Autolesionismo, idee suicide, bugie

Sono una studentessa universitaria. Ho una famiglia splendida e che mi vuole bene, amici sempre presenti e prospettive lavorarive appaganti. Un anno fa tutto è cambiato. Mi sono bloccata negli studi, tanto da perdere un anno, il mio fidanzato mi ha tradita e sei mesi dopo ha sposato un'altra. Io ho iniziato a tagliarmi e a pensare al suicidio. Non amo il sangue,taglio in maniera molto sottile, anche in modo da giustificare i segni.
La sera vado a letto e penso di alzarmi e cercare la lametta. Cucino e penso di trafugare un coltello per usarlo più tardi. Vado in università e penso di sporgermi oltre il marciapiede o di lasciarmi cadere dalle scale, per vedere se sarò investita o se mi romperò qualcosa.
Ho allontanato gli amici, passo le giornate in uno strano dormiveglia. Tutto mi scorre addosso. Non mi interessa niente. Mento in continuazione per giustificare questa mia "assenza" e le bende che ogni tanto sono costretta a indossare.
Cerco da mesi di chiedere aiuto alla mia famiglia , ma sembra sempre il momento sbagliato. Non voglio dare loro una delusione.
Questa è la prima volta che parlo con qualcuno. Perché sto così? Ho molti motivi per essere felice, eppure non lo sono mai. Ho paura di me stessa. Non so cosa fare o a chi rivolgermi.
Potete darmi un aiuto?

Grazie per le eventuali risposte
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Cara Ragazza,
Deve cercare, ed anche subito, un mio collega nella sua zona.

Evitare di far passare troppo tempo ed evitare che questi gesti autilesionistici diventino una coperta per la sua anima sofferente.

Il dolore del corpo, è una strategia malsana per non sentire quello dell'anima, una sorta di spostamento da quello che è insopportabile per la psiche, a quello che - tutto sommato - è accudibile.

Cerchi aiuto, anche una terapia combinata andrebbe bene almeno in una prima fase.

È possibile, ma siamo online lo prenda con le pinze, che l'abbandono abbia slatentizzato un nucleo depressivo

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile utente,
Io Le consiglio di parlare con uno psichiatra di questa abitudine che ha preso. Che fra le altre cose puo' produrle delle brutte infezioni.
Certamente con un corretto inquadramento diagnostico e una farmacoterapia i sintomi regrediranno.
I miei saluti.

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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Dr.ssa Sara Ronchi Psicologo 559 8 14
Gentilissima,

Quando non si riesce ad esprimere un disagio a parole, spesso ci si procura del male fisico per non "sentire" quello interiore.
Se tutto è iniziato dopo la fine di una relazione, mi chiedo se ha avuto modo di rielaborarla in quanto si sa che un distacco affettivo va trattato a tutti gli effetti come un lutto.
Cerchi un valido aiuto in modo da ridurre questi episodi di autolesionismo e di rinforzo della su autostima, che sembra dipendere totalmente da quella relazione.
Parli ai suoi, cerchi il momento migliore ma lo faccia, non temi di procurare in loro delusione , anzi.
Il primo passo verso la guarigione è proprio chiedere aiuto.
Coraggio!

Cordialmente

Dr. Sara  Ronchi
sara71ronchi@gmail.com -3925207768
www.psicologa-mi.it