Abusi subiti e rapporto di coppia

Buongiorno, vi chiedo un aiuto perché mi trovo in una situazione difficile. Da un anno ho una relazione con una ragazza che ha subito abusi da parte del nonno (ora defunto) tra i 2 e i 5 anni di età. Dopo il termine della psicoterapia, conclusasi due anni fa, lei ha realizzato ciò che le era successo ed è riuscita ad ottenere risultati costruendosi gradualmente una vita soddisfacente, sia dal punto di vista lavorativo che relazionale. Tuttavia è ancora spaventata dal poter ricordare distintamente ciò che le è successo.
Nell'ultimo anno abbiamo affrontato insieme molte tematiche per capire come ciò che ha subito da piccola possa aver influenzato le sue scelte, in particolare l'ultima relazione prima della nostra. Tale rapporto è durato 7 anni e mezzo con quest'uomo di 10 anni più grande (lei ora ha 30 anni, la loro relazione è durata dai 21 ai 29) con caratteristiche "strane": comletamente glabro, tratti maschili poco marcati, atteggiamenti e caratteristiche effemminate (al punto che lei era arrivata a capire che fosse un gay represso); lei ha due lauree e proviene da una famiglia benestante, lui è stato licenziato perché rubava al lavoro e ha preso la laurea grazie alle ripetizioni e alla stesura della tesi da parte di lei a quasi 40 anni; lei è sempre stata abbastanza "spocchiosa", lui un alternativo che il giorno della discussione della tesi si è presentato in kilt e scarponi. Tutto questo per spiegarvi come lui rappresentasse tutto ciò che lei considerava brutto. Lei mi ha spiegato come la scelta di un individuo del genere fosse la conseguenza delle umiliazioni legate all'abuso originario, scegliere una persona meschina e inetta (oltre che marcatamente non maschile) per ripercorrere il trauma infantile. I rapporti sessuali erano sporadici e principalmente anali, senza lubrificazione o piacere per lei, senza mai un orgasmo (che raggiungeva da sola con la stimolazione del clitoride ma in assenza di lui). Arrivo al punto: lei mi ha detto che durante l'ultimo anno i rapporti sessuali sono diventati più violenti e si erano creati meccanismi per cui lui voleva che lei dicesse "sono la tua puttana, sono una rott.....lo, scop..mi, apr..i, sbor..mi nel c..". Lei glielo gridava simulando piacere come aveva fatto durante tutti i 7 anni, ma mi ha detto che in fondo desiderava farlo, non per provare piacere, ma per soddisfare la spinta irrefrenabile di sentirsi umiliata e "sporca" a suo dire, una sorta di appagamento psicologico. Mi ha detto che dopo aver fatto quelle cose così degradanti e umilianti l'ha lasciato, come se avesse dovuto toccare il fondo per concludere il percorso necessario a far venire alla luce il trauma infantile, e ricordare sia lui che quelle cose le genera un profondo disgusto. Io sono tormentato da queste scene, di lei che grida quelle cose mentre quell'individuo malato e così simile all'abusante si compiace dell'umiliazione della donna che amo, non so se crederle e ho paura che a lei in qualche modo possa essere piaciuto.
Grazie
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Gentile Utente,

la situazione che descrive è veramente delicata ed è comprensibile che lei sia in uno stato di estremo disagio nell'ascoltare determinati racconti, anche se fin dall'inizio del vostro rapporto ha partecipato attivamente all'analisi di quanto accaduto alla sua ragazza in precedenza.
Come mai si è fatto coinvolgere da subito nello svisceramento di quei ricordi?
Ha pensato di poterla aiutare e/o è stata la ragazza stessa a coinvolgerla per chiederle aiuto?

