Può un amore nascere con il tempo senza l'innamoramento?

Ho un problema che mi assilla fortemente. Mi ritrovo da 4-5 mesi a questa parte assieme ad una persona che inizialmente non mi piaceva molto fisicamente ma che ora reputo improvvisamente meravigliosa. Con lei sento di essere autentica, desiderata, curata. Quando sono con lei mi sento benissimo, ho fatto qualche follia presa dall'impeto del momento, mi sono aperta come con nessun'altro al mondo, intimità e complicità totale. Ma non ho mai sentito con lei i classici sintomi da innamoramento, quella tachicardia, quel senso di euforia pazzesco. Solo lievemente, qualche volta.. Con lei sento la quiete, la voglia di progettare, il sesso è pazzesco, mi manca ma non mi manca in maniera asfissiante.
Sono completamente terrorizzata poiché paragono questa storia alle altre pseudo storie passate. I dubbi aumentano ma nell'arco di tempo in cui non ci siamo parlate per via di un litigio sono stata male. Ho vissuto sempre piccole storielle, infatuazioni che finivano puntualmente per essere soffocate perché l'altra parte non ricambiava nella stessa maniera, sono sempre stata una folle romantica che non dormiva di notte perché presa dal pensiero dell'altro,

Invece ora cosa succede? E' possibile che un amore possa nascere con il tempo senza sperimentare quella fase che va dall'infatuazione, all'innamoramento? Può l'innamoramento inteso come sintomi fisici, arrivare lentamente? E' così importante come ho sempre pensato oppure è un concetto che ho sempre vissuto estremizzando ed idealizzando?

Oppure mi sto soltanto convincendo?
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
Dipende da cosa intendi per "amore".

Per gli psicologi questa parola contiene varie componenti: passione romantico/sessuale, amicizia, affetto, progettualità, comunanza di valori.

Le ultime due si riferiscono soprattutto alle coppie destinate a durare.

La prima da sola è il classico sesso senza amore.

La seconda non ha bisogno di spiegazioni, la terza può essere un amore fraterno o per i propri figli o parenti.

Per te cosa vuol dire "amore"?

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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dopo
Utente
Utente
Sebbene io abbia sempre provato forti emozioni da infatuazione se penso all'amore al massimo mi viene in mente passione e premura, progettualità, fare le cose assieme, desiderio, amicizia e complicità.

Con questa persona, ho la sensazione che siano mancate le fortissime emozioni che ho sempre provato con le precedenti esperienze.
Come se non la stessi per niente idealizzando, come se la volessi per quella che è davvero.
Ma non sento quella serie di sintomi fisici pazzeschi.
Ne posso fare a meno, ma la mia parte ansiosa crea mille dubbi specialmente perché paragono paragono paragono
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
>>> al massimo mi viene in mente passione e premura, progettualità, fare le cose assieme, desiderio, amicizia e complicità
>>>

"Al massimo" per usare un eufemismo :) c'è dentro quasi tutto!

Però mancano le fortissime emozioni, la passione e l'infatuazione. E questo stuzzica la tua ansia ossessiva, che ti fa venire il dubbio che allora non sia "perfetto", dico bene?

In tal caso ti occorrono due cose: 1) mettere a tacere l'ansia e 2) vivere la storia d'amore presente per quello che è, senza pretese né troppe aspettative. Vivi e fai esperienza, che qualcosa s'impara sempre dalle novità.

Per la 1) scegli tu se avvalerti di un terapeuta oppure se riesci a far fronte da sola.
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dopo
Utente
Utente
La passione c'è. Eccome se c'è, specialmente nell'atto sessuale. Mancano quei "turbamenti" che mi davano le relazioni in precedenza. Quella smania di voler piacere, quei dubbi relativi a quanto potessi piacere all'altro. Quel fantasticare di continuo. Quelle palpitazioni.

Comunque dice bene. E' come se fosse tutto diverso. Sento che è tutto diverso.

Forse sono cresciuta e vivo la relazione in maniera diversa?
Forse è diversa la persona e la situazione?

Non so.
Sempre stata di indole ansiosa. Sempre sofferto di pensieri ossessivi in periodi di stress. Ma adesso mi mette ancora più ansia tutto ciò perché sento di non viverla in maniera spontanea.
Ho paura di mentire a me stessa, di accontentarmi INCONSCIAMENTE, ho paura che non sia la persona giusta.
Tutti questi dubbi scaturiti dal semplice fatto che non provo quella tempesta emotiva di sempre.

ecco il perché della mia domanda: Può tutto ciò che concerne la relazione e l'amore, manifestarsi in maniera soggettiva e diversa ? Oppure i sintomi fisici si devono provare per forza?
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
>>> Forse sono cresciuta e vivo la relazione in maniera diversa? Forse è diversa la persona e la situazione?
>>>

Sembrerebbe proprio di sì. Almeno la seconda.

>>> Sempre stata di indole ansiosa. Sempre sofferto di pensieri ossessivi in periodi di stress
>>>

Quindi vale quanto già detto: curare la tua ansia per vivere in modo più sereno la relazione.

Una delle se*he mentali che spesso si fanno gli ansiosi ossessivi in fatto di amore è: amerò abbastanza? Non è che non lo/la amo a sufficienza? Mi starò accontentando?

Quindi sei in buona compagnia, ma questo non dovrebbe essere un buon motivo per continuare a soffrire, del tipo: mal comune mezzo gaudio.

L'ossessività è subdola, porta a crearsi problemi dove non ce ne sono, perché non si sa mai. Sto troppo bene e questo è anormale. Sicuramente fra poco arriverà la tegola.

Perciò se tu stessa riconosci di soffrire di un'ossessività notevole, non c'è altra spiegazione da cercare. E soprattutto NON vanno cercate rassicurazioni. C'è solo da curarla.