Nevrosi ossessiva

Buongiorno,
Come potreste leggere dai miei precedenti post, sono un uomo di 50 anni sposato con prole e dal 1990 soffro di ansia soprattutto di natura ossessiva (dubbi, rimuginazioni, ricerca di certezze, etc,etc) che a periodi alterni si presenta causano sofferenza non indifferente. Inizialmente mi affidai ad uno psichiatra il quel mi fece star subito bene tramite solamente farmacoterapia (antidepressivi triciclici e ansiolitici). Dopo anni di benessere il problema si ripete e consigliato dal mio medico di base vado in terapia presso uno psicoterapeuta di formazione gestaltica associando anche una terapia farmacologica prescrittami da un neurologo/psichiatra. Brevemente, la mia psicoterapeuta sostiene che la causa della mia nevrosi sia alla base di pulsioni sessuali represse ovvero un desiderio di femminilità associato al piacere di indossare abiti intimi femminili e tendenze di natura omosessuale. Non escludo questi miei desideri avuti sin dalla giovane età e non nego da una parte il piacere che provo nell'approccio con dette pratiche dall'altra un senso di disprezzo di me stesso. Ho seguito la terapia che prevedeva un approccio più soft ma costante al fine trovare un compromesso tra le mie parti in conflitto ma a distanza di anni, tra il seguire la terapia e l’accantonarla non avendo trovato granchè di benefici ovvero un'alternarsi di malessere/benessere (forse sarà questo il giusto risultato dato che le letterature sulla nevrosi non parlano di guarigioni definitive), non ho ancora capito se il soddisfacimento delle pulsioni sia la causa della mia ansia o diversamente la causa è dovuta alla repressione delle pulsioni. Sono molto confuso e anche questa confusione mentale sembra sia diventata un'ossessione finalizzata alla ricerca della verità. Nel primo caso mi sento appagato ma sporco. Nel secondo caso pulito ma apatico, nervoso, irascibile. In entrambi i casi l’ansia non mi lascia come neanche le ossessioni. Se apro il coperchio dell’inconscio scateno subito ansia che dura nel tempo. Se lo tengo serrato un breve periodo di benessere seguito da malessere. Molto confuso ho pensato (al momento solo pensato) alla TCC ovvero una terapia mirata alla gestione del sintomo più che la ricerca delle motivazioni senz'altro più complessa ovviamente senza pretendere guarigioni miracolose bensì una qualità di vita più decente.
Attendo con “ansia” un Vs gentile commento/suggerimento
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.8k 503 41
Gentile Utente,

in alcuni casi la terapia farmacologica porta grandi benefici e un'idea potrebbe essere quella di ricontattare lo psichiatra.
Invece, per quanto riguarda la psicoterapia, la ricerca delle cause e le troppe spiegazioni possono alimentare un problema di ossessività, perché il pz. finisce per spaccarsi la testa rimuginando su tale ricerca.
La TCC può essere indicata, ma preciso che non si occupa del sintomo e basta. Vero è che in un caso come quello che Lei espone qui è prioritario imparare a gestire l'ossessività, prima di cercare le cause. Di solito, quando il pz. ha risolto questo problema non è quasi mai interessato a proseguire la terapia alla ricerca della causa.

Può avere ulteriori informazioni su questi siti:
www.aiamc.it
www.sitcc.it

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 121
(...)on ho ancora capito se il soddisfacimento delle pulsioni sia la causa della mia ansia o diversamente la causa è dovuta alla repressione delle pulsioni. (..)
gentile utente non è detto da nessuna parte che che possa davvero esserci tutto questo e. quindi., cercare di capire queste dinamiche può incrementare , addirittura, la rimuginazione.
Segua il consiglio della collega e la invito a fare queste letture
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3715-la-rimuginazione-ossessiva-come-risolverla.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1399-panico-e-ossessioni-quali-terapie.html
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

[#3]
dopo
Utente
Utente
Gentilissimi Medici,
Grazie per il Vs pronto riscontro e confesso che mi aspettavo e addirittura desideravo tali risposte che rafforzano quanto stia riflettendo negli ultimi anni. Aver compreso la motivazione del mio disagio che sta alla base di un discorso sessuale non ha risolto il problema poichè più che mai mi chiedo come comportarmi per far si che non si manifesti l'ansia con le sue sintomatologie per cui mi sento come dover programmare la mia vita sessuale in maniera non spontanea per paura che un soddisfacimento o una repulsione possa condizionare il mio stato emotivo e quindi evolversi in ansia, ossessioni e quant'altro. Vero è che purtroppo non conosco le vie mediane dato che passo da un eccesso all'altro e mi è stato detto che è questa la motivazione del mio disagio. Vorrei tanto non voler attribuire la causa al mio status sessuale cosicchè viverlo spontaneamente senza dover condizionare la mia esistenza ed è per questo che mia intenzione è quella di lavorare sul sintomo più che sulla causa ammesso che sia un lavoro proficuo.
Ringrazio ancora e porgo i miei saluti