Se ho capito bene la ragazza era in terapia precedentemente al periodo in cui ha ricordato di aver subito abusi: sa per quale motivo era seguita?
Come mai non è tornata dal suo psicoterapeuta quando ha ricordato (o creduto di ricordare, a meno che non abbia prove concrete o ci siano testimoni) gli abusi subiti in tenerissima età?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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dopo
Utente
Utente
Grazie per la celere risposta. Dopo il primo mese insieme è stata lei a parlarmente, all'inizio in maniera velata, come se volesse darmi degli indizi, poi, forse vedendo che non la facevo sentire a disagio, si è aperta raccontandomi il suo passato. Le confermo che i ricordi sono emersi dopo la terapia; l'anno precedente la psicoterapia era stato caratterizzato da forti ansie e tensioni ormai divenuti insostenenibili, per questo motivo ha deciso di rivolgersi a uno specialista per capirne le ragioni e vivere serenamente. Quest'anno ha fatto tre o quattro sedute ulteriori , l'ultima qualche mese fa, per capire se era riuscita a voltare pagina. Non le nascondo che talvolta ho pensato che l'abuso fosse inventato, una specie di strategia per attirare l'attenzione; l'unico elemento che ho potuto constatare personalmente è stata l'assenza di sensazioni piacevoli e la poca lubrificazione durante i rapporti nella fase iniziale della nostra relazione, cosa che si è risolta dopo circa 3 mesi, da quando ha cominciato ad avere orgasmi sia vaginali che clitoridei. Lei ha parlato a lungo con i genitori, il padre dice di non aver mai avuto segnali, così come la madre, che però ha disturbi della personalità e non la ritengo attendibile; lei sostiene che probabilmente anche la madre è stata vittima di abusi. Adesso la mia ragazza ha trovato un equilibrio e sta investendo sul suo (e sul nostro) futuro, ho paura di rovinare tutto per una fissazione stupida. Immaginando la scena mi è difficile credere che non ci fosse partecipazione fisica ed emotiva, ma dall'altro lato non avendo provato piacere le frasi che pronunciava si riducevano a semplice appagamento psicologico, ad una sorta di perversione creata dall'abusante originario che le aveva fatto associare il bisogno di affetto con pratiche sessuali deviate. Le chiedo gentilmente un parere se è verosimile che una persona abusata possa arrivare ad autoumiliarsi in maniera così pesante a seguito di quanto subito nell'infanzia, oppure se tale comportamento è incompatibile con le conseguenze di un abuso.
Grazie
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Un bambino abusato di solito sviluppa senso di colpa perchè si sente responsabile degli abusi subiti e questo, dal punto di vista psicodinamico, lo porta a cercare inconsciamente una punizione anche per il resto della vita, se non si sottopone con successo a un percorso di psicoterapia.

Mi sembra però che caso in questione lei abbia dubbi sul racconto che la sua ragazza fa e che questi dubbi potrebbero riguardare sia gli abusi - che non ha la certezza di aver subito - sia il rapporto con l'ex, che le racconta entrando estremamente nel dettaglio forse per esigenze esibizionistiche più che per desiderio di condividere quello che è realmente successo.

Ovviamente non conoscendo di persona la ragazza le mie sono solo ipotesi, ma se è tentato di non crederle le suggerisco di riflettere su quello che prova e magari di farsi dare una mano di persona da uno psicologo per chiarirsi le idee sul rapporto con la sua fidanzata.
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dopo
Utente
Utente
La ringrazio, seguirò il suo consiglio e cercherò di fare chiarezza anche con l'aiuto di uno psicologo.
Grazie ancora
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
Anche io, come la collega, vi suggerisco un aiuto psicologico, da soli non potete risolvere questo disagio così profondo.

La invito a consultare questo canale salute redatto a quattro mani con una collega pediatra.

"Gioventù abusata"

https://www.medicitalia.it/salute/pediatria/5-gioventu-abusata.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio Dott.ssa Randone per l'ulteriore supporto, spero che con un aiuto professionale le cose si chiariscano.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Lo speriamo anche noi insieme a Lei
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Ci aggiorni quando vuole, se lo desidera.

