza febbre,dal giorno dopo ho cominciato a soffrire di spasmi muscolari involontari che si protraggono nel corso della giornata, al collo , alle mani, e alle gambe. il medico mi ha dato una cura di fermenti lattici,perchè sostiene che la colite che ho avuto mi ha portato a questo tipo di problema. oltre a questi sintomi sto avendo problemi durante il sonno e difficoltà a restare concentrato,sbalzi di umore ,stanchezza fisica e mentale, non riesco a trovare un modo per rilassarmi, la settimana scorsa ho anche fatto analisi di sangue , urine e feci complete, però è risultato tutto nella norma, ma le mie paure restano.volevo chiedere a qualche esperto un parere medico e sopratutto se è necessario qualche altro tipo di controllo.
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Gent.le Utente,
il suo corpo le sta lanciando dei segnali molto chiari è arrivato il momento di prendersi cura di sé, le energie che utilizza nella cura del suo familiare non sono inesauribili e come tutti gli esseri umani ha dei limiti, ignorarli potrebbe essere rischioso. Avendo già fatto gli accertamenti del caso per escludere eventuali patologie è consigliabile un colloquio diretto con lo psicologo per approfondire la situazione. L'intervento dello psicologo non implica automaticamente la presenza di un disturbo psichico ma rappresenta l'opportunità per mettersi in contatto con sé stessi e orientarsi verso la gratificazione dei propri bisogni.

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it