Desiderare qualcosa senza mai arrivare al dunque

Buonasera, sono una ragazza di 20 anni e da un po' di mesi sto affrontando un periodo difficile. Sono iscritta al secondo anno di infermieristica, ma sempre meno sento la voglia e il piacere di continuare. Svolgendo il tirocinio per 3 mesi sono arrivata alla conclusione che non è un lavoro che fa per me. Ho passato mesi di rabbia e frustrazione, e aggiungerei momenti di disinteresse totale.
Però, come ho scritto, sono ancora iscritta a questo corso di laurea. Mi sono scervellata per settimane per trovare un'altra strada, una soluzione, però sono giunta alla conclusione che il vero problema( per quanto non mi piaccia) non è l'infermieristica in sé, ma è che non mi conosco abbastanza. Non ho mai coltivato degli hobby: durante l'adolescenza ho fatto vari corsi, che poi ho mollato alla fine dell'anno. Poi è anche vero che dei desideri li ho o meglio non so se sono dei veri e propri sogni, semplicemente perché non faccio mai niente di pratico per cercare di realizzarli. Non "imbocco" mai la strada. Faccio un esempio: quando ero piccola fui scelta come protagonista per una recita scolastica. Ho il ricordo di una signora che, a fine recita, mi venne a fare i complimenti. Da quel giorno il mondo del teatro e della recitazione mi affascinano: sento di stare bene in quell'ambiente. Questa sera ci sarà una lezione di un corso teatrale( che è iniziato già da qualche settimana) e, per quanto da un lato desidererei presentarmi,dall'altro ho una paura pazzesca. So già che probabilmente rimarrò con le mani in mano. Cosa posso fare per sbloccarmi? Perché se è una cosa che mi piace ho così tanta paura di farla?
Grazie, cordiali saluti.
[#1]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
<Cosa posso fare per sbloccarmi?>

Gentile Ragazza,
affrontare ciò che si teme, altrimenti le paure restano lì e si amplificano. Certo partire da determinate premesse come il pensare che starà lì con le mai in mano, non la aiuta a sbloccarsi, ma lo porta semmai a rinunciare.

Sarebbe comunque opportuno fare chiarezza sul suo percorso e in lei, sui suoi progetti di vita, e comprendere se questo corso universitario davvero faccia per lei o meno.
Come l'ha scelto, da sola o consigliata da qualcuno, con quali motivazioni? Pensa di aver fatto una scelta autonoma e consapevole?
Come si trova nel contesto universitario, ha fatto amicizie, cosa non farebbe per lei in questa professione?

Parla in famiglia di questa sua difficoltà, cosa le dicono eventualmente i suoi genitori? Come vanno le cose?
La sua vita amicale, affettiva, sociale?

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#2]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Cara Utente,

non conoscendola è difficile dirle come mai si comporta così, ma posso comunque fare delle ipotesi.

Ad esempio potrebbe essere bloccata dalla paura del fallimento, e cioè di non riuscire in qualcosa che le interessa, ma che potrebbe rivelarsi non adatta a lei.
Un altro motivo per non cercare di concretizzare quello che desidera potrebbe essere l'evitamento della delusione che il passaggio dalla fantasia alla realtà a volte comporta.
Un altro motivo ancora potrebbe essere il fatto che forse nel corso della sua crescita non ha ricevuto particolari spinte a realizzare i suoi sogni e a perseguire ciò che desidera, o, ancora, potrebbe sentire di non meritare di fare delle cose per sè stessa.

Anche la situazione familiare difficile che ha descritto in precedenza può rappresentare per lei un freno, perchè le ha sicuramente tolto spensieratezza e serenità negli anni dell'adolescenza e le ha fornito un modello -quello materno - sicuramente non positivo e propositivo, stando a quanto ci ha riferito in passato.

Non so se quello che la trattiene può rientrare fra ciò che ho ipotizzato: cosa ne pensa?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

