Mi sento sola

Buonasera Dottori/Dottoresse,
Sono una ragazza di 23 anni e mi sento veramente sola. Frequento l'università, ma purtroppo non sono riuscita a legare con nessuno. Ho conosciuto poche persone e abitano tutte piuttosto lontano, quindi non ci frequentiamo. Ho una bella famiglia e una sorella a cui voglio un bene immenso. Frequento anche un ragazzo da 4 anni, ma tutto questo non mi basta. Al liceo ero in una classe piuttosto strana, nessuno di noi ha legato veramente e subito dopo la maturità, non ci siamo più visti. Avevo una migliore amica, la conosco da 10 anni, ma purtroppo abbiamo litigato e abbiamo perso i contatti. Ho altre due amiche di infanzia, che vedo pochissime volte e con le quali il rapporto non è più come una volta, perché ormai le nostre strade si sono separate da un bel po' e loro hanno altri giri di amicizie. Purtroppo mi chiamano solo quando gli fa comodo, oppure quando non sanno cos'altro fare. Altre volte si vedono da sole o con altre amiche e non mi chiamano mai. Per questo motivo ho smesso anch'io di chiamarle. Quando esco, sto con il mio ragazzo e spesso con un gruppo di suoi amici e amiche, ma anche le ragazze hanno le loro cerchie di amici e non sono amiche mie. Mi sento talmente sola, ho bisogno di un'amica, di qualcuno che semplicemente ogni tanto mi chiami e mi chieda di uscire, anche solo per un caffè. Ho bisogno di una persona a cui interessi di me, con cui parlare, alla quale confidare i miei pensieri, le mie preoccupazioni, le mie paure, una persona con la quale semplicemente potermi divertire, in fondo ho ancora 23 anni... so che ho una sorella stupenda, e che la migliore amica che si possa avere è proprio una sorella, però vorrei qualche amico anche al di fuori della mia famiglia. Il mio ragazzo sta diventando sempre di più il mio migliore amico e questa cosa non mi piace, ho paura che a poco a poco possa svanire l'amore, anche solo la passione, e che possa iniziare a vederlo quasi come un fratello. È una situazione orribile, per me. Mi sento sola, incompresa e in crisi. Spesso piango perché l'angoscia mi prende e mi sento male. Inoltre sono anche in crisi con l'università (ho scritto un altro consulto su questo), quindi sono in un bruttissimo periodo, non ne posso più.
Grazie
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
Il tuo racconto potrebbe essere preso a esempio di come, con le migliori intenzioni, a forza di rimuginare su un problema senza a ciò far seguire azioni concrete, ci si crea da soli il problema che poi subiamo.

>>> ho bisogno di un'amica, di qualcuno che semplicemente ogni tanto mi chiami e mi chieda di uscire, anche solo per un caffè
>>>

Quindi il tuo bisogno è di sentirti cercata? Ok, ma volendo fare l'avvocato del diavolo (solo per capire meglio come funziona il problema), tu che cosa pensi di avere da offrire agli altri? Secondo te gli altri non ti cercano perché sei noiosa o poco interessante, oppure non ti cercano perché tu a tua volta non li cerchi?

