Sogni e realtà

Gentili Dottori,
da 9 mesi mi è stata diagnosticata una sindrome ansioso depressiva; da qualche mese assumo come cambio terapia il Cymbalta, che è stato cambiato perchè col precedente sereupin non sentivo quella spinta, quell'entusiasmo precedente alla "caduta". ho fatto anche psicoterapia, ma con pochi risultati...non mi trovavo a parlare e riparlare delle stesse cose, anzi mi infastidivano ulteriormente...
il farmaco mi da un po di spinta in piu ma anche tachicardia, cambio umorale e ipersudorazione , ovattamento. credo che tra una ventina di gg al controllo ne riparleremo...
ma vi contatto perchè nei miei sogni c'è una costante: mi trovo molto spesso in luoghi pubblici, una spiaggia, un cinema, per una semplice passeggiata e anche se in compagnia, spesso dopo un po' mi ritrovo da solo, come da solo mi trovo in alcune situazioni, sempre in luoghi pubblici a dovermi rialzare o lottare.
credo che in questo caso un fondo di verità all'interpretazione ci sia, vuoi dettato dalla mia attuale situazione ma anche dalla consapevolezza(sono sempre stato il primo giudice della mia situazione, al punto da andare autonomamente dagli specialisti) che la spinta reale debba venire da me principalmente. cosa ne pensate? grazie!
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Dr.ssa Federica Serafini Psicologo, Psicoterapeuta 77 1
Gentile utente,
La consapevolezza è molto, soprattutto se conseguenza di questa consapevolezza diventa la ricerca di qualcuno che possa essere per noi un faro nella notte....
Ottime le soluzioni che lei ha escogitato per riprendere le redini della sua vita (consulto psichiatrico e psicoterapia), purtroppo è impossibile, online e scevro da un rapporto terapeutico, l'interpretazione del suo sogno....
Se mi posso permettere, di approcci psicoterapici ne esistono molti tutti efficaci, forse semplicemente lei e il suo terapeuta non vi siete trovati o forse quello non era l'approccio adatto a lei oppure per lei non era il momento giusto per guardarsi dentro.... Come da ricerche degli ultimi decenni l'efficacia della terapia non dipende dall'approccio del terapeuta bensì dal rapporto "sano" che insieme terapeuta e paziente riescono ad instaurare.... Il mio invito è quindi quello di provare di nuovo, in modo che la terapia e la relazione che ne deriva, possa essere un amplificatore dello "slancio" dei farmaci per giungere ad avere quella serenitá che sembra stia cercando da molto tempo.
Buon cammino

Dr.ssa Federica Serafini
Psicologa-Psicoterapeuta
www.federicaserafini.it

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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
La psicoterapia potrebbe essere stata inefficace con lei perché, al pari di qualunque farmaco, essa non è efficace con chiunque.

Tuttavia, se la psicoterapia non le ha giovato, che cosa le fa pensare che interpretando i suoi sogni possa farla stare meglio? I sogni possono essere banali nella loro ovvietà, senza contare che la psicologia non è affatto unanime nel riconoscerne l'importanza a fini diagnostici, tanto meno terapeutici.

Lei ha inserito qui un gran numero di richieste di consulto, eppure dopo 6 anni sta ancora a chiedersi che significato possano avere i sogni. Questo che cosa le fa venire in mente?

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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dopo
Attivo dal 2010 al 2016
Ex utente
grazie dottori.
@dottor Santonocito: personalmente credo che i sogni possano essere frutto di tante cose come un semplice film che abbiamo visto in serata, altre volte partono da nostri condizionamenti, altre volte ancora nulla. ho però notato che se capita di continuo, che la loro base sia sempre la stessa, un fondo di verità con la mia situazione del momento possa avercela.Ecco in quest'ultimo caso, come risposta al mio subconscio, cerco di capire come uscirne. Di sicuro non sono la panacea ai miei problemi ma qualche volta hanno trovato applicazione e riscontro al mio stato del momento.
@dottoressa serafini:
delle volte a causa della mia consapevolezza unita alla forte razionalità che ho sono d'intralcio al buon rapporto tra paziente e medico, vedremo come fare.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
>>> ma qualche volta hanno trovato applicazione e riscontro al mio stato del momento
>>>

Bene, ma quanto hanno contribuito, di fatto, ad aumentare il suo benessere *nel lungo termine*?

Quello su cui dovrebbe riflettere è che, nel suo caso, attaccarsi alla speranza di capire cosa significano i sogni potrebbe essere solo l'ennesima espressione della sua tendenza ansiosa, ben evidente dai passati consulti. E se così fosse, dovrebbe tener presente che i tentativi di questo tipo di solito *aumentano* l'ansia nel lungo periodo, anche se sul momento possono dare l'illusione di "aver capito".

Suggerimento in sintesi, forse rude ma necessario: meno consulti su Medicitalia e più tempo dedicato a cercare cure efficaci nella vita "reale".
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dopo
Attivo dal 2010 al 2016
Ex utente
beh se avessi avuto la risoluzione dei miei problemi non avrei riversato i miei dubbi sul forum...
sicuramente questi da qualche tempo hanno ben contribuito all'aumento della componente ansiosa del mio carattere.
comunque vedremo il da farsi.
grazie.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.8k 503 41
Gentile Utente,

i dubbi possono essere l'espressione di un problema d'ansia, ma per questa ragione potrebbe essere una buona idea decidere una volta per tutte di curarsi davvero, come già sta facendo ricorrendo alla terapia farmacologica.

Posso chiederLe che tipo di psicoterapia ha fatto, con quali obiettivi e per quanto tempo?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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dopo
Attivo dal 2010 al 2016
Ex utente
Salve Dottoressa,
non saprei dirle ...gli incontri erano sostanzialmente su base dialogo paziente medico, non mi pare ci fosse una metologia particolare, al punto che la cosa dopo 3 mesi, sinceramente mi sembro infruttuosa per me...all'inizio c'era anche una sorta di compito per casa, riportando come fosse la mia giornata con cose da me fatte durante quest'ultima rimarcando situazioni negative e positive.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.8k 503 41
Buongiorno,

un metodo in genere deve esserci perché è opportuno avere degli obiettivi da raggiungere per risolvere la problematica per la quale si va in terapia.
Ma se dopo tre mesi di terapia non ci sono dei cambiamenti, allora è il caso di rivedere la situazione e fare il punto della situazione, oppure di scegliere un altro professionista in situazioni come la Sua.

Cordiali saluti,