Sono ninfomane o un'amante del sesso?

Buongiorno Gentili Dott.ri,
ho 22 anni, ed è da un po’ di tempo che mi interrogo su come io abbia cambiato visione sul sesso, da quando, due anni fa (ossia a 20 anni), io l’abbia fatto per la prima volta.
In quel periodo avevo preconcetti molto radicati in me sul sesso: che andasse fatto dopo un bel po’ di tempo con la persona giusta, dopo essersi conosciuti per mesi. Ero molto timida sull'argomento e avevo anche paura di spogliarmi davanti ad un ragazzo ( a quel tempo ero in sovrappeso e non mi sentivo attraente, ora ho perso 17kg).
Le prime volte in cui lo facevo, non sentivo un granché né a livello fisico né a livello di “legame”, era una cosa nuova.
Passati diversi mesi e facendolo con regolarità ,iniziai a sentire un forte piacere, scoprendo il corpo dell’altro e il mio, e beh, lo avrei fatto tutto il giorno con il mio ex ragazzo sinceramente.
Da qui iniziano i problemi: iniziammo a farlo appunto dopo diversi mesi dall'esserci conosciuti, la sua voglia era maggiore della mia all'inizio, io ero più restìa, ma poi, dopo 6-8 mesi lui non prendeva quasi più l’iniziativa vedendo in me il forte desiderio che provavo, ero molto spesso io a chiederglielo. Forse lo destabilizzava il fatto che fossi consapevole di quel che sentivo, dei miei bisogni e che prendessi io l’iniziativa.
Iniziò a rifiutarmi più e più volte, e questo mi fece malissimo: mi sentivo non attraente, scontata, passata di moda. Nel contempo la voglia di farlo con lui mi prendeva nei momenti più strani: in macchina mentre si andava al cinema (e avrei voluto dirgli “accosta qui” e farlo un po’ come si vede nei film) e quando non ero con lui invece avrei avuto piacere a ricevere un messaggino un po’ “diverso” magari con “Mi manchi, ho voglia di te”. Insomma, avere un’apertura a 360° di quel mondo che prima per me era sconosciuto, mi sentivo un vulcano, avevo voglia di parlarne, di scoprirlo, di provarlo ancora e ancora, e invece dovevo reprimermi.
Ci lasciammo proprio per questa incompatibilità che si venne a creare, e così sì è radicata in me un’altra brutta idea: sono sbagliata io? Ogni uomo prima o poi non ha più voglia di farlo con la propria donna con passione e non gli va di parlarne?
Ora mi sto frequentando con un altro ragazzo da un anno, l’abbiamo fatto presto perché sentivo in lui una complicità maggiore da quel lato, ci vediamo molto meno rispetto che con il mio ex, 1 volta a settimana, ma quando ci vediamo facciamo scintille (quando lo facciamo, purtroppo non abbiamo case libere e ci accontentiamo).
Il fatto è che penso “Ora mi piace, mi interessa, mi soddisfa anche da quel lato come vorrei..ma se cambiasse? Se io continuassi ad avere la stessa passione che provo per lui ora anche tra 2 anni e la sua invece scemasse? Cosa farei? Vorrebbe dire che sono io un problema?”
Insomma, ho paura che questo forte desiderio per il sesso, per questo mondo "nuovo", possa essere fonte di sofferenza per me trovando uomini prima molto appassionati e dopo un po', spenti.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
"Il fatto è che penso “Ora mi piace, mi interessa, mi soddisfa anche da quel lato come vorrei..ma se cambiasse? Se io continuassi ad avere la stessa passione che provo per lui ora anche tra 2 anni e la sua invece scemasse? Cosa farei? Vorrebbe dire che sono io un problema?”

Genrile Utente,
non si bagni prima di piovere.

Un amore, così come la sessualità dipendono da svariati elementi:
Psichici
Relazionali
Di cura
Di accudimento

Il desierio sessuale fluttua, cambia, si modifica..direi per fortuna, in funzione di un'infinità di ragioni.

Nel mio sito personale e blog troverà tanto materiale sul desierio, sulle strategie pro-manutenzione, e sul calo del desierio sessuale

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it