Non voglio avere figli ma la mia compagna si

Buongiorno,

sono insieme alla mia compagna da 5 anni e stiamo molto bene insieme. La convivenza è sempre stata molto piacevole e serena e l'attrazione sessuale che proviamo reciprocamente è molto forte.
Io ho 27 anni e lei 39 e da qualche mese lei vorrebbe provare ad avere dei figli.
Io non mi sento pronto e non sono sicuro di volerne neanche più avanti. Ho sempre avuto il problema di non sopportare legami troppo vincolanti, con le amicizie, con la mia comoagna che per questo motivo non ho sposato e per un figlio. Il mio probabilmente è un atto di egoismo o di paura, ma credo che un figlio limiterebbe molto le nostre attuali abitudini di vita che a me piacciono molto.
Da questa estate ha smesso di prendere la pillola anticoncezionale e io sono in ansia totale. Non credo che un figlio dovrebbe nascere con questi presupposti.
Siccome sono un codardo e non ho avuto il coraggio di prendere in mano la situazione e mostrare le mie ragioni, per ora me la sto cavando evitando di avere rapporti completi.
Prima ho addossato varie scuse, poi, quando non sono più riuscito a svicolare ho cominciato a fingere di avere di nuovo problemi a mantenere l'erezione. Qualche anno fa, in effetti, ho avuto alcuni episodi di attacchi di panico e problemi di ansia, che si sono molto ridimensionati con lo Xanax, che continuo ad assumere tuttora. Quando ho cominciato ad assumere il farmaco ho avuto effetti collaterali che riguardavano il problema ad avere o mantenere l'erezione per un tempo adeguato ad un rapporto completo. Per fortuna dopo la fase iniziale di assunzione del farmaco si sono risolti da soli.
Adesso questo ritorno (finto) di problemi di disfunzione erettile la preoccupa moltissimo. Io ho cercato di farle capire che è una questione di ansia per questo progetto di avere un figlio che mi spaventa, ma lei va avanti come un carrarmato. Per la fine del mese mi ha prenotato anche una visita da un andrologo.
Mi vergogno per il mio comportamento e mi sento un verme per quello che le sto facendo, ma mi sento anche incompreso e inascoltato. E' come se io le servissi solo per fare un figlio, vuole averlo ad ogni costo, e non per costruire un progetto di famiglia insieme, altrimenti darebbe più spazio ai miei sentimenti e alle mie paure. Penso che se potesse farebbe questo figlio anche da sola.
Non voglio deluderla, ferirla o peggio ancora perderla e non so come fare a farmi ascoltare. Quando ho cercato di parlarle dell'argomento mi dice sempre che quando arriverò alla sua età ne sarò contento e la ringrazierò, mi dice che sono il solito fifone, che vado nel panico per poco, ma che saprò essere un ottimo padre.
Sono frustrato e confuso e lo stato di ansia crescente che percepisco è verissimo. Ho il timore di tornare al periodo degli attacchi di panico. Ho già dovuto ricominciare a prendere il sonnifero per dormire, che mi lascia rimbambito per tutto il giorno successivo.

Spero che mi possiate consigliare. Grazie
[#1]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66
Gentile utente,

per la Sua compagna l'orologio biologico avanza, e sta arrivando il suono dell'ultima chiamata. Se finora aveva temporeggiato, ora non è più possibile.

<<mi sento anche incompreso e inascoltato. E' come se io le servissi solo per fare un figlio, vuole averlo ad ogni costo, e non per costruire un progetto di famiglia insieme, altrimenti darebbe più spazio ai miei sentimenti e alle mie paure. <<

Siete su due posizioni inconciliabili, apparentemente, complice anche la differenza di età.

Comprendo che l'impellenza e l'imminenza di questa scelta non La faccia dormire: non è in gioco solo il figlio, ma forse la sopravvivenza stessa della Vostra relazione.

Vi consiglierei caldamente un confronto tra Voi, con un nostro/a Collega perfezionato su tematiche della coppia.



Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile utente,
Nella vita di una donna la maternta' ha grandissima importanza e credo che Lei questo debba considerarlo.
Se Lei teme che la Sua partner la stia *utilizzando* per portare a compimento un desiderio moto profondo penso che sia questo timore che Lei deve elaborare.
Forse Lei ha dei problemi con il genere femminile piu' che con i bambini. E qeusti problemi li esprime in questo modo: negando un diritto umano e naturale alla Sua compagna.
E la invito a riflettere su questa Sua difficolta'!
Auguri.

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

[#3]
dopo
Attivo dal 2016 al 2016
Ex utente
Grazie per gli spunti.

Solo una precisazione: non intendo negare alla mia compagna il diritto umano e naturale di avere figli, ma non ritengo neanche corretto che sia una imposizione e non una scelta condivisa. Probabilmente, come dice la sua collega è in gioco la sopravvivenza stessa della nostra relazione in quanto le posizioni sembrano inconciliabili.
Ieri, poco dopo aver scritto questo post ho avuto un attacco di panico, il più forte che mi sia capitato da quando ne soffro. La mia compagna è via per lavoro e io non le ho detto nulla perchè già mi crede un debole, ma sono sicuro che sia causato da questa situazione di stress.
Negli ultimi giorni avverto uno stato di ansia persistente e sfinente.
Non credo che la decisione di avere un figlio debba causare tutto questo. Mi sembra evidente che non sono pronto ad affrontare questo argomento.
Probabilmente il suo orologio biologico fa il conto alla rovescia, ma io non credo di farcela a continuare così.
Da qualche giorno non ho più neanche le erezioni mattutine. Va a finire che mi sono venuti davvero problemi di erezione.

Attualmente prendo lo Xanax una volta al mattino dose 10mg.
Può essere utile pensare di aumentare il dosaggio per alleviare la sensazione di ansia? Non so se la mia sia una dose bassa o già alta. Posso parlarne con il mio medico di base?

Mi piacerebbe sentire un parere di un professionista esperto su tematiche della coppia. Spero che ci sia tra voi qualcuno che abbia il tempo di interessarsi a questo post.

Grazie ancora
[#4]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66
Gentile utente,

leggendo i nostro curricula può rendersi conto delle nostre competenze specifiche, compresa la coppia.

<<poco dopo aver scritto questo post ho avuto un attacco di panico, (...)
Non credo che la decisione di avere un figlio debba causare tutto questo.<<

Perchè invece che "resistere" a tutti i costi a questa richiesta, non si pone in un cammino di crescita?
accade frequentemente nella coppia di non essere pronti/e a quanto l'altro ha bisogno di compiere. Ma se c'è amore e empatia si prova a "incamminarsi insieme".

Lei invece invoca i propri diritti, pur riconoscendo di essere << un codardo e non ho avuto il coraggio di prendere in mano la situazione e mostrare le mie ragioni<<.

E dunque ora l'ansia ha la meglio. L'erezione ne risente.

Mi ripeto:
Vi consiglio caldamente un confronto tra Voi, con un nostro/a Collega perfezionato su tematiche della coppia.

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