Pausa di riflessione

Buonasera. Sono un ragazzo di 29 anni e ho una storia da circa un anno e mezzo con una ragazza di 22 anni. Lei studia fuori e regolarmente vado a trovarla. Andava tutto bene (alti e bassi che ci possono essere), poi ad un certo punto il suo atteggiamento nei miei riguardi è iniziato a cambiare gradualmente. Fino a che mi ha chiesto di rimanere sola per un pò. All'inizio mi sono arrabbiato e lei si è rimangiata tutto (forse spaventata),solo che con l'andare dei giorni notavo la sua freddezza. Sono arrivato al punto di accettare la sua volontà di rimanere un pò sola perché a poco a poco mi sono crollate le certezze quando, parlando con una sua amica, ho scoperto che si era infatuata di un altro ragazzo (voleva baciarlo in discoteca ma non l'ha fatto). Gli voleva scrivere per dirgli che gli faceva un certo effetto ma lui ha risposto picche. Ora a fine settimana salirò dopo che non ci parliamo da circa venti giorni, mi ha scritto settimana scorsa ma l'ho sentita fredda e non ho provato niente e non ci vediamo da un mese ma non so sinceramente cosa succederà. Non so se mi manca, penso che capirò tutto quando la vedrò ma ho tanta paura. Secondo voi è stata una scelta ragionevole concederle la pausa per capire cosa stesse cercando o è stato solo un modo per alleggerire il "malloppo" che mi sta nascondendo? Perché potevo tranquillamente sbatterle la verità in faccia ma mi sembrava troppo da vili. grazie
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile ragazzo,
La "pausa di riflessione" e' purtroppo un classico.
Non la si puo' rifiutare ma certamente non e' mai foriera di belle novita'.
Cosa dire? Forse anche Lei dovrebbe riflettere su quelle piccole cose di un rapporto che lo rendono piacevole e da desiderare. C'erano? O erano scomparse con la quotidianita'?
Ecco, rifletta su questo. Perche' e' comunque una acquisizione importante!
In bocca al lupo!

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
In sintonia con quanto scritto dalla Collega, la invito a consultare questa lettura sulla "famigerata" pausa di riflessione e sulla sua presunta utilità.

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2734-la-pausa-di-riflessione-esiste-davvero.html

Solitamente è una strategie indolore che preannuncia una fine imminente, ammantata da riflessione.

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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dopo
Utente
Utente
Grazie. Purtroppo la situazione era diventata insostenibile. Piuttosto che aspettare che lei esplodesse ho agito in anticipo,perché non sono una persona che accetta tutto pur di salvare la situazione. Volevo dare uno scossone per farle capire che non sono un burattino e che la gestione della situazione non ce l'ha solo lei.
Mi sentivo importante, poi a poco a poco sempre di meno. Chiedendo spiegazioni mi sono sentito dire che la vita fuori iniziava a pesarle, non trovava spazio per conciliare il noi. Ma io penso che tutte queste sono solo conseguenze di questa famigerata infatuazione. E se lui non le avesse risposto picche che sono sarebbe successo?
Io spero che mi dica tutta la verità prima che gliela dica io quando ci vedremo. Non so perché ma un poco ci spero ancora che le cose possano migliorare tra di noi ma ho bisogno di certezze da parte sua. Le quali,a questo punto,non possa più darmele.
Maledette pause.
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Utente
Utente
Dott.sa Randone, in riferimento al suo articolo Le vorrei chiedere: avrei dovuto dirle subito la verità e affrontare questo infatuamento insieme a lei per aiutarla a capire cosa stesse cercando invece di concederle la pausa di riflessione?
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Caro signore,
C'e' tanto dolore nella Sua rabbia.
Cerchi di ingabbiarlo, di dargli una forma. Oppure la sovrastera'.
E' poco probabile che la ragazza Le dica la verita' qualunque essa sia o sia stata. Perche' cerchera' di difendersi dalla rabbia che lei gli esprimera'.
Quindi ci pensi a lungo prima di affrontare un colloquio a carte scoperte.
Potrebbe essere un dolore inutile. Per Lei. In quanto invaso dal risentimento. Per la ragazza perche' forse invasa dalla vergogna. Specialmente se le cose non dovessero andare bene fra lei e il nuovo ragazzo.
Lei elabori il Suo lutto cercando di accettarlo.
E in bocca al lupo!
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Utente
Utente
Grazie Dott.sa Esposito.
Ma riguardo al fatto di pensarci a lungo prima di affrontare un colloquio a carte scoperte cosa intende? Dovrei fingere di non sapere nulla e non dirle nulla nel caso che non mi dica lei la verità?
Io non avrei sicuramente nessun senso di rivalsa perché ho più a cuore la nostra relazione che si è sciolta come neve al sole.
Sono un umano,provo dei sentimenti ancora,nonostante ciò. E non è facile annullarli in venti giorni di pausa/trenta giorni che non ci vediamo.
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Lasci passare tempo. Quanto piu' possibile.
Il colloquio non le togliera' di dosso il dolore temo.
Glielo aumentera'.
Mi sembra troppo pieno di speranze per permettersi che tali speranze non si realizzino.
E' una strategia peudenziale per Lei cio' che Le sto proponendo. E proprio perche' Lei e' umano.
Ci pensi un po' su!
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Utente
Utente
Essendo contrario in partenza alle pause di riflessione ho deciso tuttavia di farla stabilendo però una scadenza. E la data sarà questo fine settimana,dove saremo arrivati a 23 giorni dall'inizio della pausa. Ho pensato che se non avessi stabilita tale data la situazione sarebbe andata a finire con un nulla di fatto e penso che sia giusto alla fine confrontarsi. Almeno se dovesse finire ci saremo parlati a quattr'occhi.
Se aspetto ancora a cosa può comportare?Io penso Solo a un distacco totale e ad una fine senza dirci niente. E i miei dubbi rimarrebbero tali per sempre. Non crede sia più logoroso questo?
Apprezzo tantissimo i suoi consigli, non li sto screditando bensì sto confrontando il mio punto di vista con il Suo e questo mi è d'aiuto. Grazie!
Pensa che abbia troppe speranze e dovrei invece spegnerle?
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Vede,
la mia sensazione (che puo' essere sbagliata! Per carita'! On line non vedo neanche la Sua espressione!) e' che Lei stia vivendo una aspettativa. Non una delusione ma una aspettativa.
Certamente se Lei nutre una aspettativa avra' dei dati obiettivi che saranno stati desunti dai colloqui e dalle emozioni che ha condiviso con la ragazza.
Ma i dati obiettivi, per sfortuna o per fortuna non sono mai obiettivi-obiettivi.
Purtroppo sono filtrati dai desideri, dalle speranze, e queste emozioni sono talmente potenti da modificare i dati obiettivi. E questo avviene in modo assolutamente inconscio.
Questa e' la dinamica che conduce alle delusioni.
Quando l'evento e' vicino c'e una significativa influenza dei propri desideri.
Con trascorre del tempo il potere delle nostre emozioni decresce e si riesce a realizzare meglio la realta'.

Ora decida Lei ovviamente!
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gli psicologi non indicano la strada, non le diranno cosa fare, ma come leggersi dentro per capire "lei" cosa fare.

Le ambivalenze emotive ed il dolore di certo non le facilitano la chiarezza del sentire, e dopo del fare.