Non so cosa significhi innamorarsi

Ciao,
sono una ragazza di 22 anni e scrivo perchè non so cosa significhi 'innamorarmi'.
Frequento l'università, suono il pianoforte, lavoro il fine settimana e faccio volontariato (mi piace in generale aiutare gli altri). Mi descriverei come simpatica, alla mano, gentile e, grazie ad un grande lavoro su me stessa, anche un po' più sicura. Sono una ragazza normale esteticamente, a mio parere, nè bella nè brutta.
Il problema è che non ho mai provato amore per nessuno. Oggi le storie nascono su fb/whatsapp e più volte mi è capitato che dei ragazzi mi scrivessero per uscire per una cena, o un caffè, ma nessuno di loro mi ha mai "colpita" particolarmente. In genere quelli che ho conosciuto, anche se caratterialmente non erano male, poi esteticamente o fisicamente non mi dicevano nulla; in generale erano tutti ragazzi un po' insicuri, timidi, "bruttini", quelli che oggi potrebbero definirsi "sfigati" (per intenderci).
A questo punto mi sorge spontanea una domanda, perchè "attiro" solo questo tipo di persone? Forse perchè dò agli altri questo tipo di immagine (che però, non mi corrisponde totalmente)?
Salvo questi ragazzi con cui sono uscita, un paio di volte e niente di più, sono stata sempre da sola, e mi capita spesso di pensare, quando magari guardo un film o in generale, a come sarebbe innamorarsi, trovare la tua persona e condividere con lui le mie giornate, ma forse non sono ancora pronta...
Una sola volta, almeno due anni fa, sono uscita per circa un mesetto, con un ragazzo, anche questo non mi piaceva esteticamente, però tra noi si era creato un bel rapporto inizialmente di amicizia, ci aiutavamo a vicenda, ci confidavamo, e quando mi ha chiesto di stare insieme come coppia, ho acconsentito, un po' perchè tendevo sempre ad accontentarmi, un po' perchè mi sentivo sola come adesso, e anche perchè ho pensato "che hai da perdere nel conoscere una persona? poi l'aspetto fisico non è tutto, c'è anche il carattere etc.." quindi ho accettato. Solo più tardi, quando lui voleva avere rapporti più intimi o quando diceva di amarmi, io capivo che non provavo lo stesso se non un gran voler bene. Da allora sono uscita con un solo ragazzo (stavolta mi ha "mollata" lui) ma comunque anche in questo caso non mi diceva niente.
Attualmente mi piace un ragazzo che fa la mia università, ci parliamo, capita che a volte studiamo insieme, ma sono quasi sicura sia una infatuazione solo mia. Perchè non sono mai "corrisposta"? Perchè non può accadere che piaccio a qualcuno e che lui piaccia a me?
In ogni caso sono un po' stanca di aspettare il momento giusto, ho voglia di innamorarmi, di dare me stessa, penso di avere molto da offrire, ma non ne ho la certezza dato che non mi sono mai legata a nessuno nè sentimentalmente nè sessualmente.
E soprattutto perchè piaccio solo a ragazzi insicuri, timidi e impacciati? Probabilmente se si fanno avanti loro, è perchè pensano che anche io sia chiusa ed introversa?
Vi ringrazio se vorrete aiutarmi
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
"Mi descriverei come (...... ) e grazie ad un grande lavoro su me stessa, anche un po' più sicura"

Gent.le Ragazza,
quando parla di un "grande lavoro su me stessa" ti riferisci ad un percorso di crescita personale oppure ad un percorso di auto-aiuto ?

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

[#2]
dopo
Attivo dal 2017 al 2017
Ex utente
Ho intrapreso un percorso di terapia da una pscicologa. È stato un crescere a piccoli passi, ho preso consapevolezza di me, di esserci, ho imparato a stare più a contatto con me stessa, attraverso la respirazione ed il sentirmi, ho imparato a riconoscere le emozioni e a darmi valore, non minimizzando le attività che svolgo.
Fino ad arrivare ad una situazione di "pace" con me stessa, finalmente mi sento bene, so quello che posso dare, non mi sento improvvisamente bellissima e sicura di me, ma mi voglio più bene, cerco di ascolarmi e trovare quella determinazione e sicurezza, che tanto ambivo, dentro di me.
Il fatto di piacere sempre a ragazzi insicuri, impacciati e introversi, mi "preoccupa" perchè se loro, essendo timidi e insicuri, trovano il "coraggio" di chidermi di uscire, significa (secondo me) che mi vedono la classica "brava ragazza" adatta a loro.
Spero abbia capito cosa volevo dirle.
E di conseguenza tutto il lavoro fatto con la psicologa sull' avere fiducia di sè, sul vedersi con occhi diversi, sarebbe vano. Io razionalmente, (non vorrei essere presuntuosa) non credo che persone, tipo i ragazzi di cui le parlavo, siano adatti a me,forse mi viene da dire che vorrei qualcosina in più.
La ringrazio se vorrà rispondermi
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile ragazza,

probabilmente sei più sicura rispetto al passato e riesci a muoverti ma maggior dimestichezza, ma ciò che mi pare di capire da quanto scrivi è che ti manca l'esperienza da una parte (e che solo facendo esperienza potrai davvero capire tanti altri aspetti di te stessa) e che, in ogni caso, il luogo dove ti aspetti di poter incontrare una persona da amare sia la rete...

