Imprinting, orientamento sessuale, ansia

Salve, mi chiamo Max e ho 18 anni. Mi scuso per la lunghezza del messaggio, non so come avrei potuto accorciarlo. avrei potuto omettere la parte delle elementari e medie e passare subito al presente ma penso che prima o poi mi sarei trovato a doverla scrivere dato che magari per cercare di capire il mio problema vi servirà sapere anche cose che mi sono successe da piccolo e in cui potete trovare magari qualche collegamento. Questa sarà la decima volta che scrivo a qualcuno per via dei miei problemi. La domanda é la solita. Non ho impulsi sessuali nei confronti delle ragazze che credo di "amare", non ho impulsi sessuali nemmeno nei confronti dei ragazzi. Ovviamente so che per voi leggendo solo un messaggio non è possibile risolvere un problema, ma magari saprete darmi qualche spunto o ulteriori cose su cui riflettere.
Il problema è il seguente: non riesco a capire perché le ragazze non mi eccutino nonostante me ne innamori e non capisco quindi se io sia gay, etero, indeciso, immaturo sessualmente, provi sensi di inferiorità che mi bloccano, se io sia troppo ansioso o se ho un problema di ansia, o di tipo sessuale-affettivo e che quindi per una serie di eventi che vi spiegherò non colleghi l'infatuazione per una ragazza al desiderio sessuale.
Parto col dire che fin da piccolo sono sempre stato attratto dal genere femminile. Ho avuto le fidanzatine all'asilo, alle elementari e alle superiori.
Parto col dire che non penso, escludendo alcuni casi, che una persona nasca gay o etero.
Ho letto molte cose e credo che una serie di processi inconsci portino al preferire un sesso ad un altro. Penso (e spero) che con un percorso appropriato, sempre che io non sia effettivamente gay, riesca a chiarire i miei dubbi, perchè non riesco più a vivere nel dubbio.
Mi ricordo che fin dai tempi dell'asilo soffrivo di sensi di inferiorità. Avevo una fidanzatina, e c'era un ragazzo più forte di me col quale cercavo di sfidarmi e mi batteva sempre, lo ammiravo un po', e talvolta dicevo addirittura alla mia fidanzatina di andare con lui perché io non mi reputavo abbastanza.
Passiamo alle elementari.
Ho questa fidanzatina, vado pazzo per lei, in seconda o in terza ci imbuchiamo in fondo al cortile e stiamo abbracciati e ci scambiamo dolci carezze. Una maestra ci becca e da quel giorno non so forse per imbarazzo o per altro che ho rimosso non stiamo più "assieme". Io ero bruttissimo ai tempi, avevo i denti storti, tutti mi chiamavano castoro e avevo l'abitudine di infastidire i più grandi e farmi picchiare da loro. I miei primi desideri sessuali arrivano con una bambina, fose in terza o quarta elementare, con cui mi piace strusciarmi e con cui vorrei fare altro se non fosse che parlava troppo con gli altri e mi vergognavo (cavolo ero solo in terza, ma è normale?). Arrivato in quarta, o in quinta, sia maledetto quel giorno, sono nel pullman con vicino un mio compagno, e non so perché, gli metto una mano nel sedere. Da quel giorno io e altri due miei compagni, occasionalmente abbiamo esperienze sessuali, non avevamo ancora l'erezione talmente eravamo piccoli. Comunque anche senza erezione, ci facevamo a vicenda, più io che gli altri, mi disgusta scriverlo, pompini e altro, io ero spesso l'attivo. Poi abbiamo scoperto che era una cosa sbagliata e abbiamo smesso. Tornando a un po' prima e anche più in là, mi infatuavo di molte ragazze, ma tutte mi schifavano, perchè ero brutto. Già allora provavo desiderio nei confronti di quelle brutte o da cui non ero preso affettivamente, e mi innamoravo senza provare desiderio per quelle che reputavo belle.
