Enorme senso di colpa

Gentili dottori,
Sono una ragazza espatriata all'estero. Lavoro qui da poco più di un anno e da quando mi sono trasferita qui sono cambiate un bel pò di cose nella mia vita.
Come dice il "titolo" di questo messaggio, provo un enorme senso di colpa per una cosa che ho fatto un anno fa. Quando mi sono trasferita qui ero ancora fidanzata con un ragazzo. Stavamo insieme da due anni, due anni molto travagliati, e molto intensi. Subito dopo essermi trasferita ho capito che avremo avuto vita breve, lui in Italia che faceva la solita vita e io presa dalla novità, dsi nuovi ritmi estenuanti. Non ero molto lresente e lui si è sentito trascurato, ha pensato che fossi diversa e che non lo volessi più. Ci vedevamo poco ovviamente, ma quando ci vedevamo lui non voleva fare l'amore con me perché diceva che si sentiva sotto pressione e che sentiva "il dovere" di farlo, perché potevamo stare insieme solo per poco tempo. Io avevo bisogno di sentirmi desiderata, avevo bisogno fisico di fare l'amore con lui e mi sentivo molto frustrata e arrabbiata, perché non riuscivo a "sfruttare" a 360 gradi i pochi giorni che potevo trascorrere con lui e vivermelo in toto.
Lui aveva questo blocco sin da prima, prima di trasferirmi all'estero ho studiato 6 mesi a Milano, ci vedevamo molto più spesso, ma quando ci vedevamo facevamo raramente l'amore. È come se dovesse stare qualche giorno con me prima di "riabituarsi". Fatto sta che a un certo punto mi sentivo sola e sentivo il bisogno di sfogare la mia frustrazione. Cosi sono finita a letto con il mio coinquilino. Ho tradito il mio fidanzato. Mi sento ancora uno schifo ler quello che ho fatto. Come se non bastasse, qualche mese dopo sono andata a vivere con quella che era la sua "ex" ragazza all 'epoca, ma che ora è tornata con lui. In quel frangente loro non erano insieme, ma lo erano stati poco prima e lo sono tornati ad essere dopo qualche mese.
Ora io e lei siamo estremamente legate, ma non riesco a sopportare questo peso che ho sulle spalle. Inoltre da poco ho ricominciato a sentire il mio ex, da amici, ma mi sento troppo sporca. Ho scritto molto, ma ho tralasciato comunque dettagli importanti.
Mi sento molto in colpa nei confronti di queste due persone entrambi molto vicine a me.
Ho pensato di provare a voltare pagina con lui, a provare a risentirci, ma ho fatto una cosa troppo orribile, non mi perdonerebbe mai e non riesco a perdonarmi io stessa.
La mia coinquilina...innamorata persa del mio ex coinquilino, che ancora dopo anni tiene la relazione nascosta. Lei che si è aperta con me e mi ha raccontato tutto della loro relazione, se solo sapesse mi ucciderebbe a mani nude. Mi sento in gabbia e non so che fare. Ho sbagliato e non so come rimediare.
Spero che in qualche modo sappiate darmi dei consigli utili per capire come risolvere la situazione.
Grazie del vostro tempo!
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 578 66
Gentile utente,

se dopo un anno è ancora inchiodata a quell'avvenimento significa che ritiene di avere tradito valori importanti: la fiducia, l'amicizia, ... ma anche forse l'immagine che Lei ha di sè.

Il fatto è che non siamo mai "a prova di bomba",
le circostanze della vita possono far emergere lati inaspettati e insospettati anche a noi stessi, che poi vengono ricostruiti guardando indietro.

Eppure a un certo momento occorre accettare di essere "anche" questo.
E' il primo passo per perdonarsi.

Lei scrive:
"Mi sento in gabbia e non so che fare. Ho sbagliato e non so come rimediare."

Ormai non c'è più nulla da fare per quanto riguarda "quel" singolo fatto; il passato non torna indietro. Ma per l'appunto è passato.

Occorre lavorare sui sentimenti che - al contrario dei fatti - sono ancora molto attuali:
prendere atto che di fronte a certe esigenze e bisogni si possono compiere gesti di cui poi ci si pentirà;
evitare di caricare i gesti di un significato enorme, che forse non hanno;
è importante anche accettare di portare da sola il peso del fatto, senza pensare di raccontarlo, magari per dovere di sincerità nell'amicizia.




Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile CarlaMaria,
La ringrazio molto per la sua risposta.
Penso abbia centrato dei punti importanti. Ho tradito un fidanzato e quella che poi è diventata una cara amica. C'è da dire che allora questa persona non era affatto mia amica, ma lo è diventata col tempo. Non sapevo nulla di lei, non eravamo assolutamente legate, avessi saputo come stavano le cose, o se ci fosse stato tra noi il rapporto che ho ora non mi sarei certamente comportata in quel modo.
Dall'altro lato, ho tradito una persona che è ancora innamorata di me e pensa io sia perfetta, mentre invece ho commesso un errore e anzi probabilmente non ho saputo affrontare il disagio che lui stava chiaramente attraversando. Come ha detto lei è passato, ma in qualche modo è ancora presente perché ora ci stiamo risentendo.
Mi fa molto piacere sentirlo ma allo stesso tempi mi sento a disagio. Come posso accettare quello che è successo?
Grazie!
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 578 66
..."avessi"...
..."ci fosse"...
tutto nell'ipotetico.

Ma i fatti sono già avvenuti e passati,
sono i sentimenti ad essere ancora presenti.

Su quelli ci deve lavorare Lei,
accettando i sentimenti di disagio
ma essendo consapevole che ormai i fatti si sono conclusi:
Quell' "ENORME senso di colpa" andrà a scendere.

Faccia inoltre attenzione che i pensieri relativi al tradimento non si trasformino in pensieri ossessivi, aprendo un ulteriore versante di disagio.