Alla soglia dei 31 anni dovrei considerarmi fallito?

Alla c.a. degli psicologi di Medicitalia.it.
Premetto che ho 31 anni, vivo con mia madre vedova (ho perso il padre a 13 anni), mi sono laureato a pieni voti, ho ottenuto un master, parlo cinque lingue, frequento una palestra e un laboratorio teatrale, e sono seguito da una vostra collega.
Ho alcuni problemi che non riesco a risolvere:
1) Le ragazze mi ignorano: mi sembra di essere invisibile;
2) Non ho un lavoro retribuito: pur mettendocela tutta, non ottengo riscontro alcuno, i pochi colloqui che ho avuto modo di sostenere non hanno sortito risultati;
3) La terapista che mi segue imputa la causa di tutto ciò solo ed esclusivamente alla mia persona e al mio modo di fare: non sorrido, sono troppo rigido, mi pongo continuamente ostacoli, mi autoimpongo regole ferree (es. non bere alcolici, non fumare, non fare troppo tardi la sera ecc.), limitandosi a suggerirmi la frequentazione di un corso di ballo – cosa che ho provato a fare, con risultati deludenti.
Che cosa mi suggerite di fare? Dovrei forse arrendermi all’evidenza, visto che non piaccio alle donne e non riesco a farmi apprezzare nel mondo del lavoro? Vista la mia età, dovrei già considerarmi un fallito in tutto?
ringrazio anticipatamente per le preziose informazioni che vorrete fornirmi e porgo cordiali saluti.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.8k 506 41
Gentile Utente,

dal momento che Lei è già in terapia, sarebbe utilissimo per Lei fare il punto della situazione con il terapeuta, soprattutto per quanto riguarda gli obiettivi terapeutici fissati.

Posso chiederLe quali obiettivi terapeutici avete fissato?
Quali di questi sono stati raggiunti?

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile dott.ssa Pileci,
gli obiettivi terapeutici fissati erano quelli di riuscire a socializzare di più, cosa senza la quale non riuscirei a trovare una compagna, né tantomeno un lavoro (visto che vado in agitazione durante i colloqui di lavoro e non oso avviare una conversazione con una sconosciuta per paura di essere respinto). Non è stato raggiunto per nulla, visto che ho solo preso batoste, e per questo ho perso la voglia di sorridere.
La specialista si è limitata - come già spiegato - a consigliarmi una scuola di ballo, adducendo che avrei necessità di "esperienze di contatto", ma sfortuna ha voluto che la scuola di ballo che ho scelto non avesse ballerine libere, dunque era decisamente consigliato essere già in coppia.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.8k 506 41
"Riuscire a socializzare di più" non significa che non ci siano batoste... Non mi fraintenda, ma le esperienze di socializzazione iniziano quando siamo bambini e capita a tutti, prima o poi o con modalità diverse, di avere delle delusioni.

Ora, con i limiti del consulto, bisogna capire che cosa -nonostante i Suoi sforzi di socializzare- non sta funzionando per poter raggiungere gli obiettivi fissati che, a mio avviso, sono un po' troppo generici.

Socializzare di più è infatti formulato in modo troppo grossolano, è necessario declinare meglio quali sono i comportamenti desiderati.

Presentarsi ad un colloquio di lavoro in un modo assertivo, vincente, adeguato al contesto, oppure approcciarsi ad una donna in modo disinvolto e sicuro implicano di aver imparato a farlo e, mentre lo si fa, di aver imparato a padroneggiare la situazione e se stessi in modo deciso. Trasmettere agli altri insicurezza e titubanza è il miglior modo per allontanarli.

A mio avviso dovrebbe rivedere questa parte col terapeuta e capire come modificare ciò che non sta funzionando.

Prima di sentirsi un fallito, tuttavia, è importante focalizzarsi sulle soluzioni. Inutile deprimersi, si tratta di qualcosa che è imparabile e, se si considera un fallito (nonostante i molti successi ottenuti nella Sua vita) spreca inutilmente energie che potrebbe usare per ben altro e per le soluzioni al problema.

Cordiali saluti,
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dopo
Utente
Utente
Vorrei fare presente che sono consapevole del fatto che le abilità sociali - come approcciare una donna in maniera sicura e decisa - possano essere imparate; il problema sta in questi termini: purtroppo sono incappato molto spesso, sia in campo lavorativo che in àmbito personale, in gravissime delusioni: da atti di bullismo in età scolare a rifiuti e ripulse da parte di ragazze che mi piacevano, e in individui opportunisti, che ovviamente mi cercano quando fa comodo a loro.
Naturalmente, la mia autostima è estremamente bassa, ragion per cui non riesco più a sorridere.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.8k 506 41
Gentile Utente,

ha già esplicitato in diversi passaggi dove è il problema e mi pare chiaro che debba rivederlo con lo psicoterapeuta, perché qualunque cosa stiate facendo in terapia vi siete evidentemente arenati e questo può capitare, ma bisogna poi capire come fare per uscire dall'impasse.

Inoltre, come già detto, nessun essere umano è immune da delusioni, a livelli diversi, magari, o reagisce in modo diverso alle stesse. Ci sono persone che prendono le brutte esperienze come stimolo a cambiare e a fare meglio e persone che si autocommiserano e pensano che la propria vita sia orribile.
Ma a chi non è mai successo di incappare in persone opportuniste, sleali e arriviste? Chi non ha mai avuto una delusione sentimentale, un rifiuto, un'esperienza poco gratificante?

Inoltre, imparare dalle esperienze significa che un individuo inizia -dopo esperienze deludenti- a fiutare le persone false ed opportuniste, a capire che cosa vuole o non vuole, a comportarsi di conseguenza e in modo di volta in volta diverso con le persone di cui non ci si può fidare.

Questo non ha nulla a che vedere con le abilità sociali, che non dubito che Lei abbia, ma probabilmente con schemi cognitivi Suoi ormai memorizzati bene ma disfunzionali che Le creano non pochi problemi a livello relazionale.

Si è mai chiesto ad esempio come mai molto spesso incappa in persone e situazioni deludenti? Come mai sembra succedano tutte a Lei? Come mai non si tiene lontano da tali situazioni/persone o non le gestisce in modo diverso e più competente?

Più Lei indugerà (inconsapevolmente o meno) in questa condizione, più la Sua bassa autostima troverà conferme.

Cordiali saluti,