Insensibilità emotiva

salve a tutti! e buone vacanze ! ho ceracto in qualche altro consulto ma non credo di aver trovato una risposta adeguata. sono in terapia da 8 mesi, ed è circa un mese che non ho incontri con la psicologa. ciò non mi dà fastidio se non il fattoc he qualche volta vorrei parlare con lei di quello che mi succede. ho 17 anni. con lei ho superato (ma ora ho qualche dubbio) la depressione, e sono diventata a mio parere una persona babstanza sicura e positiva, poichè prima ero molto rigida con me stessa e i miei pensieri erano alquanto "negativi". solo che, forse perchè sto affrontando la vita da sola, senza magari l'appoggio o i consigli(non veri propri consigli ma riflessioni) della psicologa. mis embra di rendermi conto di essere divenuta in poche parole "insensibile emotivamente" sono più aperta più sciolta ma è come se avessi perso la mai serietà, la capacità di preoccuparmi di qualcosa, o di fregarmene di qualcosa. (infatti dato che non posso andare via di casa o farmi una mai vita, per quieto vivere; ho cercao in tutti i modi di creare una barriera tra me e la mia famiglia,(causa principale del mio malessere) per non ricadere nella depressione o comunque nel dolore. questo però (credo ed ipotizzo) come se fosse diventata un abitudine, non mi permette di essere sensibile o di emzionarmi anche positivamente, e ora quasi vorrei anche in negativo, nella mia vita sociale al di fuori della famiglia. ciò mi preoccupa, anche per la mia fresca relazione con un ragazzo. domanda: questo mio essere così insensibile ha a che fare con il fatto che forse non ho superato del tutto la cosa, o cos'altro? vorrei davvero qualche consiglio perchè la cosa mis ta preoccupando parecchio. un altra ho notato che anche se sono triste o come ora un pò turbata mi è motlo difficle piangere anche se ci provo.
non so che pensare... grazie ancora!! (ho 17 anni)
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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187 37
Gentile ragazza,
ma in questo periodo stai assumendo psicofarmaci? Te lo chiedo perchè alcuni farmaci possono dare la sensazione di "appiattimento emotivo" che descrivi tu.

Intanto diciamo che se ti percepisci "fuori dalla depressione" questo è già un buon passo: dopo 8 mesi di terapia sono arrivati dei risultati significativi. Sei migliorata, e questo è molto importante.

In psicoterapia io non valuto la presenza/assenza di un sintomo come segno di guarigione, ma la sua riduzione di frequenza ed intensità: prima ogni minuto della tua giornata ti sentivi depressa e strana, oggi accade, ok, ma meno frequentemente, giusto?

Purtroppo capisco il tuo rammarico per la vacanza della terapeuta: tieni presente che ne ha bisogno per tornare ricaricata, e la "ricarica" della tua psicologa sarà per te un sicuro vantaggio. Magari la prossima volta stabilite insieme qualcosa da fare durante l'assenza della terapeuta per vacanza.

COmunque non preoccuparti più di tanto.

Cordialmente

Daniel Bulla

dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_

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dopo
Utente
Utente
si si ... ora queste sensazioni un pò depresse non mi vengono quasi più ma oggi sto così. psicofarmaci?? beh ho preso fino a 10 giorni fa ignatia heel per l'ansia ma è un farmaco omeopatico(3 volte al giorno). e prendo i bioscalin (integratori per i capelli) ma credo non centrino nulla. il fatto è che questo appiattimento emotivo credo duri già da 2 3 mesi. ma me ne sto accorgendo meglio ora.
secondo lei, non chiedo un consiglio mirato perchè so che non può non avendo informazioni necessarie. ma quello che vorrei capire se serve fare qualcosa per eliminare questo appiattimento emotivo, almeno un pò (dato che mi crea dubbio anche sulla mia relazione che per me è importante) o magari posso cercare di incitare i sentimenti e le emozioni anche se non le sento più....
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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187 37
"o magari posso cercare di incitare i sentimenti e le emozioni anche se non le sento più..."

Perfetto, mi sembra già una buona soluzione
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dopo
Utente
Utente
salve vorrei rispondere qui e chiedere ancora qualcosa. perchè credo che qualcosa sia cambiato e radicalmente.
praticamente dal 1 settembre (inizialmente pensavo fosse ricollegato alle mestruazioni) da quel giorno ho avvertito un cambiamento totale. sono troppo sensibile, e i sintomi depressivi sono tornati; insicurezza, spesso pensieri riguardo il passato, discorsi immaginari, pensieri negativi che spingono a pensare a me come una fallita, odio per me stessa e per le persone che mi stanno attorno. e piango, piango a dirotto. ciò mi spaventa perchè quando sto così avrei voglia di finirla con tutto, famiglia, amici e ragazzo. pensando siano loro la causa del mio malessere. in realtà ho capito solo una cosa, che per quanto piacevoli posso passare le giornate in compagnia o meno, sento sempre qualcosa che dentro brucia, come se mi mancasse qualcuno che capisce davvero chi sono. e qui subentra la mia psicologa, che è dal 20 luglio che non la vedo e non la sento perchè è stata male. ora però non ho più sue notizie e mi sembra strano dato che è sempre stata attenta. la sua lontananza mi fa sempre più male e ho paura in una "delusione" anche con lei. ora come ora poi.. mi sento molto debole e non so che fare.. per autocurarmi aspettando lei. grazie del tempo e dell'attenzione :-)
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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187 37
Gentile Utente,
noi psicologi siamo essere umani, come te, e purtroppo a volte possiamo stare male. In quei casi, come puoi immaginare, diventa prioritario il nostro benessere, e per questo a volte i pazienti si sentono "trascurati".

Io solitamente, però, non cerco mai i miei pazienti perchè non mi sembra corretto: per questo ti consiglio di provare a contattarla tu, magari con un sms, chiedendole come sta, e dicendole che tu invece stai molto male e hai bisogno di un supporto.
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Dr.ssa Marisa Nicolini Psicologo, Psicoterapeuta 132 6
Gentile ragazza,
nell'attesa di risentire la Sua terapeuta, valuti se può essere successo qualcosa (accaduto realmente o fantasticato da Lei) che possa aver facilitato questo sbalzo d'umore.
D'altronde consideri anche che alla Sua età è frequente non sapere bene chi siamo e cosa vogliamo: la vita, le esperienze e, purtroppo, spesso anche le sofferenze, piano piano La condurranno (se necessario con il sostegno dello psicologo) a fare chiarezza dentro di sé. E allora anche l'esterno sembrerà più facile da affrontare.
Non drammatizzi, e ci faccia sapere come procede (se vuole).
Buona domenica e cordiali saluti,

Dott.ssa Marisa Nicolini, psicologa-psicoterapeuta
m_nicolini@virgilio.it
riceve a Roma e a Viterbo