Seminoma pt1n0m0 -stadio clinico 1

Salve, sono arrivati i referti rispetto all'operazione di orchifunicolectomia per nodulo testicolo dx:
Seminoma di tipo classico (pT1N0M0-stadio 1 clinico)
Il paziente pertanto abbisogna di ciclo di radioterapia adiuvante.

Analisi istologica: in sede parenchimale si evidenzia neoformazione bianco-grigiastra di cm 3x2
Seminoma di tipo classico, tonaca albuginea, epididimo, funicolo, margini chirurgici, vasi ematici, vasi linfatici, esenti da localizzazione neoplastica.
Profilo immunoistochimico
CD117, PLAP: positività
CD30, EMA: negatività
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Volevo sapere se il ciclo di radioterapia è davvero consigliato rispetto alla "vigile attesa" ed eventuali problemi connessi alla stessa data la mia età (a parte la sterilità...), se provoca dolore e se può causare tumori di altro genere. (cioè se può avere effetti più negativi rispetto a controlli nel tempo)
Inoltre volevo sapere se c'è differenza a secondo di dove verrebbe effettuata rispetto dunque a macchinari più o meno avanzati (sono del Veneto, ogni consiglio su dove recarmi sarebbe davvero gradito)
Grazie e buon lavoro
[#1]
Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120 17
Nello stadio I, la quota di rischio di recidiva post-intervento è del 3-4 %dopo RT o dopo chemioterapia(I ciclo carboplatino AUC7). E' invece del 12-15% con la sola sorveglianza. In caso di recidiva dopo sorveglianza comunque la possibilità di guaribilità è circa del 95%. Pur non essendo un amante di cifre, come gli americani, le riporto solo per farle capire come il fatto di fare o meno la RT può incidere sopratutto sul concetto psicologico di stare subito "tranquilli", ma il non farla non è una scelta rinunciataria. Questa ultima possibilità infatti non la espone a effetti collaterali ed inoltre la situazione sarebbe recuperabile totalmente in caso di recidiva.
LA RT può dare come effetti collaterali acuti: nausea, vomito, diarrea, riduzione della spermatogenesi(sterilità, sopratutto se irradiati i linfonodi pelvici omolaterali, ormai opzionali se non ha effettuato precedentemente una chirurgia addominale).
Come tardivi, tra gli effetti non probabilistici o casuali, c'è anche la possibilità di tumori radioindotti anche fino a 10 anni dopo la RT.
Quindi, sebbene rarissimi gli effetti collaterali di grado moderato-severo, c'è da considerare tutto prima di sottoporsi al tratamento. Ne parli di persona col suo radioterapista/oncologo per ponderare rischi e benefici del trattamento con precisione, visto che il trattamento è precauzionale e non mandatorio.

Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)

[#2]
dopo
Attivo dal 2007 al 2012
Ex utente
La ringrazio molto per la risposta.
In caso di recidiva durante il follow-up, si interviene con radioterapia? L'invasività della stessa è analoga a quella precauzionale? Mi manca questo dato in quanto sarei più propenso a farla solo se necessaria e non in via precauzionale. La dott.ssa che ha visto oggi l'istologico era dubbiosa e ha deciso di fissare un altro appuntamento in modo da consultarsi con altri medici. Grazie.
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Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120 17
Se ricade, in prima battuta, si farebbe la chemioterapia e si valuterebbe anche la radio sul residuo. Dipende dal sito anatomico, essendo cellule altamente sensibili ad entrambi gli approcci.
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Dr. Alessandro D'Angelo Oncologo 2.8k 64 17
Concordo con il collega Alongi sulla possibilità della osservazione, anche alla luce di quanto da lei scritto "Seminoma di tipo classico, tonaca albuginea, epididimo, funicolo, margini chirurgici, vasi ematici, vasi linfatici, esenti da localizzazione neoplastica."

Ne parli con il suo oncologo/radioterapista e valutate assieme SERENAMENTE i pro e contro

Cordiali Saluti
Dr. Alessandro D'Angelo
(email: alessandro.dangelo@grupposamed,com)

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dopo
Attivo dal 2007 al 2012
Ex utente
Intanto ringrazio per la disponibilità il dott. Alongi e collega. Ho deciso di intraprendere la strada della radioterapia adiuvante che vorrei eseguire al "minimo indispensabile". Il ragionamento che ho seguito per chi si trova nella mia situazione è:

- La sorveglianza mi porterebbe fino a circa il 20% di rischio di ricaduta (1 su 5) anche oltre i 7 anni di controllo serrato (tac ed esami ogni 3-4 mesi per i primi 3 anni). L'eventuale ricaduta sarebbe da curare con chemioterapia + radioterapia = maggiore tossicità

-La radioterapia a basse dosi e campo ristretto porterebbe al 96% circa di guarigione, con effetti collaterali per lo più transitori e lievi seppure con un basso rischio di aumento di incidenza di tumori radioindotti dopo 15 anni. Le linee guida parlano di tac di controllo annuali per i primi 3 anni (pensavo almeno ogni 6 mesi)

Il radioterapista che mi segue dice che standard sarebbero i linfonodi lomboaortici+gli iliaci, il dott.Alongi suggerisce che i linfonodi pelvici omolaterali sarebbero opzionali (tra l'altro rischierei meno la sterilità mi sembra di capire, che non è poco avendo scelto di non crioconservare). Ho letto (ma risale al 1999) che gli iliaci sarebbero opzionali solo se il tumore riguardasse il testicolo sinistro (non nel mio caso). Ora non so se le cose siano cambiate, ma vorrei avere le idee più chiare in proposito.. Anche diversi altri medici che ho consultato mi consiglierebbero solo i lomboaortici.