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la risposta. Cercherò di rispondere a mia volta.
Non so dire se mi considerano noiosa o poco interessante. C'è un particolare importante a cui prima non ho accennato. Sono una persona timida, o meglio, riservata. Non sono estroversa, espansiva e ho difficoltà ad esprimere i miei sentimenti. Quando il legame con una persona, però, diventa più stretto, ho tanto da offrire. Forse parlo poco, ma sono una ragazza dolce e affettuosa e farei di tutto per le persone che amo. Può sembrare una frase fatta, ma io sono davvero così. Con questo non voglio scaricare tutta la colpa sugli altri, ma non tutte le persone riescono a capire ciò che ho dentro e ciò che posso offrire. Forse non sono l'amica super spiritosa che tutti vorrebbero, ma so divertirmi anch'io, non penso di essere una persona assolutamente noiosa. È vero, ho smesso di cercare gli altri, ma ho iniziato a farlo quando ho capito che nessuno era veramente interessato a me. Forse sbaglio a chiudermi in me stessa, ma mi risulta difficile riuscire a relazionarmi con gli altri. La mia riservatezza spesso mi fa apparire come una persona superba, altezzosa, antipatica (molte persone, dopo avermi conosciuto meglio, mi hanno detto: "Credevo fossi antipatica!", oppure "Credevo che te la tiravi!" e frasi simili), ma non sono affatto così. Non ho bisogno di essere cercata, mi piacerebbe avere una persona su cui poter contare, al di là della mia famiglia e del mio ragazzo, una persona a cui interessi veramente come sono fatta e che non mi cerchi solo perché "non ha nulla da fare". Ma so anche che il problema parte da me perché non riesco mai a relazionarmi al meglio, perché sono timida, perché sono troppo sincera e spesso finisco col litigare con molte persone. Dovrei cambiare, ma è difficile...
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
>>> La mia riservatezza spesso mi fa apparire come una persona superba, altezzosa, antipatica (molte persone, dopo avermi conosciuto meglio, mi hanno detto: "Credevo fossi antipatica!", oppure "Credevo che te la tiravi!" e frasi simili), ma non sono affatto così
>>>

Direi che questo spiega del tutto il problema. Che anzi, in molti casi è proprio così. Chi è timido spesso viene preso per altezzoso, come uno che se la tira.

Quindi hai due strade davanti a te: o impari a sembrare più aperta e accessibile agli altri; oppure decidi che non vuoi fare questo cambiamento e pertanto ne accetti le conseguenze.

Ma non si può apparire altezzosi e sperare che gli altri non ne tengano conto, nel fare le loro scelte..

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Utente
Utente
Se appaio altezzosa, non è una mia scelta, non lo faccio di proposito e questo mi dispiace. Vorrei pure provarci a cambiare, però poi mi chiedo se sia giusto mostrarmi per quella che non sono, far piacere agli altri una "finta me" e non essere accettata per quella che sono veramente. Non è facile prendere una scelta, posso provarci ad essere più espansiva, ma fingerei... ed io non so fingere.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
Chiediti questo: l'apparenza che dai di persona altezzosa, se poi in realtà non sei così, è già una finzione oppure non lo è?

Non confondere "quella che sei veramente" con la maschera che nel tempo hai imparato, tuo malgrado, a indossare.
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dopo
Utente
Utente
Non è finzione, non mi ero mai accorta di sembrare altezzosa, fin quando non me l'hanno detto gli altri. Questo posso modificarlo dato che non fa parte di me e non fingo. È la timidezza che mi fa apparire così, un po' anche i miei atteggiamenti sempre un po' schivi. Di questo posso esserne certa: non sono una persona altezzosa, né fingo di esserlo. Grazie mille per il Suo aiuto, Dottore, cercherò di riflettere al meglio sul mio carattere e di capire qual è il problema che si presenta quasi tutte le volte nel rapporto con gli altri...
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
Prego. Ti darò un altro paio di spunti di riflessione prima di lasciarti: la spontaneità è largamente sopravvalutata. Molti pensano che siccome un certo atteggiamento è spontaneo, abbia valore già solo per quello. Beh, non è così.

Un metro di valutazione migliore è: quanto mi è utile questo mio comportamento o atteggiamento? Quanto mi fa sentire bene? Quanto mi allontana dal mio obiettivo?

La spontaneità non è che un apprendimento diventato abitudine. E le abitudini si possono cambiare.

>>> cercherò di riflettere al meglio sul mio carattere e di capire qual è il problema che si presenta
>>>

Ti servirà fino a un certo punto. I comuni problemi psicologici, come sembra decisamente essere il tuo, si risolvono iniziando a comportarsi in modo diverso, non riflettendo molto. Anzi, spesso il problema sta proprio nell'eccessiva riflessione.

In bocca al lupo
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dopo
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Utente
Sì, forse è vero, rifletto un po' troppo. Devo iniziare a riflettere meno e agire di più, iniziare a mettere in atto il cambiamento che può servirmi. Gandhi disse: "Sii il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo". È proprio così che dovremmo comportarci tutti.
Grazie, mi ha seriamente regalato una ventata di ottimismo e mi serviva veramente tanto in questo periodo, se non altro agire riuscirà a farmi sentire viva.

Crepi e grazie ancora.