La prima polluzione e i sogni a sfondo sessuale ce li ho sempre avuti immaginando persone del sesso opposto. La cosa che noto fin da subito è che i sogni a sfondo sessuale li vivo sempre con donne abbastanza formose e più grandi e spesso faccio bellissimi sogni dove incontro la ragazza perfetta, ci amiamo, balliamo assieme ma nulla di sessuale accade, e quando mi sveglio sono così triste,perché la ragazza dei sogni che tanto amavo non esisteva.
Cresco, sono in quinta elementare, sento mia madre parlare di un bimbo che ha raccontato alla mamma che ha avuto una erezione vedendo una bambina, e partono i complessi, perché io non ho MAI avuto, in tutta la mia vita una erezione vedendo a prova vista un uomo o una donna, forse una volta. Piccola parentesi (da piccolo mi strusciavo nel letto col mio fratellino e provavo eccitazione, che disgusto a pensarci adesso...).
Arrivo alle medie, e inizio a guardare i porno (anche se ho scoperto la masturbazione a 8 anni, forse). Sono tutti a sfondo etero, ma mi concentro sulla categoria milf e mature. Dalle elementari inizio a sognare di fare sesso con mia madre, e ho sognato tre volte di farlo con mio padre dove io losottomettevo sempre. Anche ora, e me ne vergogno, sogno di far sesso con mia madre.
Apro un'altra parentesi. Mio padre mi ha sempre picchiato, non esagerando, ma é una cosa che non ho mai accettato. Quando ero piccolo i miei litigavano spesso e io alle volte piangevo rimpiangendo alle volte di essere nato.
Ho sempre avuto paura dell'abbandono. E ho sempre avuto, e anche adesso purtroppo tantissimi disturbi ossessivi. Quali tic, che mio padre odiava e mi rinfacciava, come se fossi sbagliato, e molte ossessioni. Quando i miei andavano al lavoro o mi lasciavano a scuola, pregavo un amico immaginario perché facesse stare bene i miei e per rassicurarmi. Ne ero dipendente. Ci "parlavo" ogni mattina e quando ero preoccupato per i miei genitori, ed era usanza, alla fine di ogni preghiera terminare col dire "i" ad alta voce, come un segno della croce. Ovviamente di tic ne avevo molti altri, facevo scatti, toccavo cose compulsivamente, facevo versi strani etc etc. alcuni tic li ho ancora adesso ma li riesco a controllare. Non mi sono mai sentito a mio agio con i miei genitori, mia madre é sempre stata iperprotettiva, oppressiva e mio padre assente, rabbioso e forse con un' autostima tanto bassa dal dovermi picchiare per ogni cosa che dicessi o che facessi. Tutt'ora lo reputo un debole e non voglio essere come lui. Picchiare un figlio senza esagerare è normale, ma la cosa più brutta è che mi insultava mentre lo faceva, facendomi sentire uno scarto, un errore, qualcosa che non dovrebbe esistere. Non ho mai apeovato la violenza sui bambini e se mai dovessi averne uno spero di non toccarlo mai.
Tutt'ora, anche se va meglio non riesco a sentirmi libero e mi sento sempre invaso, e mi vergogno tantissimo di stare in presenza dei miei genitori, di andare in giro con loro. Comunque, tornando a prima. Arrivo alle medie, mi masturbo come gli altri, ma spesso con fantasie perverse, pensando a donne mature, talvolta, mamma mia se me ne vergogno, pensando a mia nonna (mia nonna, non so, come se fosse una carezza alla guancia o cosa mi toccava il sedere.... non penso possa essere considerata pedofilia, ma magari ho erotizzato quella cosa). Inoltre fino all'età di 12 anni dormivo spesso nel letto di mia madre, e quando andavo al mare dormivo con mia nonna per la paura del buio. Ho letto che dormire con le proprie madri durante l'età dello sviluppo non va bene per il maturamento sessuale.

