Io penso che sia proprio così

buongiorno,gentili psicologi e psichiatri. Posto in questa sezione,ma spero che entrino anche degli psichiatri

Sono qui per esporvi delle problematiche che mi riguardano direttamente.
Inizio col dire che sono uno studente di economia e commercio (mi mancano 4 esami alla laurea),i problemi sono iniziati quando mi sono iscritto all'università (ovvero 3 anni fa). Ho cominciato a non dormire di notte e man mano che non dormivo la preoccupazione costante di non riuscire a chiudere occhio mi faceva stare sveglio.

Mi sono rivolto ad uno psichiatra della mia provincia che mi ha diagnostica una sindrome depressiva e mi ha prescritto xanax 0,5mg e laroxyl,dopo aver passato un calvario di periodo in cui non dormivo ho provato diversi farmaci quali Trittico 35ggt,Elontril 150mg poi 300mg,Escitalopram 10ggt,Depas
La situazione è migliorata un poco,ma questo soprattutto grazie alle benzodiazepine piuttosto che agli antidepressivi.

Completamente deluso dall'approccio farmacologico,ho deciso di rivolgermi ad uno psicoterapeuta privato (ho fatto 2 sedute) per rendermi conto che non era la persona adatta a me,nel senso che non riuscivo ad esprimermi con lei.

Ho cambiato psicoterapeuta e ho fatto da 6 sedute da questa psicoterapeuta,sinceramente non ho riscontrato benefici importanti,ma mi ha spiegato delle cose più o meno utili,ossia il fatto che sono una persona che esercita un controllo su tutto,che pensa che tutto dipenda da me,che dovrei affrontare la vita in maniera più rilassata.
Nel frattempo ho deciso di rivolgermi anche ad un altro psichiatra il quale mi ha diagnosticato un disturbo di personalità e mi ha prescritto seroquel mezza pastiglia da 25mg,secondo lui il problema è che sono una persona ossessiva e che i pensieri che mi frullano in testa oltre ad essere tantissimi sono disfunzionali,il farmaco funzionava abbastanza e mi ha permesso di eliminare l'uso di benzodiazepine,anche la psicoterapeuta ha notato che il farmaco ha un effetto positivo su di me.
Non so a voi,ma a me tutto questo mi lascia molto perplesso. Nessun medico/ psicologo mi ha mai detto che la colpa potrebbe essere dell'università,del fatto che senta addosso una responsabilità importante nel fare gli esami,anche a fronte dell'impegno economico che comporta (sostenuto dai miei genitori). Io penso che sia proprio così,una cosa peculiare è che soffro di insonnia ESCLUSIVAMENTE nei giorni in cui devo andare a lezione all'università,cioè per dire ora che sono in pausa estiva non soffro di insonnia,questo secondo me perchè per seguire bene la lezione necessito di essere riposato!
In 3000 caratteri non è possibile fornire un quadro dettagliato,ma volevo una soluzione tenendo presente che ho già speso migliaia di euro in personale sanitario,che sono uno studente e non posso permettermelo e che NON intendo spendere altri soldi in quanto pago già abbastanza tasse in questo Paese.
Nel peso e nell'altezzo ho sbagliato ad inserire i dati,sono 175cm * 72kg con 10% di massa grassa
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile utente,
Lei sembra avere *girato* troppo fra psichatri e psicologi.
Senza fermarsi ad approfondire quello che davvero c'e in Lei. E La fa stare male.
L'Universita' e' senza dubbio un contesto che Le crea problemi. Come a tutti.
Ma che Lei soffra tanto indica che si attiva qualche tematica inconscia che dovrebbe comprendere ed elaborare! O La tormentra' sempre, in qualunque situazione in cui si percepira` *esaminato*. E nella vita saranno tante! Quindi ci pensi!

Noi in quanto psicologi (e non psichiatri) non abbiamo competenza sui farmaci e non possiamo consigliare nulla.

Se desidera informazioni sui farmaci puo' rivolgersi alla sezione Psichiatria.

