Pensieri continui e schemi

Salve,

scusate il disturbo, vorrei parlare di un problema che negli ultimi mesi (saranno all'incirca 2) si è presentato.
Premetto che ero sotto cura di Depas e farmaci SRI come antidepressivi; niente di grave, una leggera depressione, anche se più che altro v'era il bisogno di mantenermi calmo a causa dei miei scatti d'ira.
In ogni caso, da 2 mesi a questa parte, ogni giorno mi ritrovo a dover schematizzare dei pensieri, che alla fine sono spesso gli stessi, e a volte qualcuno aggiuntivo.

E' difficile da descrivere; per esempio, devo trovare una giustificazione o una soluzione ad un qualcosa, attraverso la ripetizione dello stesso nella mia mente.
La cosa però più strana, è che si tratta di avvenimenti passati (mesi ed anni) che spesso analizzo perché credo di averli sbagliati, e quindi cerco di giustificarmi o di non ripetere gli errori.
(passati in prevalenza, ma anche futuri e presenti).

Diciamo che il costante senso dei miei pensieri e la successiva ''cura'', è la schematizzazione ripetuta degli stessi.
Ogni situazione ed ogni pensiero, deve essere sotto controllo. Per esempio, devo consegnare un esame, lo programmo con mesi e mesi d'anticipo il lavoro da fare (questo concerne le azioni future).
Il passato invece, è laddove io abbia sbagliato, una giustificazione dell'errore, ed un atteggiamento completamente diverso nel futuro, per essere migliore.

Non posso chiamarli rituali (non ho problemi di ripetizione di azioni, né tanto meno di gesti, né tanto meno mi sento perseguito).
Ho solo un infinito senso di controllo, un infinito bisogno di schemi in cui far rientrare ogni singolo pensiero.

Tutto cio', è spesso aggiunto ad una costante reazione di rabbia ed aggressività.
Se per esempio tizio mi da una spallata involontariamente, è sufficiente per scatenare la mia vendetta.

Questo problema non è debilitante; riesco a controllare me stesso e a svolgere le mie attività.
Io stesso, fisso un massimo di ripetizione per ciò che concerne i pensieri e la loro programmazione
(graduale, che ad ogni settimana, diminuisce), tuttavia... l'eccessiva meticolosità a volte è frustrante.

E anche il fatto che debba sempre calcolare, ragionare, le situazioni che per me ne necessitano.
La domanda è: secondo voi cosa potrebbe essere? E' anche indicato il supporto psicologico dal vivo?

Mi dispiace per la lunghezza dei caratteri,
per l'eccessiva prolissità e mi rendo conto dell'enorme difficoltà, dietro uno schermo.

Ringrazio in anticipo.
buon lunedì!
[#1]
Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 122
(...)è che si tratta di avvenimenti passati (mesi ed anni) che spesso analizzo perché credo di averli sbagliati, e quindi cerco di giustificarmi o di non ripetere gli errori.(..)
intanto cominci con il leggere questo
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3715-la-rimuginazione-ossessiva-come-risolverla.html

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

[#2]
dopo
Utente
Utente
Salve,
ho letto l'articolo; molto interessante e decisamente molto pertinente, mi sono riscontrato completamente con l'esempio descritto dello studente (che tra l'altro sono, anche io).
Volevo ringraziarla per avermi dato il link di questa ricerca, che mi è stata decisamente utile.

L'unica cosa aggiuntiva, rispetto alla problematica descritta dall'articolo, è che purtroppo i pensieri non riguardano solo il passato, ma anche il presente e il futuro.
Per rimanere in tema di esempi, dovrei prenotare una lezione di scuola guida giovedì, inizio a pensarci più e più volte anche 3 giorni prima.
O anche, se semplicemente, devo svolgere un'azione durante l'arco della giornata.

Potrebbe essere sempre un problema di rimuginazione ossessiva?
Indubbiamente, anche in base all'articolo, è chiaro che c'è bisogno di un aiuto di un terapeuta.

Nel frattempo, c'è qualche consiglio che mi può dare per ''calmare'' i pensieri?

Grazie ancora!