Linfonodi del collo/tachicardia: paura di malattie gravi e consigli?

Gentili dottori,
sono una ragazza di 20 anni. Da un anno sto con un ragazzo meraviglioso, che mi ama ed amo a mia volta. All’inizio, i primi mesi, lo vedevo sicuro di se, forte, non sembrava avere problemi. Otto mesi fa ha scoperto di avere i linfonodi del collo ingrossati, e gli provocano un po’ di fastidio, ma solo la mattina. Ci ha messo molto tempo, ma alla fine si è convinto ad andare a fare degli accertamenti (analisi del sangue, visite ematologiche, radiografie, ecografie ecc...) ed è preoccupatissimo, a volte intrattabile, come mai prima d’ora. Nel frattempo ha avuto episodi non rari di tachicardia, aumento delle pulsazioni, giramento di testa e sudorazione delle mani. Inoltre è sempre stanco. Questi episodi, e anche il leggere su internet le peggiori malattie esistenti, lo spaventano a morte, ed è molto depresso, anche se cerca disperatamente, con me, di non parlarne.Non vuole che gli dia consigli o che gli parli della sua salute. Vuole scordarsi il suo “problema” e se provo a dirgli di fare un elettrocardiogramma, non ne vuole sapere. Forse ha paura, ma non riesco piu’ a capire cosa gli passi per la testa. Le analisi che ha fatto finora hanno rilevato che si tratta di una specie di residuo della mononucleosi che ha avuto piu’ di due anni fa, e forse il gonfiore sotto il collo rimarrà degli anni, o per sempre. Ma un’altra dottoressa di Roma gli ha detto che potrebbe invece non trattarsi di mononucleosi, ma comunque niente di grave. Questo però non lo ha affatto tranquillizzato.
Non so più cosa fare. Inoltre gli attacchi di tachicardia gli capitano di solito in macchina, a volte quando sono anch’io con lui. Infine, sempre ultimamente, è restio a fare l’amore con me, lui dice per paura di ciò che potrebbe avere e che ha paura di attaccare a me. Sinceramente non so se sia questo, o se sia perché sia io a non essere abbastanza per lui. Ma prima non era affatto cosi. Vi prego di darmi un consiglio. Devo convincerlo ad andare da uno psicoterapeuta? Forse, almeno per quanto riguarda la sua tachicardia, potrebbe essere legata a un problema psicologico? AIUTATEMIIIII!
[#1]
Attivo dal 2006 al 2009
Perfezionato in medicine non convenzionali
Il suo rgazzo presenta molto probabilmente una tirodite, innescata dal virus della mononucleosi infettiva, Epstein-Barr, che purtroppo viene molto sottovalutato, ma è un virus bastardo e fetente perchè provoca guai se non viene subito portato via somministrando il genoma opportunamente diluito, esegua questi esami, poi riferirà:
emocromo e formula, piastrine, transaminasi gamma GT.
Tipizzazione linfocitaria e sottopopolazioni:
CD3, CD4, CD5, CD8, CD19, CD20, CD16/56, CD23, CD25,
anticorpi sierici anti tireoglobulina
anticorpi sierici anti microsoma tiroideo (TPO)
Tireoglobulina
anticorpi sierici anti recettore TSH (anti TRAK)
FT3, FT4, TSH


· ANTCORPI ANTI-GANGLIOSIDI GMi lgG e lgM
· ANTICORPI ANTI-CHLAMYDIA PNEUMONIAE lgG e lgM
· ANTICORPI ANTI-CHLAMYDIA TRACHOMATIS ]gG e lgA
ANTICORPI ANTI-CITOMEGALOVIRUS lgG e lgM
· ANTICORPI ANTI-EPSTEIN BARR (EBNA-IgG, EBNA-IGM, VCA-IGG, VCA-IGM, EA-IGG, EA-IGM)
· ANTICORPI ANTI-HELICOBACTER PYLORI lgG e lgA
· ANTICORPI ANTI-KLEBSIELLA PNEUMONIAE lgG e lgM
· ANTICORPI ANTI-MICOPLASMA PNEUMONIAE lgG e lgM
· ANTICORPI ANTI-MYCOBACTERIUM TUBERCULOSIS

