Educazione al pudore

Pur tenendo conto delle differenze nelle abitudini culturali, ritengo che il senso del pudore abbia il compito di rispettare la propria sensibilità e quella altrui.

Per questo richiedo un suo parere sulla opportunità di fare la doccia insieme, madre e figlio di otto anni. Da zia, ho manifestato la mia perplessità, ma solo perchè mi è stato chiesto cosa ne pensassi. Non esistendo la necessità, in quanto il bambino può restare da solo a giocare per il tempo necessario alla doccia della madre, senza che questo possa costituire un pericolo, come per un bambino piccolo, ho espresso un mio parere negativo. Ma mia sorella ha spiegato che è il bambino a farne richiesta e che lei si limita ad accontentarlo.

Io, invece, credo che il pudore costituisca un necessario freno che regoli i rapporti sociali e che non sia certo il caso di imporre con divieti ed inibizioni, ma neanche di contrastarne la naturale formazione, ostentando un naturalismo di moda, tanto "in", atteggiamento, questo, forse, responsabile della richiesta strana da parte di un bambino di otto anni, che ha ormai chiare le differenze anatomiche tra maschietti e femminucce ed avrebbe già dovuto sviluppare il senso della propria intimità.

Cosa ne pensa?

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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Cara Signora,
Come Lei stessa ha compreso, certi atteggiamenti diciamo "disinibiti" sono oramai una parte integrante della vita attuale.
Per il bambino conta molto quello che "percepisce" a livello emozionale da questa "doccia insieme".
La sensibilita' che riguarda Lei come zia e' senz'altro diversa da quella che possano condividere una mamma e un figlio.
Non si puo' percio' guardare dall'esterno una rappresentazione tale e percepirla come la percepiscono i protagonisti.
Per quanto riguarda la Sua preoccupazione che tale "intimita" possa essere stata o essere di nocumento al bambino, esistono molti segnali comportamentali e/o affettivi che andrebbero valutati, se si presentassero davvero.
E' comunque una domanda molto interessante quella che Lei ha posto.
Una curiosita': Lei ha figli? E se ne ha come si e' regolata con loro in situazioni simili?
I migliori saluti.

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
Anche io, come la Collega, le dico che bisognerebbe sapere di più, e forse sarebbe il caso che ci scrivesse sua sorella, cioè la diretta interessata.

È vero, purtroppo, l'educazione al pudore è stata smarrita...ma è anche vero che l'intimitá - spontanea e ludica - non equivale ad a vere atteggiamenti sessuati e maliziosi, o peggio ancora smaliziati.


La doccia insieme, significa amore, dolcezza, gioco, confidenza, tempo e spazio condiviso....non soltanto sbirciare i genitali della mamma...

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Dipende dalla cultura ,dalle abitudini della famiglia, tutto è molto più disinvolto ora ,molto più di un tempo, ma tra breve , sara' il bambino stesso che vorrà del tempo privato per sè e si laverà da solo, niente forzature , ma anche niente atteggiamenti dimostrativi per dimostrarsi di essere veramente avanti.. a otto anni è quasi ora di cambiare.. con naturalezza

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it