Ritornando alle medie. Ho poca autostima già allora ovviamente e non penso a fidanzarmi per via delle mie insicurezze. cerco di atteggiarmi davanti alle ragazze per mostrarmi sicuro e mi infatuo di quelle carine, senza desiderio sessuale.
Il mio più grande sogno comunque è sempre stato quello di diventare bello e poter finalmente essere all'altezza delle ragazze. Questo succede in prima superiore. Sembro molto più grande dei miei compagni, sono alto e molto bello, mi accorgo che molte ragazze mi guardano, e mi piace la cosa, ma mi fa provare anche molta ansia, come se dovessi dimostrare qualcosa anche se non ne so nulla. Mi piace mostrarmi sicuro e figo, forse divento un po' narciso, ma sotto quell'aspetto sicuro si nasconde una persona estremamente ansiosa, paurosa e insicura di sè, soprattutto con le ragazze, e che non sarebbe in grado di concludere assolutamente nulla.
Comunque in prima superiore mi fidanzo con una ragazza. Ovviamente zero attrazione sessuale, tanta,ma tanta, ma tanta ansia e paura ma tanto "innamoramento". Noto soprattutto ora, che lo stato d'animo che provavo in presenza della ragazza era un qualcosa di insano, poiché quando ero con lei provavo perennemente ansia, disagio e senso di inferiorità. Quando ero a casa sentivo la sua mancanza ma al contempo spesso avevo paura che potesse tradirmi e tornare col suo ex, di non piacerle etc etc. Prima del primo appuntamento, o ogni volta che dovevo vederla avevo mal di pancia e avevo paura di fare qualsiasi cosa nel modo sbagliato, anche solo di baciarla. Fatto sta che lei fa il primo passo e mi bacia. Ma io provo solo ansia e il tutto in generale non mi fa effetto, sembra una cosa meccanica, non la riesco a fare con naturalezza e provando solo emozioni negative. Apro una parentesi.
Per tanto tempo, essendo un bambino, non so fino a quando, mia mamma mi baciava in bocca come fanno le mamme coi bambini piccoli, ma questo è andato avanti per tanto, tantè che me lo ricordo. Puó essere che a causa del complesso d'edipo irrisolto e a causa dell'essere abituato a vedere spesso e tutt'ora mia madre nuda, e avendo ricevuto baci innocenti fino ad una discreta età, colleghi inconsciamente il bacio con una ragazza o il suo corpo a quello di mia madre e che quindi non mi ecciti proprio perchè collego la sensazione del bacio con una ragazza con quella del bacio con mia madre che di per sè non ha nulla di sessuale? Se così fosse, è troppo tardi per correggere questo meccanismo inconscio? E se questo non fosse il problema (anche se penso che in gran parte, escludendo le esperienze omo lo sia) perchè non provo una bella sensazione durante il bacio? Comunque lascio poi la mia ragazza essendomi "innamorato" di un'altra, sto con l'altra di cui mi sono innamorato perso nel frattempo, ma la quale, ovviamente, non mi fa nessun effetto sotto un punto di vista sessuale. La bacio, non provando desiderio, solo ansia, e non provando durante il bacio quelle sensazioni che mi aspettavo di provare. Comunque non finisce bene, perché lei si rende conto di non essere abbastanza presa da me e mi lascia. Io distrutto ovviamente. Peoseguendo (dopo la modica cifra di 30 giorni con alle spalle una settimana di relazione) tutto passa, e arrivo alla seconda superiore. Siamo in gita, la mia migliore amica è la più sexy della scuola e mi ritrovo in camera con lei e con un'altra (la mia futura ragazza), con la mia migliore amica in reggiseno sdraiata sul letto e sopra di lei la mia futura ragazza a farle un massaggio e io che guardo. Lì parte l'ansia. Perché diamine non provo nulla?perché non sono eccitato? Cavolo conosco ragazzi che a guardare un palo si eccitano, e io non mi sto eccitando (questo non é normale, era una scena in cui chiunque avrebbe provato qualcosa).
In gita poi mi metto assieme all'altra ragqzza, una sera pomiciamo ma non mi eccito, non vedo solo l'ora di andarmene perché provo ansia e ogni volta che dovrei avere una erezione, mi scappa invece da urinare o peggio ho male ai testicoli. Comunque niente erezione con questa, capisco che non é normale,la storia continua per un po' ma lei non é presa (forse è colpa mia, non provando desiderio magari sentiva che c'era qualcosa di strano nella relazione e si è stufata) e mi lascia. Quello che noto è che in assenza delle ragazze con cui sto assieme sento la loro mancanza, quando però sono davanti a me solo ansia. Comunque alla fine della relazione (due settimane...) Io distrutto come al solito, inizio a pensare: "non mi ama, cosa ho di sbagliato, perché non sono come gli altri, perché non mi eccito, perché perché perchè."
