la libertà sessuale di noi donne..

Perché dobbiamo essere sempre classificate tra "puttane " e "suore? Ho 25 anni e credo che in fondo questa libertà di andare a letto con chi vogliamo alla fine non ce l abbiamo poi così tanto.. l ambiente in cui lavoro ha un tasso altissimo di storielle tra cui molte clandestine..ma spesso e volentieri sento i maschietti definire come "troie " le ragazze che hanno avuto più di un avventura con più di un uomo dello stesso ambiente lavorativo.. tra l altro gli stessi che le definiscono in tal modo sono i primi che ci investono molto del loro tempo oppure tradiscono la propria fidanzata,ma per loro niente paura,sono immuni dalle critiche perché loro sono "fatti così ".. più di una volta io stessa ho rinunciato a vedere qualcuno che lavora con me per paura delle dicerie..anche se in realtà mi andava..possibile che ci sia un prezzo da pagare se una donna si vuole divertire?spesso mi sento "in gabbia " perché avverto di non poter fare ciò che voglio senza avere timore.. di cosa dovrei vergognarmi?molte ragazze cn cui lavoro rinunciano ad avere avventure proprio perché hanno paura che l uomo in questione il giorno dopo le vada a dipingere come poco di buono.. come è possibile che per un attimo di distrazione l uomo ci concepisca come "sbagliate"?
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
Il portale eroga consulti non disquisisce su temi generali.

Provi a riformulare la sua domanda, parlando di se stessa.

Si sente in gabbia per cosa?
Ha avuto un'educazione rigida?
Cattolica?

La sessualità è cambiata, ed anche di parecchio, non credo si oscilli tra questi sue estremi.

Provi a consultare questa lettura, nel mio sito personale ne troverà tante altre.

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3981-sex-in-progress-1969-2013-com-e-cambiata-la-sessualita.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Gentile utente,

Ci chiede:

<<possibile che ci sia un prezzo da pagare se una donna si vuole divertire? spesso mi sento "in gabbia " perché avverto di non poter fare ciò che voglio senza avere timore.. di cosa dovrei vergognarmi?>>

Il Suo Consulto rappresenta un grido di libertà e protesta personale.

In effetti ognuno/a subisce giudizi sociali - talvolta anche pesanti - sui propri comportamenti, specie se sessuali.

E dunque... ?

Se non vuole essere stigmatizzata fa attenzione al contesto sociale in cui esercita la sua libertà.
Altrimenti se ne fa un baffo e ne paga il prezzo...

Saluti cari.


Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile utente,
C'e un motivo *genetico* per questa valutazione *morale*.
Un maschio piu' si accoppia e piu' si riproduce, quindi a livello genetico e' ok.
Una femmina no. Si accoppia con 1 maschio genera figli suoi e li alleva. Con cura e amore.
Questo e' un retaggio genetico in base al quale noi ci regoliamo.
Ci rifletta e immagini di essere una *femmina* a disposizione di chiunque passi.
Come la vede questa cosa?

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132