Ansia e attacchi di panico

Gentilissimi buongiorno,

premetto che soffro di attacchi di panico dal 2005 scaturiti da un trauma relativo ad un interruzione di gravidanza volontaria. Sapendo la causa scatenante del disturbo non mi sono mai avvalsa di un supporto psicologico ne farmacologico e sono sempre riuscita a gestire gli attacchi fino ad una loro quasi totale scomparsa (tachicardia e ansia non sono mai scomparse definitivamente). Nel maggio del 2015 in una situazione di totale tranquillità mi si è scatenato un fortissimo attacco, con tremore diffuso molto intenso (cosa che prima non mi era mai capitata) che ha richiesto per paura delle persone presenti con me intervento dei sanitari, che hanno diagnosticato attacco di panico. Da allora le cose sono state altalenanti. Si sono aggiunti rispetto al passato sintomi quali ipocondria, dolore al petto diffuso, bruxismo notturno. Il limite più grande oggi è la paura a spostarmi lontano da casa da sola con i mezzi pubblici, cosa che non capita sempre, che a volte riesco a gestire scrivendo i pensieri su di un quaderno. L'abitudine a scrivere in questi momenti di panico mi aiuta moltissimo. La paura adesso è che durante una fortissima discussione ho accusato fiato corto puntura al petto (non centrale ma diffusa) e tachicardia. Ciò mi ha molto spaventata e non so se l'ansia o il forte stress può causare tali sintomi. Aggiungo che il "panico" sembra aumentato da quando assumo (circa un anno e mezzo) contraccettivo orale a basso dosaggio (per scelta contraccettiva). Vi ringrazio anticipatamente. Un cordiale saluto
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Cara Utente,

il fatto di conoscere la causa scatenante della propria ansia non significa essere in grado di curarsi da soli e infatti, a 11 anni di distanza, lei non ha risolto il problema e sta anzi peggio di prima.

Un aborto volontario implica spesso l'insorgenza di un forte senso di colpa (conscio e/o inconscio) e di un lutto che è necessario elaborare, cosa che probabilmente lei non ha fatto.

Penso che per lei sia arrivato il momento di affidarsi ad uno psicologo per sciogliere tutti i nodi legati al suo passato e non limitarsi a cercare di "gestire" da sola gli attacchi di panico.
Come mai non l'ha ancora fatto?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio per aver risposto così celermente. Non l'ho mai fatto per una questione economica...ho sempre avuto delle priorità che non mi hanno permesso di potermi affidare a qualcuno...perchè avendo un genitore con lo stesso trascorso e sintomatologia sono riuscita a trovare conforto e "consiglio"... perchè mi sono "perdonata" o almeno credo e di aver elaborato il lutto. So di essermi "punita" per tanto tempo per quell'azione e sono giunta alla conclusione che non posso certo tornare indietro...Aggiungo che sono contraria ai farmaci, mia madre ne assume (rizen) da quasi 30 anni e ne è dipendente...non voglio che per me sia lo stesso...
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Anche stare male ha un prezzo, in termini sia economici (visite, farmaci/trattamenti, occasioni lavorative perse) che ovviamente psicologici.
In ogni caso si può rivolgere tranquillamente al consultorio familiare o al centro di salute mentale e sentire cosa le possono proporre.
In alternativa si informi sulle tariffe dei professionisti della sua zona ed eventualmente, se ha oggettive difficoltà economiche, chieda un trattamento economico di favore (che ovviamente deve essere motivato).

Il fatto che siano presenti dei precedenti in famiglia aggrava il quadro, perchè fa pensare che l'aborto abbia rappresentato solo la causa scatenante di un disagio psicologico che sarebbe con tutta probabilità "esploso" comunque, o che magari era anche già presente e non riconosciuto oppure sottovalutato.

Si sta trascinando da troppi anni in queste condizioni, fra alti e bassi, e non può aspettarsi di uscirne senza una terapia.
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dopo
Utente
Utente
La ringrazio sinceramente,
seguirò il suo consiglio e cercherò in primis riscontri nei consultori.

Mi perdoni, quindi il fastidio al petto che ho accusato a cui facevo riferimento può dipendere da uno stato di agitazione molto forte?
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
C'è la possibilità che dipenda dall'ansia: di solito si tratta di dolori che dipendono da stomaco ed esofago e vengono scambiati per dolori cardiaci.
In ogni caso ne parli con il suo medico per avere una risposta certa.
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dopo
Utente
Utente
La ringrazio sinceramente per le indicazioni e per il tempo dedicatomi. Seguirò certamente i sui consigli

Le auguro una buona giornata
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Mi faccia sapere, se lo desidera.
Tanti cari auguri,
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dopo
Utente
Utente
Gentilissima Dott.ssa,

ho contattato uno specialista in terapia strategica panico, ansia e fobie della mia città. Spero di aver individuato la tipologia di specialista adatto alla mia esigenza.
Le farò certamente sapere...intanto incrocio le dita.
Le rinnovo la mia gratitudine per l'attenzione dimostrata.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Le auguro di trovarsi bene e di risolvere presto il suo problema.
Un caro saluto,
Ansia

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