Oggi sarà pure così, come scrivi tu, ma non sorprende che attraverso la rete ci siano più spesso ragazzi timidi e impacciati, quelli che probabilmente hanno difficoltà ad approcciare una ragazza senza la protezione di uno schermo....

Insomma, un conto è metterci la faccia ma ben altro conto è parlare attraverso un pc. Anche le persone più timide sembrano più sicure dietro un pc, ma poi -di persona- la protezione non c'è più e ci si mostra per come si è davvero.

Il fatto che tu sia stanca di aspettare "il momento giusto" e che sia insomma insofferente probabilmente viene trasmesso. Non certo rispetto al tema in sé, ma una certa inquietudine forse sì.

Anche con il ragazzo che ti piace all'università, perché tanti problemi e dubbi? Non puoi frequentarlo e vedere poi che succede?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#4]
dopo
Attivo dal 2017 al 2017
Ex utente
Gentile dott. ssa Pileci,
forse non mi sono spiegata bene nella prima parte, intendevo dire che i ragazzi si approcciano spesso tramite computer.
Io preferirei parlare o comunque iniziare a conoscerci di persona e magari l'utilizzo dei social potrà servire per tenerci in contatto se, ad esempio, uno dei due dovesse studiare in un'altra città.
Per quanto riguarda il ragazzo all'università, ci conosciamo giá, quando ci sono le lezioni capita di studiare insieme in biblioteca o prenderci un caffè; ma, secondo me, questo suo essere disponibile o gentile è il suo modo di fare, quindi lo fa indipendentemente ci sia io con lui o un'altra persona.
Io ho paura che lui non abbia la stessa curiosità o voglia che ho io, di passare più tempo insieme. Nella mia testa è l'uomo che dovrebbe mostrare per primo l'interesse, e se interessato, in teoria, dovrebbe essere lui a cercarti o farsi sentire almeno inizialmente. Da quel poco che ho potuto vedere con i ragazzi che mi hanno chiesto di uscire a bere qualcosa, sono loro che si facevano sentire o mi scrivevano proprio perchè interessati. Dato che questo ragazzo non fa nulla di tutto ciò quello che penso è che non gli interesso abbastanza.
Lei mi consiglia di parlarci o farglielo capire?
La ringrazio!!
[#5]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> Nella mia testa è l'uomo che dovrebbe mostrare per primo l'interesse
>>>

È vero, tradizionalmente è sempre stato così, anche se oggi le cose sono un po' cambiate. Ma restando nella tradizione, se è l'uomo che manifesta per primo l'interesse, la donna di solito manifesta disponibilità e incoraggiare l'altro. Dà "luce verde" per proseguire al passo successivo, insomma.

Tu ritieni di star facendo questo? Oppure potrebbe essere che gli altri, specialmente i ragazzi per te interessanti, vedano di te un atteggiamento un po' chiuso e quindi lo interpretino come "semaforo rosso"?

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#6]
dopo
Attivo dal 2017 al 2017
Ex utente
Gentile dott. Santonocito
Io come persona sono abbastanza aperta, ma all'inizio sono un po' timida, poi mi sblocco senza problemi. Forse agli occhi degli altri posso sembrare tutta "precisina" o la classica "brava ragazza".
Comunque per quanto riguarda il dare dei segnali, io ci ho "provato" invitandolo a studiare insieme qualche volta e lui una volta non poteva (o almeno così mi ha detto) e una volta ha accettato, ma poi finisce lì. Quindi, sì, potrei impegnarmi di più nel mostrargli il mio interesse, ma oltre a non sapere che cosa fare, ho un po' paura di un eventuale rifiuto, poi lo perderei anche come amico.
Una volta è capitato che, avendo lezione subito dopo pranzo abbiamo mangiato qualcosa insieme, ma secondo me, lui non ha un doppio fine, lo avrebbe fatto anche con un'altra persona se fosse stato nella stessa situazione. In un'altra occasione invece, nonostante fosse l'una di pomeriggio e alle 14 avesse un seminario, quindi non tornava a casa a mangiare, ma si fermava vicino all'università, mi ha accompagnata a prendere il bus che comunque dista una decina di minuti a piedi. Io sinceramente non so che pensare, a volte mi fa sperare ma altre mi dico "no, ti stai sbagliando". Secondo lei come dovrei fargli capire il mio interesse? O che atteggiamento/modo di fare dovrei usare con lui per fargli vedere "la luce verde"?
La ringrazio dell'aiuto
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
È difficile dirlo senza vederti. Avendoti di fronte uno psicologo può vedere facilmente se hai un atteggiamento piuttosto che un altro, ma per email non è così immediato.

Puoi provare a proporgli di vedervi fuori dall'ambiente di lezione per bere qualcosa. Di pomeriggio, magari. "Ti va di bere qualcosa insieme dopo le lezioni?" Oggi non è affatto inusuale che una ragazza proponga di uscire a un ragazzo. Senza impegno, come si dice.

Se accetta, avrete modo di conoscervi meglio e vedere se c'è stoffa per procedere.

Se non accetta, probabilmente ti converrà continuare a guardarti d'attorno.