Lì la masturbazione era la solita, anzi forse meno frequente per via delle mie paranoie. Conunque mi masturbavo sempre davanti a porno categoria mature o milf. Arrivo in terza superiore. É da tre anni che vanno avanti queste paure. Mi trasferisco all'estero con la famiglia che vuole il meglio per me, per permettermi di avere più oppurtunità in futuro. All'inizio, durante le discussioni per capire se strasferirsi o meno ero titubante, ma alla fine decido di andare, soprattutto perché penso che dopo aver vissuto un' esperienza simile mettendomi così tanto alla prova, ina volta superata saró finalmente indistruttibile e sicuro di me stesso, soprattutto con le ragazze. Tutto, da sempre, euota per me attorno alle ragazze, i miei tentativi di aumentare l'autostima, di mettere su massa, qualsiasi scelta è dovuta al fatto che voglio finalmente essere normale e vivere una relazione normale con una ragazza che amo senza provare paura. Comunque arrivato nel nuovo paese non parlo la lingua e non conosco nessuno, mi lascio alle spalle tutti gli amici e il primo giorno di scuola, nonostante l'euforia del mese prima, come al solito, e come in ogni situazione, provo ansia, crampi allo stomaco e mi sento osservato da tutti. Sono l'italiano bello, alto e playboy descritto dalle canzoni e dagli stereotipi, non posso deluderli, mi atteggio da figo e sicuro di me, anche se sto morendo dentro più che mai. Non avendo nessun amico, ed essendo troppo insicuro, inizio a provare per la prima volta (anche se venire considerato da qualcuno di più grande mi faceva stare bene) senso di affetto e di riconoscenza nei confronti dei maschi carini ( che probabilmente reputo più sicuri e superiori a me) che mi salutano o cercano di aiutarmi e mi sento parte di qualcosa. Questo è l'anno attuale ed il più terribile, dove inizio a pensare di essere gay ed analizzare ogni mia singola azione.
Esco di casa e mi sento in ansia e a disagio solo a camminare per strada davanti alle auto che passano. Inizio a chiedermi per ogni coppia etero che vedo se il ragazzo che vedo mi piace o se provo qualcosa, leggo la parola "gay" dove non è scritta, mi testo coi porno etero e gay, leggo articoli su articoli sul diventare gay, le cause, il perchè della mancanza di desiderio, come superare l'ansia con le ragazze, e tutte altre cose.
Fatto sta che solo a camminare davanti ad una ragazza o ad un gruppo di ragazze ho paura e provo ansia, non so perchè, ma le opzioni sono queste:
Mi fanno paura per un qualcosa a me oscuro o per via di esperienze passate. Oppure. Provo ansia perché essendo consapevole di piacere alle ragazze e di non provare desiderio sessuale per loro, appena ne vedo una, avendo paura di fare cilecca mi vengono automaticamente crampi allo stomaco e paura. Perché ogni volta che vedo una ragazza carina, scatta il processo mentale: carina, se ci parlo son fregato perché intanto la direzione finale è una sola e non può finire bene dato che non mi si alzerebbe.
Comunque sono a scuola e per ogni mio compagno gentile con me e carino provo un senso di affetto e forse ammirazione, mi sento esposto ma protetto, senza però provare desiderio sessuale, e mi chiedo se mi piacciano come parter o semplicemente é perchè non ho amici e ho bisogno di sentirmi parte di qualcosa.
Comunque in presenza di chi reputo carino e di conseguenza superiore mi sento esposto e vulnerabile, e sono contento quando mi considerano.
Fatto sta che mi sono sempre infatuato di ragazze, ma so che la mia relazione col sesso opposto non é sana e normale, è insolita e manca qualcosa. Aggiungo che se mi eccita qualcosa di un uomo, quando raramente mi masturbo pensando ad un uomo, é il pene e la sensazione di proibito e trasgressivo che provo, lo sento come dire... "sporco" e mi eccita, e non é normale. Collego il tutto ai tempi in cui ho provato quelle esperienze da bambino. Il senso dello sporco, trasgressivo e tabù probabilmente mi fa provare eccitazione, e avendo avuto esperienze sessuali solo con lo stesso sesso e prematuramente, ho paura di essermi chiuso e di aver bloccato quella che è l'eccitazione per le ragazze.
