Esaurimento nervoso

Salve, sono un ragazzo di 20 anni. Chiedo un consulto perchè mi trovo in una situazione difficile: ho scoperto tanto anni fa ( piu di 10) di essere omosessuale, poichè ho avuto alcuni rapporti sessuali con altri ragazzi. Tuttavia non sono riuscito ad accettare la mia sessualità a causa della mentalità chiusa dell ambiente in cui sono cresciuto, e questo mi ha portato a trascorrere l intera adolescenza chiuso di casa, sempre (estate e festività incluse). Nel giugno del 2015 ho avuto il coraggio di parlarne con un amica, e fino ad ora ne ho parlato con altre persone,famiglia inclusa. Tutti l hanno presa bene, non ho avuto alcuna reazione negativa. Però ora non sto affatto bene: ho trascorso moltissimo tempo chiuso in casa, ed ora non riesco più ad uscire di casa, perchè quelle poche volte che uscivo in questi anni avevo costantemente il terrore che gli altri scoprissero che sono omosessuale, e questo blocco mi è rimasto. Inoltre sono una persona che pensa troppo, e questo mi blocca in tutto, in ogni circostanza penso al lato negativo delle cose. Ora non riesco piu ad andare avanti cosi, penso di avere un esaurimento nervoso, e non so come cambiare.. Anche riguardo le relazioni sono frenato: in tutti questi anni dell adolescenza non ho avuto alcuna relazione, e ora ho timore di incontrare altri ragazzi poiché sono molto insicuro e ho timore di fare figuracce: mi sento infatti con un ragazzo conosciuto in chat ma ho timore di incontrarlo, il solo pensiero mi crea molta ansia. Tutta questa situazione mi crea molto disagio, e mi porta ad avere anche attacchi di panico e crisi nervose, in cui solitamente mi scarico rompendo delle cose.. Inoltre vorrei dirvi che nell estate 2015 ho cercato di risolvere questa "blocco sociale" attraverso la psicoterapia breve strategica, ed alla fine della terapia lo psicologo mi ha detto che non avevo alcun problema, ma l unico ostacolo stava nel fatto che non riesco ad essere me stesso, che la mia vita non rispecchia quello che sono realmente.. mi ha dunque consigliato di dichiararmi, a partire dalle persone di cui mi fido di più, cosa che ho fatto.. pero ora non riesco piu a cambiare, non so come cambiare.
Vi ringrazio in anticipo,
Marco
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.8k 503 41
Buongiorno Marco,

dal momento che hai già fatto una psicoterapia, come mai non hai preso in considerazione l'idea di ricontattare lo stesso terapeuta per affrontare questi problemi che si stanno presentando ora?
Se sembra una problematica ansiosa per quanto riguarda il timore di uscire e del giudizio, ora mi pare che ci sia bisogno proprio di spezzare questo circolo vizioso e di iniziare a fare proprio ciò che lo psicologo ti ha chiesto di fare.
Se non troverai il coraggio di agire, non potrai cambiare davvero e imparare nuove modalità di stare in relazione.
Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr.ssa Ylenia De Carlo Psicologo, Psicoterapeuta 25
Buonasera, per risolvere i suoi problemi legati all'ansia le consiglio di rivolgersi ad uno psicoterapeuta ad orientamento cognitivo comportamentale, maggiormente indicato. Non mi è chiaro in cosa dice di non riuscire a cambiare... si riferisce forse al fatto che pur avendo seguito il "consiglio" del suo psicoterapeuta non ha rilevato miglioramenti?

Dr.ssa De Carlo Ylenia
Psicologa, Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale e Practitioner EMDR.
+39 351 9025802 | info@yleniadecarlo.it | www.yle

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Utente
Utente
Salve Dr, Pileci, la ringrazio per la rapida risposta.
Comunque non ho piu ricontatto lo psicologo perche l ultima volta mi ha detto che lui non mi avrebbe piu potuto aiutare, che l unico problema era che non riuscivo ad essere me stesso.. però non ci riesco! Quindi non so che fare.. ho preso appuntamento per giovedi da un altra psicologa, che non utilizza la terapia breve strategica.. potrebbe aiutarmi secondo lei?
Grazie!
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.8k 503 41
Credo che la psicologa potrà aiutarti, perché se tu non riesci da solo a mettere in pratica le eventuali prescrizioni date in passato, è chiaro che hai bisogno di aiuto, altrimenti lo avresti già fatto da solo.
Anche io, come la Collega dott.ssa De Carlo, ti suggerisco un approccio cognitivo-comportamentale.

