Paruresis

Salve dottori. Mi sono accorto di soffrire di Paruresis. Da sempre ho avuto una certa riluttanza ad utilizzare un bagno pubblico che non potesse chiudersi a chiave, ma il disturbo per me non è mai stato un "disturbo". L'ho sempre considerato solo una mia fissa, cioè quella di poter urinare in ambienti che trovavo intimi; è strano a dirsi, ma una volta, durante una mini esperienza televisiva, mentre si girava all'esterno, mi venne lo stimolo e la feci all'interno di un bagno chimico, che si poteva chiudere a chiave e che era posto in un luogo abbastanza riservato, cioè lontano dal resto della troupe. Quando mi trovo all'università, ancora una volta, nessun problema: le porte possono chiudersi, di bagni ce ne sono moltissimi e io non mi sento attanagliato dall'ansia di dovermi sbrigare. Questo, fino ad ora, non ha affatto condizionato la mia vita: la scorsa estate sono stato in gita con dei miei amici e, nel bagno in camera, chiudevo la porta e mi sentivo a mio agio. In discoteca, però, si trovano quasi sempre porte con la serratura rotta, c'è un solo bagno e una fila interminabile. Questo non mi permette di rilassarmi. Ripeto, fino a questo momento la questione non costituiva un problema, ma ho iniziato a documentarmi da quando, intenzionato a partecipare ad un concorso pubblico per le forze dell'ordine, cercando i parametri di idoneità e non idoneità, ho trovato, tra i disturbi psichici, quelli legati all'espletazione dei bisogni. Mi sono allora ricordato di quelle volte in cui, non trovandomi in luoghi appartati e che garantissero un minimo di intimità, non riuscivo nella pratica della minzione. C'è tra di voi qualche medico che ha partecipato a qualche commissione esaminatrice di un qualche concorso pubblico? Volevo sapere se il mio disturbo, se così può chiamarsi, può costituire un serio impedimento per intraprendere la carriera nelle forze dell'ordine, essendo necessario, per il drug test, dover fare pipì all'interno di una provetta e sotto l'occhio attento del medico di turno. Non so nemmeno se il problema sia congenito. In quel caso, mi tranquillizzerei, avendo due fratelli maggiori che hanno superato brillantemente le prove di concorso e svolgono adesso il loro servizio rispettivamente in Polizia e Vigili del Fuoco.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
"Volevo sapere se il mio disturbo, se così può chiamarsi, può costituire un serio impedimento per intraprendere la carriera nelle forze dell'ordine, essendo necessario, per il drug test, dover fare pipì all'interno di una provetta e sotto l'occhio attento del medico di turno. Non so nemmeno se il problema sia congenito"

Gentile Utente,
Non dovrebbe chiedere come eludere il test, ma come risolvere.
Non esiste una problematica congenita, ma trattasi di un disagio psichico profondo.

Sarebbe utile non cercare in rete, ma rivolgersi ad un mio collega de visu.

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it