[#3]
dopo
Utente
Utente
Ho iniziato questo corso di laurea con un sacco di dubbi, come se già sapessi e sentissi nel mio cuore che non sarebbe stato per me. Dissi chiaramente ai miei genitori che stavo facendo un tentativo, ma che non era sicuro che mi piacesse. Ci ho provato, addirittura il primo mese di tirocinio erano più le volte che ero contenta che il contrario, ma poi le mie perplessità sono tornate a galla.
Devo dire che mi è stato suggerito da mio padre e crescendo vedo quanto io gli dia retta, in certi casi anche troppo.
Per quanto riguarda le amicizie in università ne ho fatte ed anche buone. Una cosa che infatti mi fa dispiacere è che proprio nel momento della mia vita in cui ho trovato delle buone amiche sono indecisa sul percorso di studi, neanche a farlo apposta !
Non mi piace come professione perché sono una persona riservata e perché non credo di avere la propensione nell'aiutare gli altri( o perlomeno non in questo modo).
Inoltre sono abituata a pormi degli obiettivi e nella pratica infermieristica non ne ho trovati abbastanza( ho avuto la sensazione che l'infermiera sia una semplice esecutrice, anche se è brutto da dire).
In famiglia ne ho parlato molto, anche discutendo con i miei genitori perché non venivo capita: mio padre però ultimamente ha cercato di aiutarmi a cercar nuove strade; per quanto riguarda mia madre la situazione è diversa: con lei è difficile parlare di qualsiasi cosa. Sta di fatto che entrambi sarebbero più felici se io continuassi questo corso di laurea. Per quanto riguarda le amicizie più o meno la pensano in questo modo.
[#4]
dopo
Utente
Utente
Sono d'accordo sia sul fatto del fallimento sia per il fatto che i miei genitori non mi hanno mai "appoggiato" o spronato a perseguire i desideri e le dirò che lo hanno fatto per "scelta": ho due sorelle molto più grandi di me ed ognuna aveva scoperto la propria passione. I miei genitori le hanno appoggiate, hanno fatto dei sacrifici... peccato che poi, quando le cose si stavano facendo più serie, entrambe hanno mollato. I miei genitori non si sanno ancora dare una spiegazione, ma io credo di averla capita semplicemente perché è quello che ho fatto anch'io quando durante l'adolescenza ho provato varie attività: la paura in primis e il non sentirsi all'altezza, non sentirsi capaci.
Dalla mia ho pure il fatto che mio padre non si interessa molto delle cose extrascolastiche che facevo e faccio, ma anzi, magari le considera inutili e ridicole.
Avevo pensato di iscrivermi a scienze della comunicazione e dello spettacolo, cosa che non ho fatto per i soliti motivi e perché sono " incastrata" con infermieristica, ma prima di dirglielo ci ho messo! Avevo paura che mi ridesse in faccia, anche se poi non l'ha fatto.
Infine sicuramente come ha detto lei il modello materno non mi è d'aiuto, di fatti sono sempre stata costretta a seguire quello paterno... mia madre è veramente una persona poco propositiva, e, in effetti, anche io ho poche iniziative, pur essendo io una persona positiva.
[#5]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Se ho capito bene in questo momento suo padre la sta ascoltando e sta cercando con lei altre soluzioni, quindi penso che abbia capito che la strada che sta percorrendo non fa per lei: è una strada adatta solo a chi ha il desiderio di svolgere quel tipo di professione, e se lei non ce l'ha rischierebbe di essere infelice per il resto della vita continuando a percorrerla.

Quale lavoro le piacerebbe fare?
Che tipo di futuro immagina per sè stessa?
[#6]
dopo
Utente
Utente
Ecco, queste tipo di domande mi mandano in crisi. Comunque... un lavoro che mi potrebbe piacere è fare l'archivista o comunque lavorare in biblioteche.
Da un'altra parte ho questo pallino per la recitazione, ma non so se ne farei un lavoro o meno (poi, con i tempi che corrono, la vedo dura... ).
Infine potrebbe piacermi un lavoro nel mondo dello spettacolo, però "dietro le quinte": montaggio video e cose tecniche di questo genere.
Mi immagino un futuro tranquillo, con una mia famiglia e un lavoro che mi gratifichi almeno un po'.
[#7]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Penso che le sarebbe utile concentrarsi su quello che desidera e identificarlo bene, perchè solo immaginando quello che vorrebbe realizzare può trovare la spinta per impegnarsi a raggiungerlo e per fare le scelte che ne conseguono.
[#8]
dopo
Utente
Utente
Il mio problema è che non riesco a farlo, in certi casi non riesco a immaginarlo. Forse devo trovare un modo per concentrarmi davvero e seriamente, ma non so come... e poi rimane il fatto che è come se non riuscissi a scegliere una strada tra quelle che ho scritto sopra.
Comunque la ringrazio per il supporto!
[#9]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Un nostro collega potrebbe acconpagnarla a fare chiarezza e scelte consapevoli che possano motivarla e appagarla.

Può anche rivolgersi al servizio pubblico presso le strutture ASL del suo territorio.

Cordialità
[#10]
dopo
Utente
Utente
Ne terrò conto.
La ringrazio, saluti
[#11]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Concordo con la dott.ssa Rinella: se non ci riesce da sola uno psicologo può aiutarla a fare chiarezza.
Capire cose vuole per il suo futuro è il passo fondamentale da compiere, tutto il resto verrà di conseguenza.
[#12]
dopo
Utente
Utente
Grazie ancora, saluti
[#13]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Ci faccia sapere!

In bocca al lupo per il suo futuro,