Cordiali saluti,
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Utente
Utente
Ringrazio le Dr.sse Pileci e De Carlo per le risposte.
Per la Dr. De Carlo: il problema è che ora non riesco a vivere, cioè ad esempio non esco mai, perchè mi sento sempre giudicato in mezzo alla gente, ho paura di conoscere nuove persone perché ho timore di essere giudicato male.. vorrei avere una vita normale ma non ci riesco.. credo che il problema fondamentale sia la paura dell essere giudicato, timore che probabilmente è causato dal fatto che mi sono sempre sentito inferiore in quanto omosessuale. Lo psicologo da cui sono andato mi ha appunto detto di dichiararmi con gli altri, e che così avrei risolto ogni problema.. però non so più che fare.. cioè alle persone più care l ho detto, tuttavia non mi sono ancora dichiarato totalmente, dico loro di non dirlo a nessuno.. ho pensato che dichiarandomi totalmente potrei risolvere la situazione, però non so se è la cosa giusta da fare, in quanto abito in un piccolo paese dove c è molta gente ignorante e non vorrei che fare coming out con tutti si riveli negativo per la mia situazione mentale poco stabile. Io ho contattato una psicologa che si occupa di disturbi dell’umore, nevrosi, psicologia e psicoterapia fino ad arrivare a disturbi post-traumatici, depressione, cura dell ansia e dello stress.. secondo lei potrebbe fare al caso mio? non c'è scritto se adotta un approccio cognitivo-comportamentale.
La ringrazio per i consigli,
Marco
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Utente
Utente
Per la Dr. Pileci: secondo lei dovrei ricontattare lo psicologo da cui sono andato in passato? questo però adotta la terapia breve strategica.. può andare bene o è meglio cambiare?
Grazie mille
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Dr.ssa Ylenia De Carlo Psicologo, Psicoterapeuta 25
Per avere chiarezza sul tipo di approccio che utilizza la sua nuova psicologa, basta chiederglielo.. Se la nuova dottoressa è capace di aiutarla lo stabilirà lei, indipendentemente dal tipo di approccio. Dal canto mio le consiglio di non fare ciò che non si sente di fare: se non se la sente di dichiarare a tutti la sua omosessualità non lo faccia. Nessuno meglio di lei sa cosa è giusto o sbagliato per se stesso, se non se la sente di farlo ascolti se stesso, e non altri. Quando sarà pronto non si porrà il problema!
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Utente
Utente
ok, la ringrazio Dr. De Carlo. Allora andrò da questa psicologa giovedi per vedere cosa dice. Avrei un ultima domanda: siccome questo peso l ho portato dentro per anni, quindi è stato una cosa che ha gravato per un lasso di tempo molto prolungato creando disagi per molti anni e TUTTI I GIORNI, non sarà forse il caso di rivolgersi ad uno psichiatra piuttosto che uno psicologo? Cioè quando una persona deve optare per uno psichiatra anziché lo psicologo?
Grazie ancora
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Gent.le Ragazzo,
imparare ad accettarsi e ad essere sé stessi è un'esperienza che può essere facilitata all'interno di un percorso terapeutico, non esiste un farmaco in grado di provocare questo processo.
Nella relazione terapeutica se ti sentirai accettato e non giudicato dallo psicoterapeuta potrai interiorizzare l'esperienza che vivi sulla tua pelle e iniziare ad entrare in contatto con te stesso in modo più funzionale.
Si tratta di un processo graduale che non va semplificato e ridotto alla possibilità di comunicare a tutti la tua omosessualità, ciò che ti fa soffrire è il rigido atteggiamento giudicante che rivolgi verso te stesso, questo è l'aspetto che andrebbe affrontato come obiettivo terapeutico.
A tal proposito ti consiglio la lettura di questo articolo:

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/153-perche-iniziare-una-psicoterapia.html