Le mie domande sono...
Puó un ragazzo come me ( né gay nè etero) avendo avuto un imprinting gay, avere una vita sessuale normale con le ragazze? Perché io lo desidero enormemente, mi gaso un sacco a pensare di rimorchiare qualcuna e mi piacciono le ragazze. So che qualcosa nel mio sviluppo affettivo-sessuale è andato storto, ma non capisco cosa. E oltretutto non capisco quale sia il problema, se sia uno solo che alimenta gli altri o se siano più di uno.
Poi...
Ho sempre fatto spessissimo uso di youporn, sempre a sfondo etero, anche masturbandomi tre volte al giorno per più di un anno. All'inizio mi eccitavo e venivo ancora prima di aprire la pagina o dopo i primi 30 secondi di video, adesso mi ci vuole tanto e spesso cose sempre più estreme. Ultimamente non riesco quasi più a masturbarmi, non so se sia dovuto all'esagerazione di materiale pornografico di cui faccio uso o dall'estrema ansia che ho addosso.
Una cosa che mi eccita e lo odio, sono le storie hot gay, che alle volte sul momento mi eccitano per il modo in cui vengono raccontate e perché sono sporche, ma quando provo ad andare in bagno e masturbarmi pensando a qualcosa di gay non ci riesco. Mi sono masturbato una sola volta con un porno gay riuscendo a raggiungere un orgasmo molto forte, ma era qualcosa di contorto e che sentivo innaturale. Se cerco di masturbarmi pensando a un qualcosa di gay, che sia una fantasia o che sia un video, non ci riesco. Solo con le storie gay provo eccitazione per via del modo in cui descrivono il membro maschile durante il sesso.
Ora...
Ho fatto domande simili in precedenza su altri siti e in una delle risposte legate al fatto che io avessi avuto queste esperienze omo da piccolo uno psicologo ha risposto che esperienze sessuali precoci possono avere effetti negativi ma che nulla accade per caso. Significa che se ho per primo provato ad infilare la mano nei pantaloni di un mio compagno è perché probabilmente sono gay? Vedendo la cosa dall'esterno ed oggettivamente, mi verrebbe da pensare di sì, ma io amo le ragazze dannazione... peró é ovvio che se continuerò a non provare desiderio per il sesso femminile dovuto a un blocco (o perché sono gay e non lo so) un giorno troverò qualche mio coetaneo gay e per sfinimento e ormai chiusura totale diventeró gay. La cosa che mi uccide è che non mi sento nè gay nè etero, e non posso continuare così. Vorrei essere etero, lo desiderio un mondo, e da sempre desidero di avere una bella ragazza e di vivere felice con lei, ma in tutto questo non c'è l'incastro per un qualcosa di sessuale, e non riesco a non pensare che il fatto delle esperienze alle elementari e dell'eccitazione durante storie gay non possa significare qualcosa.
Molti psicologi in risposta alla mia domanda e leggendo le mie esperienze hanno risposto che il tutto é dovuto ad una mancata elaborazione di impulsi fisici a carattere erotico-sessuale, perchè forse conoscevo poco il mio corpo e quello altrui, e che la mia sessualità sembri essere ferma ad un livello di sessualità perversa e polimorfa, come descrive Freud e che l'interesse per i ragazzi sembra essere più identificativo che altro.
Però io non riesco a cancellare dalla mia mente il fatto che io abbia avuto delle esperienze gay, e ho paura... purtroppo questo deve pur voler dire qualcosa e ormai mi ha segnato, nonostante molti dicono che esperienze omo da bambini siano piuttosto comuni io non riesco a non farmi condizionare.Ho paura, ho paura di non poter vivere le esperienze che ho sempre sognato, di non poter trovare la ragazza della mia vita (che oltretutto è un pensiero strano per un ragazzo della mia età, che invece di preoccuparsi di sentimenti e altro dovrebbe pensare di più al sesso). Comunque non so nemmeno cosa prova normalmente un ragazzo etero della mia età...