I miei saluti e auguri!

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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Dr.ssa Valentina Sciubba Psicologo, Psicoterapeuta 1.6k 38 9
Gentile ragazzo,
l'insonnia spesso si correla a problemi di ansia e quindi è plausibile un collegamento con la vita universitaria, o meglio con il modo con cui lei vive questa esperienza.
Il fatto che lei dica che è migliorato con l'uso di benzodiazepine si accorda con l'ipotesi ansiosa, come anche la diagnosi di disturbo ossessivo da parte della psicologa e dello psichiatra. Infatti anche i disturbi ossessivi fanno parte dei disturbi d'ansia.

Le consiglio di intraprendere una terapia breve, possibilmente strategica. Essa infatti sarà anche economica a motivo della sua durata e dovrebbe risolvere o comunque migliorare di molto il problema.

Cordiali saluti

Valentina Sciubba Psicologa
www.valentinasciubba.it Servizi on line
Breve Strategica-Gestalt-Seduta Singola
Disturbi psicologici e mente-corpo

[#3]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dr.ssa Valentina Sciubba.
Il collegamento con la vita universitaria è certo,ci tengo a precisare che al liceo non avevo problemi di alcun tipo.
Da quando ho iniziato l'università,per sopportare lo stress ho iniziato a bere alcol a fumare sigarette e canne e sniffare cocaina prima degli esami.
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile utente,
Penso che la causa dei Suoi problemi Lei l'abbia
Individuata da se' descrivendoci meglio il Suo stile di vita: la condizione di *dovere essere esaminato* e' stata cosi' mal accettata da sentire Lei l'impulso di doverla fronteggiare con droghe.
Sarebbe bene che Lei riflettesse su questo atteggiamento che non fa che peggiorare la Sua situazione. Perche' l'attivazione fisiologica che Le da' brevemente l'uso di canne o cocaina Lei la paga a carissimo e perenne prezzo. I meccanismi cerebrali dell`attenzione e della memoria si assuefanno a questo *input* chimico e smettono di funzionare regolarmente senza stimoli artificiali.
Quindi dovrebbe davvero rivedere questo ricorso ad *aiutini* esterni e cercare con una analisi seria di comprendersi piu' a fondo.
Alla Sua giovanissima eta' sarebbe un grande regalo da fare a se` stesso e al Suo futuro!
Che ne pensa?
[#5]
dopo
Utente
Utente
gentili specialisti,
Aldilà dell'uso delle droghe che ho fatto

Mi sto rendendo sempre più conto che l'università non fa per me,Questa è la verità.
Non sopporto il fatto di dover dipendere economicamente dai miei genitori a 22anni,vorrei avere molto più danaro a disposizione.
Nella mia esperienza per quanto riguarda la psicoterapia o il consulto di psichiatri,medici o neurologi. Posso dire che tutto ciò si è rivelato sostanzialmente inutile.
Quando lei descrive l'utilizzo delle droghe come degli "aiutini" ha perfettamente ragione,ma non vedo una sostanziale differenza tra somministrare antidepressivi o ansiolitici al paziente rispetto ad utilizzare droghe (stupefacenti),c'è solo una differenza formale,ovvero che i primi sono legali e sono indicati per dei disturbi mentre i secondi no.
Ora qualunque psichiatra può dirmi che mi sbaglio,ma voglio precisare che ogni volta che ho effettuato questi trattamenti (a base di ansiolitici e antidepressivi) i sintomi sono tornati una volta smesso il trattamento. Perchè una sostanza qualunque essa sia non potrà mai risolvere in maniera strutturale e non sintomatica problematiche legate all'ansia. Riguardo alla farmacoterapia io non conosco nessun principio attivo (fino ad oggi 2016) che risolva delle patologie in maniera definitiva,quindi senza ripetere l'assunzione del farmaco in maniera sistematica nel tempo!
Per quando concerne la psicoterapia,posso dire che nel mio caso si è rivelata inutile e molto costosa (ho girato tre psicoterapeuti) e nessuno di loro gli è girato per la testa che la causa di questa mia insonnia potrebbe essere imputabile al contesto universitario nel quale,mio malgrado mi trovo.

