Paura di instaurare una relazione affettiva

Gentili dottori,
sono un ragazzo di 40 anni e non ho avuto molte esperienze sentimentali, e quelle poche esperienze non si sono mai concretizzare in un rapporto intimo di qualsiasi tipo. Le poche volte che ho fatto sesso sono state con delle donne a pagamento, per il resto il tutto si è limitato a delle frequentazioni dove il contatto fisico (perfino i baci) non sono esistiti! Posso dire di aver provato le emozioni tipiche dell'innamoramento, che però si sono fermate a uno stato "platonico", generando alla fine ancor più frustrazione.

Questo problema ce l'ho da moltissimi anni . Tanto che l'argomento amore/sesso è diventato sempre più tabù (in famiglia, con gli amici) innescando un circolo vizioso che mi ha portato a evitare (più o meno consciamente) le relazioni con l'altro sesso e le occasioni per conoscere donne. Negli anni, infatti,è subentrata una sorta di vergogna per non aver avuto esperienze. E questo stato emotivo lo sento di più ora che ho conosciuto una ragazza che mi piace veramente tanto. Da una parte sento che dovrei iniziare a corteggiarla, dall'altra c'è la paura (per i motivi sopra elencati) che subentra e mi frena.
In futuro non mi vedo affatto single ma con una famiglia e dei bambini. In altre parole, per la prima volta nella mia vita so quel che voglio dalla vita!

Negli ultimi tempi ho avuto modo di riflettere sulle mie precedenti esperienze, e ho capito che forse il problema non è tanto dovuto al fatto di non aver avuto relazioni vere (anche se questo può in qualche modo generare insicurezze quando mi rapporto con una ragazza) , bensì a un problema legato al sesso. In altre parole, mi duole ammetterlo (ma non è forse ammettendo le proprie fragilità che le si superano?) che forse vedo il sesso come qualcosa di "peccaminoso", per me proibito, tanto quasi da averlo "idealizzato". A conferma di ciò, se ripenso alle mie prime cotte adolescenziali (ma anche della prima giovinezza), nelle varie fasi "platoniche" in cui mi trovavo a sognare i momenti che avrei trascorso con la ragazza di cui mi ero invaghito, appositamente tendevo a escludere la sfera sessuale, ritenendola come una cosa "sporca" o da fare solo dopo una lunga relazione (o addirittura dopo sposati!). È come se "cedendo" al piacere sessuale perdessi il controllo di una parte di me. E la cosa triste è che questa "perdita di controllo" la vedo anche sul fronte femminile: se una ragazza con cui vado a letto poi si lascia andare al piacere, allora potrebbe fare lo stesso con altri o essere una poco di buono? Lo so che questi pensieri sono deliranti (e uso un eufemismo), però preferisco tirarli fuori senza così da permettervi di inquadrare meglio la mia situazione!

Cosa dovrei fare per superare questa fase di stallo e vivere come tutti una relazione amorosa e intima con una donna? Se dovessi stringere una relazione con una donna, dovrei "confessare" il fatto di non aver avuto mai una fidanzata? E vi assicuro che questo mi terrorizza!

Grazie mille

Leonardo
[#1]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
"un ragazzo di 40 anni "

Gentile Utente,
mi ha molto colpito questa sua frase, a 40 anni non è ragazzi, ma uomini!

evidentemente la sua dimensione da dulto, affettività inclusa, le viene scomoda.

Scindere la sessualità dall'affettività, dal legame, dal progetto e dalla longevità, mediante il sesso mercenario, è un chiaro meccanismo di difesa.

L'amore spaventa, ma bisogna capire perché.

Soltanto un professionista de visu potrà aiutarla..

Provi a leggere queste letture sono indicate alla sua difficoltà

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4219-sappiamo-ancora-amare-la-nuova-grammatica-del-cuore.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/6090-amore-e-paura-le-intermittenze-del-cuore.html
È questa video intervista:
https://m.youtube.com/watch?v=hbh5mFUVPok

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#2]
dopo
Attivo dal 2006 al 2016
Ex utente
Buonasera dottoressa,
la ringrazio per celerità con la quale mi ha risposto. E per le considerazioni che ha espresso. Dagli articoli che mi ha consigliato e dalle risposte, lei ritiene che il problema non sia tanto di natura sessuale bensì riguardi la sfera ben più ampia e profonda dell'amore.
Un po' come lo sciocco che guarda il dito (il sesso, in questo caso) e ignora la luna (la sfera affettiva e le paure che innegabilmente ho).

Che dire, in uno dei due articoli si parla di amore, vissuto (o non vissuto) durante l'infanzia. Effettivamente sono nato e cresciuto in una famiglia dove mancavano molte lettere dell'alfabeto affettivo e con un vocabolario di attenzioni e coccole alquanto scarno.

Sono d'accordo con lei che la cosa migliore sia rivolgersi a un professionista e avviare un serio e profondo lavoro su me stesso.

Grazie mille per il nuovo "punto di vista" e buona serata! :)
[#3]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Lieta di averla ascoltata!

Io nei miei scritti parlo spesso di "archeologia dell'amore"..
Di "dote affettiva"..
di "imprinting amoroso."..

E così via.

Auguri per tutto.