Saluti

[#2]
Attivo dal 2006 al 2007
Endocrinologo, Diabetologo
gentile signorina, non ci ha detto quali esai ha eseguito il suo fidanzato. Lo stato di ansia, i tremori, la sudorazione potrebbero anche far pensare ad una tiroidite, prima di considerare un eventuale disturbo di ansia. le consiglio di convincere il suo fidanzato ad eseguire i dosaggi ormonali, TSH, FT3, FT4, unitamente agli anticorpi anti TPO e antiTG e tireoglobulina e ad un ecodoppler della tiroide. Se gli esami dovessero dare esito positivo, probabilmente un terapia adeguata oltre che a tranquilzzare il suo fidanzato,dal momento che conosce la causa dei suoi disturbi, potrebbe restituirle la passata serenità di coppia. cordiali saluti.
[#3]
dopo
Attivo dal 2006 al 2006
Ex utente
vi ringrazio molto dei vostri consigli.appena mi sarà possibile, vi contatterò di nuovo, dopo aver verificato gli esami a cui si è sottoposto ed averlo fatto sottoporre a quelli da voi enunciati. grazie ancora veramente!!
[#4]
Dr. Silvio Presta Psichiatra, Farmacologo 464
La comparsa dei sintomi ansiosi durante la guida è un fatto classico in chi presenta attacchi di panico. Nel caso del suo ragazzo, l'elemento patofobico è quello scatenante. L'evoluzione psicologica di questa particolare forma di sindrome ansiosa è spesso più complessa rispetto ad un 'semplice' disturbo di panico. Indipendente dal fatto di approfondire gli accertamenti internistici, consiglierei di intraprendere al più presto un trattamento antiansia specifico, che non crea assuefazione e che può evitare l'evoluzione verso quadri psichiatrici più complessi.

Un caro saluto
Silvio presta

Silvio Presta

[#5]
Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187 37
gentile utente,
è comprensibile tutta questa preoccupazione e questa sofferenza.

La preoccupazione è, purtroppo, uno dei sintomi che accompagnano i disturbi d'ansia, e spesso è la causa di complicazioni quali l'isolamento sociale in cui via via si chiude la persona: niente macchina da soli, niente luoghi affollati, niente vacanze in certi posti o con certi mezzi, niente cene in compagnia, ecc

man mano che la persona si isola, ecco che la preoccupazione e l'ansia aumentano, scendendo in un circolo vizioso sempre più intenso e disturbante

Uscire dall'ansia si può, proprio attraverso l'associazione tra farmacoterapia e psicoterapia cognitivo-comportamentale.

E ovviamente il tutto andrebbe "associato" ad una grande speranza, che mai nessuno di noi dovrebbe perdere per nessun motivo.

Non serve soffrire continuamente, soprattutto quando le soluzini ci sono

Cordialmente

Daniel Bulla

dbulla@libero.it

Cordialmente

Daniel Bulla

dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_

[#6]
Attivo dal 2006 al 2009
Perfezionato in medicine non convenzionali

Scambiare le alterazioni fisiche, derivanti da processi fisiopatologici ben conosciuti, per alterazioni psicologiche, è un buon errore diagnostico, che crea solamente confusione nella persona.
Il prof. Sarteschi, grande psichiatra, ma anche neurologo, medico, clinico, mi ha insegnato una regola fondamentale:
Caro Moschini, non scambiare mai le alterazioni fisiche con quelle derivanti dalla psiche.

Replica dell'
Utente 10897
(Ancona)
Sesso: F
Età: 21

Storia clinica:
>>Linfonodi del coll...
- Linfonodi del collo/...

certo, ha ragione,infatti gli ho detto di farsi subito prescrivere quelle analisi che lei mi aveva raccomandato. rileggendo però il testo del mio consulto, ho tralasciato di scrivere una cosa importantissima: nelle analisi del 26/01/2006 c'è anche il test di EPSTEIN-BARR ANTICORPI (VCA IgG,IgM):
VCA-IgM: presenti
VCA IgG: presenti,
mentre negli esami del 26/11/2003 era risultato che gli ANTICORPI ANTISTREPTOLISINA erano a 334 (val normali 0-200), e, per quanto riguarda il sopra riportato VIRUS EPSTEIN-BARR ANTICORPI(VCA IgG, VCA IgM):
VCA IgM: presenti
VCA IgG: assenti.
Nell'esame emocromocitometrico del 26/10/2005,inoltre,i linfociti sono risultati a 44(val. normali a 25-40), e i neutrofili a 49(val. normali a 55-70), valori alterati anche negli esami del 2003.
ora invece i linfociti sono a 28,5(val normali 22-44) e i neutrofili a 62,9(val normali 40-70)
mi scusi per aver omesso questi risultati, che pensavo di aver trascritto con certezza!
scritto domenica 5 marzo 2006 - ore: 12.22.27