Magari sono venuti fuori degli aspetti della mia personalità,come la tendenza all'ossessività,che però io reputo non patologica (se analizzassimo ognuno di noi la nostra personalità risulteremo tutti malati psichiatrici penso),proprio in funzione di questo mio tratto di personalità mi sono accorto che l'università non è compatibile con me. Io voglio sicurezza economica,sicurezza nei risultati e negli obiettivi che mi pongo,l'università,beh è proprio il contrario di tutto ciò!
Sono consapevole dei danni del fumo e dell'alcol ma li continuo ad usare,non perchè sia fisicamente dipendente da tali sostanze,ma perchè reputo il beneficio che provo da tali sostanze maggiore rispetto ai costi cioè al danno alla salute. In parole più scarne non mi voglio abbastanza bene
[#6]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 578 66
Gentile utente,

ci dice:
<<volevo una soluzione tenendo presente che ho già speso migliaia di euro in personale sanitario<<

E' piuttosto difficile che online si possa ricevere la soluzione... Un orientamento sì.
Due parole sulla psicoterapia.
Due sedute con l'una, sei sedute con l'altra non si possono ritenere dei percorsi, ma degli "assaggi". Potendo continuare Lei avrebbe lavorato proprio su quei pensieri e modalità che sostengono i suoi stati ansiosi, insonnia, ecc., e su quegli stati d'animo (ad es. fatica ad accettare la dipendenza economica) che Le rendono più pesante la vita.

Da quello che ci dice traspare anche una certa resistenza nell'affidarsi; sostituita dalla ricerca di punti di vista propri da contrapporre a quelli degli specialisti interpellati.


Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#7]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile utente,
Non posso che farLe i miei auguri per questa ricerca di *sicurezza economica* a cui aspira partendo dalla posizione esistenziale che ci descrive!

Spero davvero che Lei costituisca quella rara *eccezione che conferma la regola* e riesca a raggiungere i risultati a cui aspira dalle condizioni in cui si trova attualmente. E nelle quali e' ben deciso a permanere!

I miei saluti.
[#8]
dopo
Utente
Utente
Certo che traspare una certa resistenza nell'affidarsi.
Secondo lei in quanto studente disoccupato posso permettermi di spendere 50-60-70-80euro ogni mese piuttosto che ogni settimana? Se avessi 1000euro al mese di certo non avrei problemi ad affidarmi ad un esperto!
Poi fossero solo 50-60-70-80euro potrei capire,ma lei stessa ha detto che le sedute che ho svolto io sono solamente un assaggio ne deduco che qua si parli di cifre importanti.

Per soluzione intendevo dire se c'era la possibilità di sfruttare il servizio sanitario nazionale in quanto sono cittadino italiano e pago le tasse e vorrei avere un assistenza sanitaria,visto che parliamo di un diritto tutelato dalla nostra costituzione del 1948!
Mi sembra di capire però che lo stesso legislatore non contempli il concetto di salute mentale nella più ampia accezione di salute.

[#9]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile utente,
Intanto le proporrei di modificare il termine usato (e che risulta aggressivo a prescindere da tutto) : piu' che *sfruttare il *Servizio Sanitario Nazionale* potrebbe *approcciarsi* a questa possibilita' che lo Stato offre ai *meno abbienti*.
Chiaramente un Servizio a prezzo di Ticket offre meno liberta' di *gestione autonoma* all'utente come orari, approccio, durata etc. Ma ringrazi il nostro Stato Sociale ( che Lei sembra non apprezzare) il quale consente certi trattamenti che non sono da tutti gli Stati concessi!
Ci rifletta! Si tratta della Sua vita! E del Suo futuro!
I miei auguri!
[#10]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 578 66
Gentile utente,
rispetto alla resistenza nell'affidarsi
condivido quanto la Collega sottolinea in #9.

