Omosessualità reale o paranoia?

Salve, sono un ragazzo di 22 anni, da qualche mese a questa parte sto cercando di capire se io sia gay o le mie preoccupazioni ed ansie siano solo il frutto della mia immaginazione.
Da ormai un po' di mesi soffro di depressione, non ho mai voglia di uscire, faccio fatica a relazionarmi, faccio fatica a dormire e studiare, tutto perché ho la continua sensazione di stare diventando gay o di scoprire di esserlo sempre stato senza essermene mai accorto.
Sono sempre stato una persona aperta, mediamente felice, e ho sempre avuto un sacco di amici al mio fianco. Vengo da una buona famiglia ( anche se il rapporto con i miei e sempre stato un po' conflittuale vista la mia esuberanza), sin da piccolo mi è sempre piaciuto stare al centro dell'attenzione, farmi notare da tutti ed essere il più desiderato dalle ragazzine.
Sin da bambino ho provato attrazione per le mie coetanee e crescendo l'attrazione e rimasta uguale.. a 15 anni più o meno ho avuto la prima storia seria durata parecchio tempo, per poi avere altre relazione importanti fino ad un anno e mezzo fa, momento in cui vengo lasciato dalla ragazza perfetta e cado in uno stato di tristezza dalla quale non mi sono ancora rialzato.
I problemi sono iniziati poco più tardi quando un mio amico mi da del "gay" durante una bevuta in compagnia, e in seguito a quell'episodio succede sporadicamente che qualche amico o amica me lo dica, ma tutte le volte che mi succede cresce in me la paura che i miei amici pensino che io lo sia veramente. Ancora oggi quando succede mi fermo a pensare e mi sale uno stato di angoscia. C'è da dire che io non ho mai veramente capito quando le persone scherzano o no nei miei confronti, e un mio grosso limite: se qualcuno mi diceva che ero/sono brutto, bello, intelligente, ignorante, magro muscoloso io non ho mai saputo se crederci o no. Qualche mese fa esco con una bella ragazza, e iniziamo a frequentarci seriamente, il problema però è a letto dove non riesco a mantenere l'erezione, salvo poche volte, non riuscendo ad avere dei rapporti di buona qualità. Questo mi angoscia ancora di più e fa crescere in me la paura di essere gay per cui decido di tornare dalla mia (tanto amata) ex con cui invece i rapporti sessuali erano e sono rimasti ottimi. Ultimamente sto uscendo con un'altra ragazza per cui non provo nulla, e con cui riesco a volte ad avere dei rapporti buoni e altre volte no.. ogni volta che non vanno bene cado in uno stato di ansia e depressione, pero sento che ogni volta mi devo rimettere alla prova. Sono sempre stato un po' ansioso e agitato.. Non provo attrazione per gli uomini quando li vedo in giro e non mi vedo in un futuro con un uomo pero raramente mi è capitata una fantasia con un uomo immaginario e quando mi succede mi sento molto giù di morale. Quando esco mi capita di guardare degli uomini e non pensare a niente ( cioè non penso che sia bello o brutto guardo e basta), mentre mi piace guardare le donne. Ultimamente soffro anche ipotiroidismo. Cosa ne pensate?
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 503 41
Con il limite della valutazione a distanza...

