Sonnolenza, mancanza di stimoli, insicurezza

Salve, preciso che non chiedo un consulto per me bensì per il mio fidanzato perché vorrei aiutarlo nel modo più efficace senza però disturbarlo. Sto usando il suo "utente" su medicitalia. Il mio fidanzato è iscritto, come me, ad una facoltà scientifica difficile. Premetto che sicuramente ha le capacità di comprensione necessarie per lo studio, presenta predisposizione per la matematica. Tuttavia, benché il suo interesse per la materia sia vivo, lui prova difficoltà a studiare in quanto non è abituato. Fin qui c'è ben poco di medico in questo problema, ciò nonostante ultimamente ogni pomeriggio quando dovrebbe sedersi al tavolo e studiare sente un'improvvisa sonnolenza e la sua già scarsa voglia di studiare viene facilmente vinta: si stende o dorme 3 o 4 ore nel pomeriggio, dalle 4 alle 7 ad esempio, bruciando così del tempo prezioso. Si sveglia quando ormai è ora di cenare e quindi non studia più, a quel punto la sonnolenza gli passa, esce, ride, scherza. Io però so, perché me lo dice, che vorrebbe finire gli esami, anche se ha poca fiducia nelle sue capacità. Ma è come se rimuovesse il problema dormendo. Il suo corso di laurea necessita di molto studio e di tante ore di esercizi. Per questo motivo meno studio fa e meno capisce, meno capisce e più si sente frustrato, avendo quindi sempre meno voglia di studiare. Io sospetto che la sonnolenza esagerata che lo vince sia causata dalla mancanza di stimoli che sente nello studio. Credo che lui sia convinto da prima di "non capire", crede che anche studiando non possa riuscire ad impadronirsi dei concetti che studia. Ha paura di affrontare lo studio e per questo dorme. Aggiungo che ha 26 anni e dorme comunque 8 ore a notte, anche se non va a letto molto presto, con questa sonnolenza dorme decisamente troppo! Come posso fare ad aiutarlo a rimanere sveglio? Ho provato a coinvolgerlo nello studio ma è molto scoraggiato, a mio parere a torto. Se riuscissi a farlo studiare quel tanto necessario per invertire il circolo vizioso e fargli capire che i risultati vengono, sicuramente poi studierebbe. Ma come posso farlo? Mentre lui dorme io studio ma siccome io ho già dato gli esami che lui deve dare non posso aiutarlo a studiare senza ferire il suo orgoglio ( vuole capire da solo e sono convinta che se studiasse ci riuscirebbe egregiamente!). Non so se può darmi qualche consiglio per aiutarlo in modo discreto. Io penso che sia qualcosa di medico in quanto deriva tutto dalla sua insicurezza. Ringrazio anticipatamente.
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Dr.ssa Romina Venti Psicologo, Psicoterapeuta 85 2
Cara ragazza,
cosa significa "vorrei aiutarlo nel modo più efficace senza però disturbarlo"?

Per il suo ragazzo questo è un problema o no?
La sonnolenza può essere sintomo di mancanza di stimoli, bisognerebbe capire perchè non li ha, lei come può fare a fargli capire che è bravo, intelligente e in grado di affrontare questo tipo di unversità se lui non è interessato a farlo?

Penso invece che lo dovrebbe un pò "disturbare" dicendogli ciò che ha scritto qui, cercando di non proteggerlo (la protezione non fa mai bene se è eccessiva), il problema è del suo ragazzo lei può farglielo notare non può risolverglielo.

Cari saluti.

Dr.ssa Romina Venti
Psicologa-Psicoterapeuta familiare e sistemico-relazionale
Iscr.Ord.Psic.Umbria sez. A n°536
www.rominaventi.it

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dopo
Utente
Utente
Salve dottoressa,
la ringrazio moltissimo per la sollecita risposta. Preciso che per il mio ragazzo affrontare questa università è stata una scelta indipendente e desiderata. Lui desidera moltissimo riuscire a completare il corso di laurea ma è come se non capisse che deve passare per la fatica di ore di studio. Pensa che, nonostante la sua passione per la materia, lo studio non gli permetta di riuscire. Questo è perché non ha fiducia nelle sue capacità. Lei ha ragione, proverò a parlargli così che possa "reagire" lui, se lo desidera.
La ringrazio moltissimo per il consiglio!
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 122
Gentile ragazza, al di là della mancnza di fiducia o di una scelta personale verso il corso universitario, ad un certo punto la mancanza di motivazione può far capolino nella testa di un ragazzo. Il sonno può rappresentarne un sintomo, visto che non ce l'ha quando si tratta di uscire e divertirsi. Tuttavia se lui non lo sente come un problema, o per lo meno tende a svalutarlo lei non può fare proprio nulla (sempre che questa sua mancanza di motivazione non sia più un problema per lei).
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
Gentile ragazza, è probabile che la reale motivazione a completare il corso di studi nel suo ragazzo sia inferiore a quella dichiarata.

Ad ogni modo, per essere molto chiari, il suo ragazzo è adulto e qualunque richiesta d'aiuto dovrebbe venire prima da lui. Se davvero studia poco, questo non potrà che riflettersi sul risultato che otterrà agli esami e alla fine, volente o nolente, dovrà farci i conti e capire che qualcosa non torna.

L'aiuto migliore che può dargli è evitare d'incitarlo a studiare di più e lasciare che capisca da solo. Altrimenti non crescerà mai.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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dopo
Utente
Utente
Ringrazio tutti per le risposte. Pensandoci bene credo che sia giusto seguire il consiglio del Dr.Santonocito, anche perché ho la sensazione che l'unico modo per uscire da questa svogliatezza sia la sua volontà, è meglio quindi aspettare che "cresca".
Cordiali saluti ed un sentito grazie a tutto lo staff di medicitalia che trovo sempre molto disponibile per qualsiasi consiglio!