Angioma epatico vascolarizzato

Buongiorno,
sono un ragazzo di 25 anni a cui durante un'ecografia addominale di controllo è stato riscontrato un nodulo epatico ipoecogeno di 4,5 cm verosimilmente compatibile con angioma.
Nel reperto ecografico è successivamente consigliata una ulteriore indagine (RMN) per via di "grossolani segnali vascolari anche all'interno" evidenziati dal color doppler.
Ciò che vorrei chiedere è il significato di questa vascolarizzazione: è possibile che un angioma epatico presenti segnali vascolari all'interno o è una caratteristica dei soli tumori maligni?
Inoltre, la risonanza di approfondimento dovrà essere eseguita con o senza mezzo di contrasto?
Ho sempre pensato che un angioma fosse vascolarizzato per definizione ma questo reperto ecografico mi ha provocato non pochi dubbi.
Grazie.
[#1]
Dr. Rodolfo Lanocita Radiologo interventista, Radiologo 344 14 5
Gentile Utente,
senza vedere le immagini dell'esame è improbabile poter esprimere un giudizio sul potenziale 'angioma' riscontratole.

Occorre fare alcune considerazioni:

- l'esame non è stato richiesto per motivi oncologici? è improbabile che la formazione sia un tumore del fegato, primitivo o di tipo metastatico.

- la presenza di segnali vascolari è "cattivo segno"? non necessariamente. Sia gli angiomi sia le altre formazioni "benigne" del fegato hanno importanti caratteristiche vascolari che possono "grossolanamente" essere apprezzate al color Doppler.

- quale approfondimento è indicato? le recenti linee guida del ministero della salute suggeriscono in prima istanza la caratterizzazione del nodulo mediante lo studio ecografico con mezzo di contrasto eoamplificatore di seconda generazione (a meno che lei non sia un soggetto per cui l'ecografia sia impraticabile: obesità, meteorismo, forte steatosi epatica), in alternativa o se l'ecocontrasto non fosse disponibile la risonanza magnetica senza e con mezzo di contrasto dovrebbe essere risolutiva nella caratterizzazione della focalità. Qualora nella sua storia medica vi fosse un pregresso problema oncologico uno studio TAC senza e con mezzo di contrasto mirato alla dinamica vascolare del fegato è ancora una volta risolutivo.

Ci faccia sapere la soluzione.

Cordialità,

Dr. Rodolfo Lanocita, Fondazione Istituto Nazionale Tumori - Milano

[#2]
Dr. Francesco Peruzzi Radiologo 66 4 1
Gentile Utente,
confermo quanto detto dal Collega Lanocita, le lesioni epatiche benigne possono avere una vascolarizzazione, di tipo arterioso, rilevabile anche con il color doppler. Date le dimensioni della lesione, trovo corretta l'indicazione all'approfondimenmto diagnostico con RM, che dovrà essere eseguita con mdc e.v. (gadolinio) allo scopo di evidenziare le caratteristiche morfologiche e dinamiche della vascolarizzazione, che permetteranno di definire la lesione.
Cordiali saluti.

Dr. Francesco Peruzzi

[#3]
dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Gentili Dottori,
innanzittutto vi ringrazio per le rapidissime risposte. L'ecografia all'addome eseguita nel dicembre 2011 era stata richiesta in seguito al riscontro nelle analisi del sangue di una lievissima componente monoclonale.
Il 28 febbraio 2012 ho eseguito la risonanza magnetica senza e con mdc. Il referto, che soprendentemente stravolge la diagnosi iniziale, è il seguente:
"Fegato di volumetria regolare; in corrispondenza della zona di transizione tra VIII e V segmento si documenta la presenza di formazione nodulare, a morfologia ovalare (diametro massimo di mm 43,1) caraterizzata da segnale lievemente ipo-intenso nelle pesature T1, minimamente iper-intenso in quelle T2 e che, dopo somministrazione del mezzo di contrasto para-magnetico presenta omogeneo enhancement. Al centro di tale formazione nodulare si osserva millimetrica immagine di assenza di segnale, riconducibile a scar cicatriziale; l'aspetto morfologico di tale formazione ed il suo comportamento dinamico orientano, in prima ipotesi, verso la presenza di iperplasia nodulare focale, meritevole di valutazione clinico-specialistica e, a titolo precauzionale, di conferma ago-bioptica."
Il medico di famiglia mi ha sconsigliato l'agobiopsia spiegandomi che si può escludere una formazione di tipo maligno per via di alcuni fattori: enhancement omogeneo dopo mdc tipico dell'iperplasia nodulare focale, analisi della funzionalità epatica nella norma, assenza di sintomi e assenza di variazioni nella dimensione del nodulo.
Volevo, a questo punto, chiedere consiglio a voi, se è il caso di approfondire con una agobiopsia o se dovrò semplicemente effettuare ecografie di controllo ogni 6-12 mesi.
Vi ringrazio.
[#4]
Dr. Rodolfo Lanocita Radiologo interventista, Radiologo 344 14 5
Gentile Utente, credo che il radiologo abbia consigliato la biopsia per differenziare la lesione benigna diagnosticata (iperplasia focale nodulare) da una altrettanto benigna ma caratterizzata per una certa percentuale da un potenziale rischio di evoluzione (adenoma epatico), che talvolta ne consiglia addirittura l'escissione chirurgica.
Ora, lungi da me l'idea di spaventarla, ma un eventuale monitoraggio periodico della formazione (l'ecografia con mezzo di contrasto è metodica adeguata) dovrebbe essere raccomandato. Valuterei invece con il suo Curante o con un Chirurgo esperto in patologia del fegato le indicazioni e le controindicazioni all'esecuzione di una biopsia.
Ci faccia sapere.
Cordialità,