In ogni caso, vi scrivo questo adesso perchè ho conosciuto una ragazza. Ha 22 anni, io ne ho 18, la cosa può funzionare perché sembro più grande. Lei era fidanzata fino a ieri, e ci incontravamo nella stessa pizzeria finita scuola per me e lavoro per lei. parlare con lei mi piace, adoro il suo sorriso, e finchè aveva un ragazzo ero tranquillo, perche pur sapendo di piacerle, dato che c'era intesa, non avevo addosso l'ansia e la pressione di dover far qualcosa, di dovermi muovere perchè si aspettava qualcosa, di doverla baciare e doverla portare fuori e fare tutte quelle cose che da sempre mi provocano ansia. Ora si è lasciata, e dovrò rincontrarla come norma. Io non ce la faccio, solo pensare di parlarci adesso mi fa venire un mal di stomaco pazzesco, ho paura di dire cose sbagliate, ho paura di fare cilecca e so che la farò, so che qualsiasi cosa succeda, potrebbe anche fare tutto lei ma non mi ecciterei, sono attratto da lei (o almeno penso! non capisco nemmeno cosa voglia dire essere attratto da una persona!) e mi piace ma so di non provare desiderio sessuale, e ho paura... vorrei un mondo che funzionasse, ma io non riesco a vederla sotto un punto di vista sessuale, non c'é nulla da fare. Perchè?
So di dover prima di tutto lavorare sulla mia autostima, ma le cose che so di dover risolvere sono questo complesso d'edipo che continua a tormentarmi, e sto avendo la netta sensazione di vedere in alcune ragazza mia madre, ogni volta che vedo un corpo femminile probabilmente inconsciamente ricordo mia madre, e questo mi porterà a preferire il sesso maschile a causa della mancanza di desiderio sessuale nei confronti della ragazze. E so di dover risolvere questo distaccamento tra l'affettività e il desiderio nei confronti delle ragazze.
Ma vi chiedo, questa sofferenza passerà mai? Riuscirò ad uscirne? È possibile che con questa ragazza sarà diverso? Come faccio adesso che si è lasciata a non essere in ansia in sua presenza e a cosa è dovuto tutto ciò?
Il problema è che sto problema da solo non si cura, e andando avanti ho paura che ogni giorno che passa il mio desiderio etero, essendo assente per varie ragioni, svanirà facendo spazio all'unico rimasto ovvero quello omo. Se c'è una soluzione per capire finalmente se sono gay, etero e di risolvere sti problemi quella è l'andare da uno psicoterapeuta, e vorrei tanto andarci, ma sono all'estero da poco, non ci capirei nulla per via della lingua e dovrei chiedere soldi ai miei, che ovviamente vorrano sapere quale è il problema, che non voglio assolutamente condividere con loro.
C'è un'altra cosa che volevo dire ma che non so dove inserire. A me eccitano tantissimo i por o lesbo, e di un porno normale mi eccitano le espressioni facciali delle donne. Può voler dire qualcosa? Nel senso un etero dovrebbe essere eccitato da altro? I porno lesbo non mi eccitano per via delle forme del corpo femminile (che apprezzo) ma mi eccitano per quel livello di intimità che c'è tra due ragazze, per quegli sguardi provocatori che si scambiano dirante il rapporto, molte volte mi eccito vedendo una ragazza indurre l'altra a lasciarsi andare (forse come successe a me nel pullman) e altre volte mi eccito estremamente vedendo una donna sottomettere l'altra (e se inconsciamente volessi esserci io al suo posto o magari è perchè inconsciamente vedo due uomini nel rapporto? Non capisco... i porno gay non mi eccitano affatto (salvo quella eccezione) e i porno lesbo estremamente ma non tanto per le forme del corpo (o forse sí? Non riesco a capirlo) ma piuttosto per il modo in cui le due donne si scambiano sguardi di piacere e altro (del tutto finti e distanti dalla realtà lo so)... più volte ho pensato che magari voglia essere donna per sentirmi in confidenza con un'altra donna e per riuscire a concludere un rapporto. Talvolta penso che tutto ció sia dovuto al fatto che non mi sento abbastanza uomo. Però penso che il fatto che sia così attratto dai porno lesbo e il modo in cui i porno mi eccitano possano rivelare qualcosa che ancora mi sfugge. Mi scuso ancora per l'infinità della mia lettera.
Spero di non avervi annoiato troppo e spero di ricevere una risposta. Grazie mille.
[#1]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
Non è un problema di noia, ma tutto quello che ha scritto equivale ai primi mesi di possibili sedute con lei.

