Problemi molto seri per quando riguarda l'università

Buongiorno,

ho aperto diversi consulti,ma perdonatemi se ne apro un altro. Lo faccio perchè la situazione in cui mi trovo è davvero grave.
Mi sono accorto di aver fatto un errore enorme nella mia vita: essermi iscritto all'università e più in genereale essermi impegnato a scuola,tutti i miei parenti mi continuavano a dire che impegnarsi a scuola era importante per avere un futuro migliore,così mi sono diplomato con il massimo dei voti,anche se le materie che studiavo non mi piacevano affato,anzi mi svenavo a studiarle era una sofferenza atroce,ma dovevo farlo perchè "era importante impegnarsi a scuola".
Finito le superiori,con un voto del genere,non ci ho pensato due volte ad iscrivermi ad economia,ora mi ritrovo che mi mancano 4 esami per finire e sono consapevole di diverse cose:
-le materie che studio non mi interessano,per studiare mi devo svenare del tipo passare 8ore al giorno a leggere i libri, di cui non è che mi freghi molto,tutto questo è di una sofferenza atroce.
Poi praticamente, il fatto che "vorrei" (sempre che ci riesca) a finire mi porta ad attuare un RIGORE assoluto nello studio: se non studio un giorno mi sento in colpa e udite bene ora....i giorni in cui ho lezione io la sera prima non riesco ad addormentarmi,perchè HO PAURA DI NON ADDORMENTARMI E DI CONSEGUENZA DI NON ESSERE ABBASTANZA BRILLANTE NELL'ASSORBIRE LA LEZIONE, questo mi ha portato ad abusare di benzodiazepine,di assumere tantissimi psicofarmaci peraltro inutili.
praticamente si può dire che io vivo la mia vita in funzione dell'università,tutto dev'essere finalizzato a passare quei stupidi esami presenti nel piano di studio,a parte studiare non faccio altro.
Da quando mi sono iscritto all'università non faccio più sport (per motivi economici) ,esco raramente con gli amici.
La fuori il mondo è estremamente crudele e il fatto di pensare di abbandonare gli studi,mi spaventa perchè trovare un lavoro oggi è impossibile.La società è organizzata secondo una rigidissima gerarchia,formalmente siamo tutti titolari di diritti quali il lavoro,la sicurezza,la protezione,l'assistenza sanitaria,diritti per altro sanciti dalla nostra carta costituzionale,ma la SOSTANZA è ben diversa e assomiglia molto a quella dell'antica Roma dove c'erano gli schiavi che con le loro spalle sostenevano l'intera piramide sociale.
Mio padre è un operaio con la terza media in pensione e mia madre una casalinga,quindi appartengono agli schiavi della società,la cosa mi preoccupa perchè nell'attuale contesto in cui viviamo non esiste mobilità sociale,quindi mio padre non può garantirmi un futuro lavorativo e molte volte mi chiedo se valga davvero la pena svenarmi all'università a fronte di questo quadro sociale preoccupante.

il 23 settembre i miei genitori mi hanno prenotato l'ennesima visita psichiatrica e sono consapevole che non risolverò nulla,perchè il problema non è inquadrare quello che sento in una fattispecie patologica,ma vivere la mia vita con più serenità. avere tantissimo danaro mi da serenità
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile utente,
Mi scusi ma trovo delle insanabili contraddizioni nel Suo scritto.
Se e' sotto terapie psichiatriche (farmacologiche) dovrebbe avere dei problemi a studiare.
Invece dice di studiare 8 ore. E di stare per laurearsi. E di avere conseguito sempre ottimi risultati.
Sembrerebbe che Lei voglia in realta' fare delle recriminazioni sulla Sua condizione. Null'altro.
Penso che su questo aspetto dovrebbe focalizzarsi meglio.
La lamentela e' un'attivita' non utile a Lei. Esaurisce le Sue potenzialita' in essa. Esaurisce la Sua energia.
Cerchi di non disperdere la Sua energia cosi'!
Auguri!

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

[#2]
dopo
Utente
Utente
Non ci sono contraddizioni,ora provo a spiegarmi meglio:

Sto affrontando gli studi universitari in un ambiente di appresione e di ansia,questo mi provoca un sacco di problemi ma più in particolare il problema dell'insonnia.
Le preoccupazioni di cui soffro sono legate al costo delle tasse universitarie che sostengono i miei genitori,questo implica che devo impegnarmi per evitare di sprecare soldi,che devo seguire bene tutte le lezioni,che devo passare gli esami,che devo dedicare intere giornate allo studio per essere certo di sapere le cose,ecc...Perchè da tutto questo dipende il mio futuro.
Il fatto di aver conseguito ottimi risultati,a rigor di logica,dipende da ciò che ho descritto sopra,ma a volte mi chiedo se vale davvero la pena fare tutto questo per passare un esame,di cui in fondo non me ne frega poi così tanto.

Dormire significa rilassarsi e lasciarsi andare da ogni preoccupazione,mi sembra chiaro che se una persona è preoccupata di qualcosa non dorme e poi comincia a spaventarsi del fatto che non dorme,così si innesca un circolo vizioso in cui la persona rimane intrappolata a vita.

Ho fatto diverse visite psichiatriche questi non fanno altro che confermare quello che sostengo io,ovvero che gli psichiatri che cercano di inquadrare questo quadro sintomatologico in una fattispecie tipica (patologica) falliscono,perchè vanno a prescrivere dei farmaci che evidentemente non sono efficaci.
Due pschiatri mi hanno diagnosticato due patologie diverse e pertanto mi hanno sottoposto ad un trattamento farmacologico diverso.
Le uniche sostanze che mi danno sollievo in questo caso,sono le benzodiazepine che hanno la caratteristica di attenuare gli stati d'ansia e di indurre sonno (ad alte dosi).
Hanno anche la caratteristica di indurre forte dipendenza.
Gli psicoterapeuti costano troppo,si vede che curarsi è una cosa da ricchi

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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Continui a curarsi. Anche se gli psichiarri costano abbastanza . Specialmente quelli bravi.
Lo stesso gli psicoterapeuti.
Si tratta di alte specializzazioni e non sarebbero tali se non necessitassero di un investimento significativo.
I miei saluti. Anche per le prossime settimane!
[#4]
dopo
Utente
Utente
si ma di quale diritto alla salute e all'integrità fisica stiamo parlando se poi per curarmi devo spendere migliaia di euro tra medici privati e devo pagare anche le tasse che vanno a finanziare la spesa pubblica sanitaria.
Mi sembra che i diritti che ho citato siano tutelati dalla carta del 48 e che in forza in questo il legislatore sia vincolato nel renderli possibili. A scuola mi hanno spiegato così il concetto di gerarchia delle fonti del diritto ed in questo caso del vincolo che pone la carta costituzionale nei confronti di tutte le altre fonti del diritto. Si vede che la scuola non serve a nulla.
da questo posso dedurre che la salute dei cittadini è demandata al libero scambio.