Gentile Utente,

da quello che scrive potrebbe essere sensato pensare piuttosto ad una problematica ansiosa, tant'è che è angosciato all'idea di poter essere omosessuale, ha fantasie omosessuali a volte ma deve imparare a inquadrarle correttamente come qualcosa che può capitare a chiunque.
Probabilmente c'è stato un evento particolare che ha scatenato questo rimuginio, magari la battuta fatta dai Suoi amici, forse in un momento di stress o ansia, nel quale Lei si sentiva vulnerabile.
Nel Suo caso potrebbe essere indicata la consulenza psicologica diretta, anche perché forse il problema sessuale di cui ci parla è proprio legato all'ansia.
Ci ha mai pensato?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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dopo
Attivo dal 2016 al 2016
Ex utente
Ho dimenticato di aggiungere che da un anno a questa parte sono molto apatico nei confronti delle ragazze ( tranne una ragazza l'estate scorsa e quella con cui ho avuto problemi a letto per cui stavo iniziando a nutrire un sentimento molto forte).
Riguardo i problemi di erezione ne ho parlato con amici e genitori e dopo una lunga riflessione ho capito che avvengono quando non sono tranquillo e non mi sento a mio agio ( ecco perché quando ancora mi incontro con la mia ex va sempre tutto bene). Nonostante questo le mie paure e ansie crescono in modo esponenziale in alcuni momenti della giornata e delle volte diventano insostenibili.
Da quando 1 anno e mezzo fa sono stato lasciato mi sono sentito perduto, e ammetto che non ho ancora adesso riacquistato la fiducia in me stesso che mi servirebbe per essere veramente felice, mi sento debole mentalmente e questo influisce anche sul percorso di studi. Per cui ogni cosa mi viene detta la prendo per vera, anche le battute dei miei amici. Pero le chiedo una persona potrebbe riscoprire il suo orientamento sessuale a seguito di un evento particolare? E quanto potrebbe influire un problema alla tiroide ( quindi con una produzione non normale di ormoni) sul funzionamento del mio organo riproduttivo? La ringrazio per la risposta.
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Dr.ssa Valentina Colozza Psicologo, Psicoterapeuta 7 4
Salve,
L'orientamento sessuale non è uno status rigido e non si modifica a causa di un trauma, è piuttosto un sentire, spesso angosciante che crea dubbi e paure.
Non capisco però questo pensiero, è "solo" dovuto dai commenti dei suoi amici e da i suoi problemi di erezione?
Evidentemente come commentava già la collega sta vivendo uno stato ansioso dove la tristezza e il fallimento la fanno da padrone.
Ogni fantasia ha il diritto di essere esplorata, anche se la sua più di una fantasia è un'ansia prodotta dalle battute dei suoi amici. Ha già scritto che non ha mai avuto attrazione verso dei ragazzi, ma a volte l'angoscia rispetto a sé fa interpretare la realtà in modo anomalo. Con questo non voglio assolutamente dire che lei è gay oppure no, ma che in primis va compresa e accolta questa ansia nel suo contesto di vita e poi visto più da vicino questo pensiero sull'omosessualità.
Più prova a mettersi alla prova sessualmente più sarà complicato, forse è il momento di prendersi uno spazio per sé.
Condivido con la collega la difficoltà di un consulto a distanza e la invito a cercarsi uno spazio reale per poter alleviare le sue angosce.

Dr.ssa Valentina Colozza
Psicologa, Psicoterapeuta sistemico familiare e infantile.
Interprete di Lingua dei Segni italiana
www.iosepossokomunic

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dopo
Attivo dal 2016 al 2016
Ex utente
Si è dovuto a quei commenti, al fatto che non riesco più ad affezionarmi ad una ragazza ( tolta quella di due mesi fa), inoltre ho anche paura di fare delle "figuracce" a letto e questo mi blocca parecchio. Ah poi ho letto su internet che spesso i gay hanno caratteristiche fisiche come le mani piccole e molti sono mancini e secondogeniti, anche a pensare a queste cose mi viene l'ansia essendo che ho queste caratteristiche.
Mi sono sempre piaciute le ragazze, pero ultimamente guardo una ragazza carina, e non capisco se la guardo perché è bella o perché mi piace veramente mentre prima non ci pensavo neanche ad un ragionamento del genere. Per questo vi chiedo se crescendo, maturando si può capire di avere un orientamento sessuale diverso da quello che si pensava? Tra l'altro è una cosa che trovo assurda perché già a 14 anni l'orientamento sessuale dovrebbe essere ben definito, e io sono sempre stato sicuro del mio.
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Dr.ssa Valentina Colozza Psicologo, Psicoterapeuta 7 4
Salve,
no l'orientamento sessuale non si definisce esclusivamente in adolescenza, proprio perché l'omosessualità è per molti un fattore angosciante spesso si cela o si mistifica per anni. Ci si può "scoprire gay" anche a 50 anni. Immagino che queste parole non la rincuorino, ma provo ad essere onesta.
Non è una malattia per cui no, non dipende dalla grandezza delle mani o dal fatto se si è figli unici o si hanno fratelli, non ha predisposizioni genetiche, e non conseguenza di "nessuna" causa.
"Semplicemente", mi permetta le virgolette, è una variazione dell'orientamento eterosessuale, solo che al contrario dell'eterosessualità è una scelta più condizionata negativamente a livello sociale.