Saluti,
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dopo
Utente
Utente
Buongiorno, scrivo nuovamente dopo tutto questo tempo perché ormai sembrava che la situazione si fosse chiarita avendo trovato un equilibrio basato sul futuro da costruire insieme e non sul passato. Ieri la mia compagna mi ha comunicato che probabilmente ha inventato gli abusi ricevuti da bambina, cosa che ha realizzato in questi giorni senza alcuno stimolo apparente, dicendomi di averlo fatto in modo da potersi sentire giustificata e scusata nel fare qualsiasi cosa rispetto ai genitori. Inoltre mi ha detto di aver scelto il precedente compagno per uscire di casa facendosi di fatto mantenere senza avere responsabilità, al punto da fare e dire con lui durante i rapporti le cose disgustose di cui ho scritto per due motivi (a quanto dice lei): 1)Fare qualcosa che i genitori avrebbero ritenuto riprovevole 2) "Tenere buona" e compiacere la persona che la manteneva, il tutto senza provare desiderio o piacere in alcuna occasione. Questa rivelazione mi ha lasciato sconvolto visto che sembrava ormai tutto definito e Vi richiedo cortesemente una possibile spiegazione del comportamento di lei, se in base alla Vostra esperienza è possibile che si sia autoconvinta delle proprie invenzioni o in realtà abbia sempre saputo di aver inventato tutto e l'ha volutamente omesso per passare come una sorta di vittima perenne.
Grazie
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.6k 572 66

Gentile utente,

Comprendo il suo sconcerto.

Tuttavia la tematica dell'abuso infantile va considerata come assai complessa.

La lettura seguente potrà aiutare a comprendere:

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1396-molestie-e-abusi-ipotesi-o-ricordi-quando-il-trauma-non-e-mai-avvenuto.html

Noi di qui non possiamo,nè siamo in grado, di fornire
<<una possibile spiegazione del comportamento di lei,<<
possibile solo di persona.



Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
E' impossibile sapere se la sua ragazza ha sempre saputo che quello che raccontava non era vero o se a forza di ripeterselo si era convinta della veridicità di quello che ha inventato: solo lei lo sa.

Il desiderio di lasciare che fosse qualcun altro a farsi carico di tutto, di ottenere una giustificazione per qualsiasi comportamento e di dare un dispiacere ai genitori - scegliendo un partner che loro disapprovavano completamente - denotano la probabile presenza di tratti infantili e manipolatori che la ragazza ha espresso anche nella relazione con lei, ma è possibile che tenendo realmente a vostro rapporto abbia ora deciso di essere sincera e "gettare la maschera".
Quanto le ha rivelato richiede ora di essere per così dire metabolizzato e "digerito", anche perchè nulla le vieta di pensare che pure quei racconti così dettagliati sui rapporti intimi con l'ex compagno siano frutto della fantasia e che le siano stati comunicati per conseguire un qualche scopo, come quello di suscitare pena e/o di coinvolgerla maggiormente nella relazione.

In ogni caso è importante che la ragazza abbia deciso di confessarle che si trattava solo di invenzioni create con un determinato fine (farsi mantenere, giustificarsi in tutto e ferire i genitori), il che colpisce non poco trattandosi di una persona non certo priva di risorse intellettive e anche materiali (mi riferisco alle due lauree e al livello sociale della sua famiglia d'origine).
Se le ha detto tutto significa che vuole che la vostra relazione sia autentica e che cresca ancora, e quanto ha rivelato indica con tutta probabilità la necessità di un percorso psicoterapeutico (possibilmente psicodinamico/psicoanalitico) che agisca su quegli aspetti della personalità che richiedono una modifica perchè la ragazza possa diventare una persona più equilibrata e capace di assumersi le proprie responsabilità.

Immagino che lei non si sia rivolto di persona ad uno psicologo e la invito nuovamente a farlo, individualmente o anche in coppia, perchè immagino che in questo momento si senta molto confuso, abbia bisogno di fare chiarezza dentro di sè e di ricevere un aiuto per intervenire su questa situazione (o al limite per uscirne).
Un percorso di coppia può essere ugualmente indicato perchè avete molte cose da capire e da chiarire e questo può avvenire molto più agevolmente con l'aiuto di un esperto.
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dopo
Utente
Utente
Grazie ancora per i Vostri consigli, penso che il recupero della serenità mia e di questo rapporto sarà difficile nell'immediato e impossibile senza un aiuto specialistico, in ogni caso il supporto che mi avete dato in questo momento della vita è stato importante, grazie di cuore
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Ci sono molte cose da capire e da chiarire, ma credo che non sia impossibile - come forse le sembra adesso - ricomporre la frattura che si è creata fra voi dopo queste rivelazioni.
L'importante è che entrambi lo desideriate e che ci lavoriate in maniera adeguata.

Ci faccia sapere!