Il mio ragazzo soffre

Gentili dottori sono una ragazza di 28 anni italiana e convivo con il mio compagno di 30 anni che è spagnolo e mia figlia avuta da una precedente relazione. Sono certa che il mio ragazzo soffre di depressione da mesi o meglio da anni. Mi spiego meglio: prima di stare con me, aveva perso il lavoro e da quello che so non usciva mai di casa, poi ha conosciuto me e gli era tornata la voglia di vivere e dopo un anno abbiamo iniziato la convivenza, all inizio tutto bene, ma sono circa 3 mesi che tutto va male. Lui è ingrassato e non vuole più uscire, non vuole più andare a lavorare, non studia più l italiano, non fa nulla, non usciamo più insieme ed è sempre triste. Ogni giorno ce qualcosa e io mi sono ridotta che vado pure da sola a fare la spesa, ultimamente inoltre prima mi dice che mi ama, poi no e poi si pente e mi dice che mi ama e cosi via. Ogni giorno mi urla contro e mi da tutte le colpe a me, non ho più serenità e ho paura inoltre che mia figlia ne possa risentire. Sono confusa, non so se questo ragazzo ci tenga davvero a me e come aiutarlo. Dallo psicologo non vuole andare. Inoltre ha sempre sbalzi di umore, cambio di opinioni, prima mi dice che gli va bene una cosa, poi magari il giorno dopo non gli va più bene e io non so cosa fare. Ogni giorno sono nervosa, ansiosa, mi dice che non gli do abbastanza e sto sempre con mia figlia, io cerco di spiegargli ma non ce verso ed inoltre non mi consola mai se sto male, ma se lui sta male dobbiamo correre e diventa ancora più triste se non riesce a comprarsi qualcosa immediatamente e solo pensa nel suo aspetto fisico. Non so se sono riuscita a spiegarmi a fondo, avrei molte cose da dire ma sento che mi sta assorbendo le forze e sto cadendo anche io in tristezza. Mi potete dare un consiglio su che cosa fare?
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Genrile Utente,
In questo caso l'unica cosa da poter fare è aspettare - o convincere- che il suo compagno prenda coscienza di avere una difficoltà .

Nessuno può far curare qualcun altro, né farlo al posto suo.

Lei ha anche la responsabilità della bambina e della sua crescita e serietà, lo inviti, per il bene di tutti, ad andare in consultazione.

A diagnosi clinica erogata si stabilirà il da farsi.

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it