Sempre sull'argomento, distinguiamo l'aspetto prettamente psicologico, di cui parlavo in #6
e l'aspetto economico sul quale Lei attira la nostra attenzione.

Per il secondo ci sono, gratuitamente o con modico ticket:
- lo psicologo dell'università
- i Consultori con relativo Psicologo/a
- i Centri di salute mentale, con relativo Psichiatra.

Dopo di che, veda Lei cosa fare
con le proprie difficoltà.
D'altra parte lo ha già dichiarato nel titolo del consulto:
<<Io penso che sia proprio così.<<
[#11]
dopo
Utente
Utente
grazie penso che mi rivolgerò a tali strutture
[#12]
dopo
Utente
Utente
gentili psicologi mi trovo in una situazione di confusione mentale notevole,
ho capito che l'uso che ho fatto di sostanze non è stata una buona idea,sto cercando di smettere quelle poche sigarette che mi fumo anche,l'alcol tuttavia mi limito ad un consumo moderato il sabato sera.

Mi sento molto confuso e annebbiato riguardo al mio futuro,l'università sicuramente mi crea stress e tensione notevole e mi sono quindi chiesto se ne vale davvero la pena continuare (e finire questi 4 esami che mi mancano).
Sicuramente il fatto che ho spiegato che non riesco a dormire è indice di problematiche che andrebbero risolte.
Inoltre mi sono reso conto di avere una certa ossessività per il danaro,che non è mai abbastanza,che da sicurezza.

Ora potete capire che essendo un povero studente, il legame verso danaro non risulta compatibile con la mia situazione e quindi metto in atto dei meccanismi per bilanciare tale cosa,come per esempio la diffidenza ad affidarsi a specialisti per i costi,la tendenza a spendere poco,ecc..sinceramente non so se sia normale questa cosa,forse lo è oppure forse no.
cioè se spendessi per esempio 2000euro per andare in vacanza mi sentirei in colpa con me stesso. (di solito i miei genitori mi danno 30-40euro a settimana per fare le mie robe).
Quindi questo (anche) mi spinge a voler abbandonare gli studi universitari per trovare una propria indipendenza economica che mi permetterebbe di spendere molto di più!
d'altra parte però ho terribilmente paura di abbandonare l'università,per paura di deludere i miei genitori,ma soprattutto anche per paura di NON trovare un impiego visti i tempi di crisi che corrono. Mi trovo quindi un limbo di pensieri ossessivi che mi tormentano.
Io credo che l'insonnia che derivi dall'università sia anche in parte dovuta al rapporto che ho con il danaro,l'università è molto costosa e quindi dovrei finirla il prima possibile per trovare un impiego,questo ambiente tutt'altro che rilassato credo non mi giovi particolarmente! Io ho una famiglia povera in cui i miei genitori hanno la terza media,potete capire quindi che la situazione economica non è delle migliori.
[#13]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile utente,
Lo sa che molti studenti si trovano un lavoretto per mantenersi agli studi?
E non sono pochi sa!
Integrano i *doveri* accademici a quelli *adulti*. In un bar, una pizzeria!
Potrebbe essere l'occasione per coniugare le Sue esigenze in modo *adulto*.
Coraggio!
[#14]
dopo
Utente
Utente
Gentile dr.ssa mi sembra una buona idea quella di trovarsi un lavoro per guadagnarsi dei soldi.
Infatti più volte mi è capitato di pensarci,tant'è che la scorsa settimana sono andato a consegnare dei curriculum in dei supermercati della mia zona.
All'inizio provavo un certo imbarazzo nel dover "chiedere" un lavoro e anzi lo provo ancora e non so se sia normale (?)
La cosa che mi spaventa,non poco, è che in questo periodo mi sembra quasi impossibile ambire a trovare un lavoro,magari mi sbaglio però è quello che percepisco.
Mi rendo conto anche che se non ci provo è impossibile sul serio trovare un lavoro.
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