Sospetto Bulimia per la mia ragazza. Come comportarmi?

Buonasera. So che è una domanda un po' insolita la mia, ma vorrei chiedervi un consiglio, più che un vero e proprio consulto, su una situazione che non so davvero come gestire. Sono quasi certo che la mia ragazza (abbiamo circa 23 anni entrambi) abbia dei disturbi alimentari o che, comunque, non viva serenamente la sua "dieta". Ci tengo a precisare che ha praticamente raggiunto l'obiettivo posto dal nutrizionista, ma che vorrebbe scendere ulteriori 15-20kg. Ci sono tanti dati che potrei inserire qui per parlarvene, come diverse crisi di pianto (non frequenti, ma sono accadute), o discussioni in cui lei ammise di essere "impaurita", di essersi resa conto che qualcosa non va (ma solo in quei rari momenti in cui abbassa la guardia e si confida), dicendomi che ha effettuato delle ricerche su Internet. Le ho già detto, ovviamente con calma, che dovrebbe farsi aiutare da uno specialista, ma non sembra, per ora, essersi decisa.

La domanda è questa, quindi: Io come devo comportarmi? Quando ha delle crisi di pianto, ad esempio, o anche per il semplice problema di convincerla a farsi aiutare o meno. Insomma, vorrei evitare di peggiorare la situazione con i miei discorsi e le mie chiacchiere. Potreste gentilmente aiutarmi?

Grazie!
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile utente,
Mi dispiace deludere le Sue affettuose attenzioni verso la Sua ragazza! Ma Lei non puo' davvero fare nulla!
Una dieta cosi' importante come quella che sta facendo la ragazza comporta degli enormi cambiamenti dell'Io. Il corpo ha troppa rilevanza per potere credere di modificarlo senza problemi. E' il veicolo con cui ci presentiamo agli altri.
Quindi il consiglio e' di suggerire alla ragazza di contattare uno psicoterapeuta dinamico. Lasci che scelga lei se preferisce una donna o un uomo.
formulo a entrambi i migliori auguri!

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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dopo
Utente
Utente
Innanzitutto La ringrazio. So che non posso far nulla, infatti non avevo (purtroppo) alcuna speranza in merito, ma cercavo di capire come rapportarmi con lei quando faceva discorsi sul cibo. Se spronarla, stare completamente zitto, consolarla, perché tendenzialmente si cerca di minimizzare il problema per tranquillizzarla, o di ascoltarla semplicemente. Io vorrei che fosse seguita da uno specialista, e Lei mi dice uno psicoterapeuta dinamico, quindi. Sono pronto a qualsiasi altro consiglio, in caso. Grazie ancora!
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