Ho perso me stessa

Buongiorno,
Sono una ragazza 21enne studentessa al primo anno di infermieristica.
Premetto che non ho mai pensato di andare all'università e men che meno diventare infermiera, ma durante l'anno in cui ero a casa disoccupata è nato in me questo desiderio di iscrivermi alla scuola infermieristica e lavorare in ambiente ospedaliero (ambito che a me ha sempre affascinato).
E' andato tutto bene fino a maggio di quest'anno quando è iniziato il secondo tirocinio nella mia città.
Non mi sono trovata bene in quanto mi sono scontrata spesso con la mia infermiera supervisore, non mi guidava ed era palese la sua antipatia nei miei confronti.
devo dire che il mio impegno non è stato il massimo, mi hanno detto che ero poco loquace e poco propositiva (sono una persona timida, introversa e molto insicura, considerata anche una poco sveglia).
Ho un carattere debole, non riesco ad accettare le critiche e rispondo con giustificazioni invece di incassare il colpo e andare avanti a testa alta.
il risultato finale è stata una doccia fredda in quanto ho scoperto che sono stata bocciata a causa proprio di questo tirocinio andato male.
Sento che ho perso me stessa negli ultimi mesi, dopo questa esperienza sono diventata ancora più insicura delle mie capacità e non ho più la convinzione certa di continuare questo percorso sebbene a me come lavoro piaccia tantissimo.
Molti mi riferiscono che sono diventata apatica e sento dentro di me un'angoscia persistente, ho sensi di colpa verso i miei genitori che puntavano alla mia promozione.
Ho perso ogni stimolo a continuare questo percorso, non ho più voglia di studiare e passo le giornate a casa con la testa tra le nuvole.
L'ultimo colpo di grazia è stata la chiusura del rapporto con un ragazzo di cui mi ero innamorata follemente e col quale ci siamo frequentati per qualche settimana; con lui dimenticavo ogni pensiero ed era una persona che mi capiva e mi stimolava molto (è infermiere e ci è passato anche lui, quindi capiva la mia situazione).
Mi pesa tantissimo non avere una mia indipendenza economica e pensare che i miei genitori stiano buttando via un sacco di soldi per una qualifica che un giorno non avrò mai mi fa diventare ancora più angosciosa.
Mi fa male pensare che ho buttato via un anno per il quale puntavo alla promozione, ho paura di non avere le capacità di continuare questo percorso e di non essere soprattutto portata a fare questo lavoro un giorno.
Ultimamente, sento spesso il bisogno di uscire per svagarmi e non stare a casa a cadere nella depressione,vivo un periodo di forte angoscia e apatia, inoltre mi autodiagnostico vari disturbi quali distimia, atteggiamento passivo-aggressivo ecc.
Sto pensando ad una psicoterapia, perchè sento il bisogno di qualcuno che mi ascolti e non penso di riuscire a cambiare il mio modo di pensare se mi tengo tutto dentro, tuttavia mi spaventa l'idea di raccontare la mia vita ad una persona estranea.
Vi prego datemi qualche consiglio,
Vi ringrazio,
Buona giornata
[#1]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
Lei scrive:

"Mi fa male pensare che ho buttato via un anno per il quale puntavo alla promozione, ho paura di non avere le capacità di continuare questo percorso e di non essere soprattutto portata a fare questo lavoro un giorno"

Gli intoppi, in ogni oerocorso di studi o lavorativo, possono esserci.
Non si abbatta, adoperi queste dofficolta per crescere...per andare avanti.
Se ha bisogno di fermarsi a riflettere, a svagarsi, lo faccia, ma non perda il suo percorso, anzi la sua meta.

Ha delle passioni?
È supportata o boicottata dalla sua famiglia?

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Salve Dr.ssa Randone,
La ringrazio della sua pronta risposta.
No, non ho passioni particolari.
L'unica cosa che mi allevia questo mio malessere interiore è la musica. Tutti mi dicono che sono taciturna e io mi sento molto apatica e confusa.
Vorrei cambiare questo mio atteggiamento, diventare più sicura di me e maturare come persona. Mi vergogno molto quando risulto una persona immatura agli occhi degli altri.
Con la mia famiglia non ho conflitti particolari.
Secondo lei mi aiuterebbe la psicoterapia?
La ringrazio anticipatamente,
Cordiali Saluti
[#3]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.6k 572 66
Gentile utente,

<<ho bisogno di qualcuno che mi ascolti
e non penso di riuscire a cambiare il mio modo di pensare se mi tengo tutto dentro, <<

saggia considerazione!
è proprio <<il modo di pensare<<
che ci fa percepire il mondo e gli altri in un certo modo,
che non permette di utilizzare le eventuali critiche che giungono,
che facilita o rallenta la <<maturazione<<.

Però Lei dice anche che
<<tuttavia mi spaventa l'idea di raccontare la mia vita ad una persona estranea.<<
Lo/a Psicologo/a è una persona "estranea" solo nei primi due minuti di conoscenza... dopo è una persona "esterna", con cui gradualmente sviluppare un rapporto di fiducia e di collaborazione.

Lei chiede esplicitamente se la psicoterapia La aiuterebbe.
In linea generale, sì.
In linea personale, la valutazione va fatta di persona da un/a nostro/a Collega.


Saluti cordiali.










Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/