Fiducia di se, autoastima, determinazione

Salve,
scrivo in questo gruppo perchè da circa 4 mesi ho deciso di rivolgermi ad uno psicologo in quanto ero in un periodo di "stasi" della mia vita. La cosa che mi ha fatto prendere la decisione di rivolgermi ad uno specialista è stato il fatto che gli studi non andavano bene, pensavo di cambiare facoltá, perchè capivo troppo difficile per me, ma allo stesso tempo mi piaceva molto (come tutt'ora) ma non sapevo decidermi. Di conseguenza ero spesso scontenta della mia vita. Questo mio non riuscire all'università, (contando che non ho avuto mai problemi di metodo o concentrazione), si rifletteva anche nelle attività quotidiane, mi vedevo come una persona debole, che non riesce a "concludere" qualcosa. Lo stesso accadeva nelle relazioni interpersonali, capitava di sentirmi sola, senza nessuno che mi capisse, mentre gli altri avevano buoni voti, un ragazzo e mille altri impegni.
Tutta questa situazione mi ha portata a rivolgermi ad una pscicologa a cui "ho chiesto" di aiutarmi affinchè potessi avere maggiore stima di me stessa, determinazione e sicurezza di me stessa. Infatti negli anni troppo spesso mi sono sentita "inferiore" agli altri o che non fossi all'altezza di una situazione o persona.
La psicologa nelle varie sedute mi ha fatto prendere coscienza di Me, di esserci. Mi ha aiutata a capire che non ho niente di sbagliato ma anzi posso essere quella che voglio, perchè sono più "determinata e forte" di quello che penso. Abbiamo lavorato sul fatto di "porre un limite" tra me e gli altri (che tanto guardavo), abbiam lavorato sulla respirazione, sul riconoscere le emozioni etc. È stato un crescere a piccoli passi.
Nelle ultime sedute però, non c'è più niente di interessante di cui parlare, mi sento meglio rispetto all'inizio del percorso, non è che adesso mi vedo bellissima e sento di avere tanta sicurezza e fidicia di me stessa, ma va meglio e sto imparando a valorizzarmi per quella che sono. Per questo motivo vorrei chiederle se possiamo finire con la terapia, perchè 80€ settimanali iniziano ad essere una cifra importante per me. Secondo voi, lasciare la terapia in questo momento sarebbe improduttivo? E nel caso, come potrei farglielo presente?

Vi ringrazio, Cinzia
[#1]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Cinzia,

premesso che la psicoterapia può essere interrotta da entrambe le parti per qualunque ragione, l'aspetto più importante è la Sua salute.

Lei come sta?
Sente di averne bisogno ancora?
Visto che mi pare di capire che c'è un momento di stallo, ritiene di aver altri bisogni (es lavorare su altri aspetti)?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
dopo
Attivo dal 2017 al 2017
Ex utente
Gentile dottoressa,
io mi sento un po' meglio, sono più consapevole di me, di quello che posso dare, mi sento sicuramente meno "inadeguata" rispetto agli inizi della terapia, e più che un cambiamento esteriore, percepisco una nuova "mentalitá", un modo diverso di vedere le cose sicuramente più fiducioso e positivo sia nei miei confronti che rispetto all'ambiente esterno.
Razionalmente altri argomenti di cui parlare si potrebbero trovare, ad esempio nella sfera sentimentale, vorrei trovare una persona con cui condividere le giornate, ma al tempo stesso l'idea di "legarmi" (anche fisicamente)ad una persona, mi spaventa, mi mette un po' in agitazione (forse perchè non ho esperienza dal punto di vista sessuale e anche perchè mi riesce difficile immaginarmi con un'altra persona al mio fianco dato che sono stata sempre da sola).
Secondo lei a cosa è dovuto?
Anche con la mia dottoressa ne ho parlato, ma lei pensa che sia naturale avere un po'di "preoccupazione" per una cosa nuova e che non è razionale.
In conclusione io vorrei provare a ridurre il numero delle sedute, invece di "chiudere" definitivamente o anche se la dottoressa lo riterrà opportuno a terminare la psicoterapia.

La ringrazio se vorrà rispondermi.
Cordialmente, Cinzia
[#3]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Cinzia,

Lei può proporre alla dottoressa di ridurre il numero delle sedute perché sente che è il momento più opportuno o per qualunque altra ragione (es economica), ma -pur con i limiti del consulto on line e dal momento che io non La conosco- direi che la Collega ha detto bene riguardo le Sue ansie per il futuro.

Quando non conosciamo qualcosa, siamo attratti e vorremmo scoprirlo, ma anche un pochino spaventate. Anche i bambini si comportano così davanti all'esplorazione di un nuovo ambiente, tenendo lo sguardo di tanto in tanto sulla mamma per controllare se è ancora vicino, in caso di necessità.

Non so bene a che punto Lei sia arrivata con la terapia, ma talvolta capita di aver paura a lasciare e chiudere la terapia, pur riconoscendo che è ora di andare da soli...

Faccia il punto della situazione con la terapeuta.

Cordiali saluti,
[#4]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66
Gentile utente,

Lei ha veramente l'età che vediamo nella Sua anagrafica?
Se sì, continuare la terapia Le permettere di rendere un po' più veloce la transizione verso l'età psicologicamente adulta, ad es. dal punto di vista affettivo
<...sfera sentimentale, vorrei trovare una persona con cui condividere le giornate, ma al tempo stesso l'idea di "legarmi" (anche fisicamente)ad una persona, mi spaventa<

Tanto più che se in soli quattro mesi avete compiuto tutti questi passi avanti, la Sua Psy è veramente efficace!

Tenga conto anche del fatto che i cambiamenti vanno consolidati, altrimenti - se si smette ai primi miglioramenti - si corre il rischio di tornare al punto di prima in quattro e quattr'otto.

Saluti cordiali.






Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/