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

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Utente
Utente
Salve Dr. Camplone,
La ringrazio per la risposta e per la lettura consigliata.
Mi scusi se la disturbo ancora, ma vorrei chiederle una cosa: dunque secondo lei, da quel che ha letto della mia situazione, ora sto male perchè ho sempre paura del giudizio altrui indipendentemente dal tema sessuale? Perchè io ho sempre pensato che il mio blocco sociale fosse causato interamente dalla paura di "essere scoperto", cosa che sicuramente ha avuto una grande influenza, ma probabilmente è anche dovuto al mio carattere insicuro, o sbaglio? Perché ora non ho più paura che gli altri lo sappiano,anzi, vorrei uscire completamente allo scoperto e non avere più questa maschera, ma nonostante ciò ho sempre paura ad uscire di casa, a chiedere qualunque cosa a qualunque persona. E se è dovuto al mio carattere, è possibile risolvere con la terapia oppure dovrò conviverci a vita? Perchè ho gia seguito una terapia (breve strategica), ed all ultima seduta mi è stato detto che io non avevo più problemi a livello dei rapporti sociali, ma ero bloccato dal fatto che gli altri non sono al corrente della mia omosessualità.
La ringrazio ancora!
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Come hai evidenziato tu stesso, la paura della reazione degli altri alla tua omosessualità è lo strato più superficiale del tuo vissuto e in parte lo hai già affrontato, ma c'è un'insicurezza più profonda con la quale non sei destinato a convivere se ti darai la possibilità di affrontarla entrando in contatto con le emozioni che l'accompagnano e non solo mettendo in atto comportamenti di autorivelazione.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
Il termine " esaurimento nervoso" non significa nulla.

Posso chiederle se presenta anche una sintomatologia associata al suo disagio psicologico?
Non dorme?
Dorme male?
È ansioso?
Ha Disturbi digestivi?
Disturbi Urinari?
Mangia bene?

Se sono presenti questi sintomi dovrebbe anche rivolgersi al medico per un eventuale supposto farmacologico, dopo una scrupolosa diagnosi clinica.

Per quanto riguarda la psicoterapia, scelga lei se tornare dal suo vecchio terapeuta o cambiare clinico, diventa di fondamentale importanza il clima che si crea in studio, di alleanza, di empatia, di accoglienza, non giudicante....

Capirà subito se il professionista scelto è adatto a lei.

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Utente
Utente
Ringrazio le Dr. Camplone e Randone per la risposta.
Comunque si sono piuttosto ansioso, a volte ho problemi con il dormire, inoltre ho sofferto di anoressia, e anche nell ultimo periodo sono dimagrito molto.. i medici dicono che è un dimagrimento causato dallo stress. Inoltre mi sembra di avere dei problemi psicologici in generale, probabilmente causati dal fatto che penso troppo e mi faccio troppe paranoie.
Dunque la soluzione è una terapia mirata ad eliminare questa mia insicurezza? E questa è legata all omosessualità o sono due cose distinte?
Grazie mille!
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 40.9k 996 63
Ha provato a sentire il parere di uno specialista in psichiatria?

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Gli obiettivi terapeutici saranno individuati con l'aiuto dello psicoterapeuta, è prematuro stabilirli attraverso una consulenza on line.
Il tuo disagio si sta manifestando in modi diversi anche attraverso il tuo corpo quindi la situazione va affrontata nella sua globalità e non estrapolando un singolo aspetto.
Infine una visita medica sarebbe auspicabile per avere indicazioni relative sia ad una corretta alimentazione sia al ciclo sonno-veglia.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Le soluzioni possibili, unitamente alla valutazione del suo stato di salute globale, si stabiliranno in seguito, a diagnosi effettuata..

C'è tanto su cui lavorare:
Anoressia.
Omosessualità, che sembra vale causato qualche sofferenza...
Ansia..

Vada dal suo curante le dirà come fare e cosa poter fare.
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Utente
Utente
Vi ringrazio per i consigli che mi date. Comunque no, non ho mai chiesto un consulto ad uno psichiatra, perché ho sempre pensato che bastasse lo psicologo.
Oggi sono andato dal nuovo psicologo: dopo avergli spiegato la mia situazione, mi ha detto che adotterà un approccio psico-dinamico (se non mi sbaglio) che consisterà in un "sostegno" nell' esplorare questi nuovi aspetti della mia vita, questi cambiamenti. Secondo voi può fare al caso mio?
Vi ringrazio ancora per l aiuto!

I disturbi alimentari (DCA), come anoressia, bulimia e binge eating, sono patologie legate a un comportamento disfunzionale verso il cibo. Sintomi, cause, cura.

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