Dipendenza da videogiochi

salve a tutti, sono Luca, ho 18 anni e gioco al computer con frequenza da almeno 4 anni. Mi sono sempre contenuto con gli orari, giocando al massimo 5 ore (3 da piccolo) al giorno divise in tutta la giornata, 3 al pomeriggio e 2 alla sera. E' sempre stato così, fino a 9 mesi fa, dove ho conosciuto una ragazza, con cui ho una relazione stabile da appunto 9 mesi. L'essermi fidanzato ha comportato il non avere piu tempo libero durante il pomeriggio ma solo la sera. Come gia letto in altri annunci, mi è successo di dover "soddisfare" il bisogno di giocare spostando gli orari di attività alla sera e giocando 5 ore o anche di piu, tutte alla sera, dalle 8.30-9.00, fino oltre mezzanotte, senza pause(questo non lo facevo mai, o meglio, tra una partita e l'altra magari stavo a parlare con gli amici su skype per un po, o uscivo a fumare una sigaretta, ma senza distogliere los guardo da un pc o telefono. Questo, spostandomi l'orario a cui smettevo di giocare, ha comportato una varianza nei miei orari di sonno: Spesso dormo dall'1 di notte fin'oltre le 10, ovviamente cambiandomi in relazione alla scuola. Stancandomi il pomeriggio e sforzandomi la sera, ho perso la voglia di fare molte altre attivita, come sport, studio ecc, e a volte non reisco nemmeno ad andare a scuola. Quindi in breve gioco molto alla sera, dormo male, ho perso interesse in altre attività quali scuola e sport, però esco ogni giorno quindi rapporti interpersonali non penso siano un problema. I disturbi che mi si pongono ultimamente, oltre al sonno, sono la difficoltà di concentrazione, poichè ogni tanto ripenso ai videogiochi, a quello che mi succede davanti a un pc con i miei amici virtuali, o comunque quando esco con gli amici con cui condivido quella che è o era solo una passione ne parliamo tutti spesso, e il mio pensiero fisso è sempre li, senza però "scambiare" il mondo reale da quello vitruale; ho comunque tenuto invariate le mie capacità di "razionalità".
I miei genitori, 0 meglio, solo mio padre (mia madre è venuta a mancare 8 mesi fa) e mia zia, che abita nel mio stesso palazzo, sanno della situazione e durante tutti questi anni vedevano che comunque c'era una buona organizzazione delle mie attività quali studio, sport, pc e amici, in parte mi danno ragione, sul discorso dell'aver riorganizzato i miei orari con la ragazza e spostando la mia passione tuta alla sera, e pensano che dopo l'avvenimento di mia madre c'è stato un cambiamento emotivamente parlando, anche se io non ho mai sofferto su questa faccenda; ogni tanto i primi tempi piangevo, ma, con l'aiuto di ragazza, amici, e i miei genitori stessi, mi è passata subito, e non ho mai pensieri riguardanti a questo, però ammetto che inconsciamente ho avuto una chiusura emotiva e mi sono "rifugiato" in questo mondo.
Ora mi manca poco spazio per continuare ma brevemente, come rimedio, avevo pensato di rivolgermi al mio medico.
da solo cosa potrei fare, per non gravare la situazione nel corto termine
grazie a tutti dell'ascolto, e scusate gli errori.
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
"ho avuto una chiusura emotiva e mi sono "rifugiato" in questo mondo."

Gent.le Ragazzo,
proprio così il tempo trascorso con i videogiochi è un modo di rifugiarti in una realtà "altra" nella quale non devi confrontarti con il dolore della perdita.
Tuttavia c'è il rischio concreto che questa necessità di fuga invada sempre di più la tua quotidianità diventando una "gabbia" che progressivamente ti isola e ti aliena dalla realtà.
Ti consiglio di rivolgerti di persona ad uno psicologo-psicoterapeuta per un primo colloquio, l'elaborazione del lutto è un processo graduale ma può essere affrontato in modo efficace attraverso la psicoterapia.