Un consulto online obbliga ad essere più concisi, ma questa sua lunghezza fa immaginare un suo bisogno di raccontarsi.

Ansia
Disagio
Pornogtafia
Confusione. Sessuale
Paura del buio e figure parentali
Esperienze sessuali ed affettive
Immaginario erotico ecc..

Sono tutti ambiti della sua psiche, non righe di un foglio Word, da dover analizzare con cura e professionalità, de visu. Non online

Sono certa che troverà il professionista più adatto a lei.

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Graze della risposta.
Ovviamente non posso risolvere il problema cosí, è che mi sembra che tutte le storie simili alla mia vadano a finire nelle stesso modo e mi sento impotente e non padrone del mio futuro. Vivo la vita sempre in balia dei pensieri altrui, con molte ossessioni, non mi sento né attratto dal genere femminile nè dal maschile e la cosa é davvero deprimente e spaesante. Mi sento uno schifo a stare vicino ai miei e sono facilmente influenzabile da tutti e debole nonostante non sembri.
Tutte le storie che vedo, e ce ne sono tante, che parlano di dubbi sessuali e imprinting vanno tutte a finire uguale, di chi si è masturbato con un amico per gioco a chi è stato magari forzato, e tutti nella vita non riescono a togliersi questi pensieri, e accade che la persona con tali esperienze o trova la miracolosa e illuminante risposta online e si convince di essere gay (anche se poi ritorna a chiedere preso dal dubbio e ossessioni), o la senti parlare dicendo "da adolescente ho avuto relazioni con ragazze ma non la vivevo bene, ero sempre ansioso" e ora dicono di essere gay, o di quelli che hanno iniziato a 15 anni con le ossessioni e che a 30 anni nonostante sedute e altro ancora non hanno una risposta, e tutto sto scombussolamento è dovuto ad un semplice imprinting. Mi convinco sempre di più che solo per una cosuccia come questa uno possa avere la vita per sempre scombussolata, perchè ok, possono piacermi le ragazze, ma sentissi da un altro questa storia, non saprei che fosse, ma tra le prime cose non mi verrebbe sicuramente da pensare che sia etero.
La cosa orribile è che o perché inconsciamente non mi accetto o per altro, io non venga attratto nè da un sesso che dall'altro, o magari abbia affettività e sessualità separati. E vorrei mettermi in gioco, ma stare con una ragazza mi fa provare disagio o ansia, soprattutto con una che mi piace, e non capisco se sia dovuto al fatto che mi emoziono e impaurisco perchè so che essendo cosí non saprei farci sesso, oppure perché il mio cervello inconsciamente cerca di proteggermi da traumi, o peggio ancora sono gay e bom, non lo so ancora.
Mi piacesse una cosa o l'altra sarebbe ok, ma non so cosa diamine mi piace, è distruttivo vivere così, in preda all'ansia e all'indecisione per così tanto. Ormai ho sti pensieri pure nei sogni. Mi trovo nei sogni a pensare a ciò che penso nella realtà. E talvolta sogno di fare sesso con una ragazza ma di provare un sacco di ansia e di avere paura nel sogno di fare cilecca!
Non voglio avere una risposta definitiva, solo capire se un imprinting possa essere così decisivo e se sia troppo tardi per me avere finalmente una vita normale.
É orribile stare con una ragazza che pensi ti piaccia ma non poterci fare nulla per via dell'ansia o di altro.
Ho paura che a forza della tensione che provo con le ragazze io andró coi ragazzi estenuato e per sentirmi al sicuro e più in confidenza. Se mi immagino di far sesso con un ragazzo, provo la stessa eccitazione che provo pensando ad una ragazza (nessuna...) ma l'unica cosa diversa è che col ragazzo sarei disinibito, non me ne fregherebbe nulla mentre con la ragazza teso come non mai. E mi chiedo se un rapporto naturale tra uomo e donna debba essere cosí disinibito, e se non lo è è perchè sia forzato o innaturale. Non so nemmeno cosa è l'amore, perchè forse quello che provo nei confronti delle donne è una sensazione finta e non lo ho ancora sperimentato.
In ogni caso saprebbe consigliarmi da che tipo di psicologo/psicoterapeuta dovrei andare ne avessi l'opportunità in futuro?
Grazie ancora e a presto.

[#3]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66
Gentile utente,

ci dice che "è la decima volta almeno che scrive a dei blog", ricevendone svariate e differenti risposte.
E ora scrive a noi.

E dunque ciò Le suggerisce che questa non è la strada giusta.

Le problematiche che Lei pone sono innumerevoli e profonde ed hanno sicuramente bisogno di un percorso di persona, più che di risposte online.

>>capire se un imprinting possa essere così decisivo e se sia troppo tardi per me avere finalmente una vita normale.<<
Se Lei "ci metterà mano", certamente non è troppo tardi. Può iniziare dallo "Spazio giovani" del Consultorio della Sua città, gratuito.





Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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