Infine, utilizzando una macchina dotata di collimatore, non avrei bisogno di sagome. Solitamente, però, si scherma comunque anche in altro modo il testicolo residuo?

Grazie per gli eventuali chiarimenti, buon lavoro.
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Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120 17
Le allego, vista la sua "elevata" documetazione sull'argomento, alcune citazioni relative all'uso dei soli campi sui Lomboaortici con dosi minime efficaci di 20 Gy:


"In Europe, the para-aortic strip is now considered the standard target field; inguinal or iliac radiotherapy is probably unnecessary also in patients with prior inguinal or scrotal violations, maldescensus testis, or pT3-4 primary tumors".


Estratto da:
Schmoll HJ, Souchon R, Krege S, et Al. European consensus on diagnosis and treatment of germ cell cancer: a report of the European Germ Cell Cancer Consensus Group (EGCCCG). Ann Oncol, 15: 1377-1399, 2004.


[#7]
dopo
Attivo dal 2007 al 2012
Ex utente
Grazie! E complimenti per la professionalità con cui svolge il Suo lavoro.
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dopo
Attivo dal 2007 al 2012
Ex utente
Ci sono stati degli sviluppi riguardo la scelta che avrei dovuto prendere. Ho contattato altri medici, oncologi, che mi hanno lasciato più aperta la strada da prendere rispetto alla sola radioterapia. Pensando a come avrei reagito all'esecuzione del ciclo radioterapico, sebbene a basse dosi e campi non estesi, ho preferito optare per controlli periodici, sperando di aver fatto la scelta giusta. Il primo controllo mi è stato fissato a 4 mesi dall'intervento ed è caratterizzato da esami del sangue + PET-CT total body . Il fatto di farmi fare una PET-TC solo per il primo controllo (seguito poi da TC) è condivisibile e darebbe dati più affidabili? Cosa devo aspettarmi? Per ora ho eseguito solo una tc normale per la stadiazione dopo l'operazione. Inoltre mi è stato chiesto di fare una scelta: essere seguito per i controlli in radioterapia o oncologia. Sinceramente non avendo dati su quale fosse la scelta migliore ho scelto oncologia (non capisco perché non vi sia una fusione tra le due discipline..). Grazie e buon lavoro
[#9]
dopo
Attivo dal 2007 al 2012
Ex utente
Gent.mi medici,
volevo chiedere se l'esame PET-CT comporta dei problemi o se posso affrontarlo con tranquillità. Il contrasto con isotopo può arrecare danni oppure è equivalente ad una tac (sorgente esterna/interna) per radiazioni e rischi. Grazie
[#10]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.4k 1.2k 61
Stia tranquillo, l'esame è semplice, non invasivo e privo di rischi.

Alla persona viene iniettato nella vena un radiofarmaco, ossia un farmaco cui è legato un atomo in grado di emettere positroni. Le radiazioni emesse dal radiofarmaco, una volta entrato nell’organismo, consentono al medico di seguirne il cammino attraverso gli organi, come se fosse una lampadina accesa in tutto il corpo. Questo strumento è solo di rilevazione e non produce ulteriori radiazioni, semplicemente registra quelle che vengono emesse dalla persona e produce le immagini, visibili sul computer, che successivamente vengono studiate dal Medico Nucleare.

Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com

[#11]
Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120 17
Confermo quanto illustrato con dovizia dal collega Catania. La quota di radiazioni del radiofarmaco, introdotto per evidenziare eventuali sedi di attività della malattia, è molto bassa ed eliminabile quasi immediatamente dopo l'esame. Tutto dipende dall'emivita(tempo di dimezzamento dell'emissione di radioattività) del tipo di isotopo del tracciante. Di solito i radioisotopi usati a scopo diagnostico(18 fluoro deossiglucosio o 18FDG, ad es), vengono eliminati entro tempi brevissimi senza danno per l'organismo: le spiegerà i dettagli il medico nucleare durante la procedura di preparazione all'esame stesso.
[#12]
dopo
Attivo dal 2007 al 2012
Ex utente
Grazie al dott.Catania e ad Alongi per la chiarezza.
Buon lavoro.
[#13]
dopo
Attivo dal 2007 al 2012
Ex utente
Salve, ho eseguito l'esame PET-CT che è tranquillo (a parte la lunghezza) e tra pochi giorni avrò i risultati. Se dovesse risultare un accumulo di tracciante 18FDG da cosa si capisce se può essere associabile ad uno stato normale, magari infiammatorio? Dalla morfologia della CT? grazie
[#14]
Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120 17
Aspetti l'esito dell'esame e poi ne parliamo..non si fasci la testa prima che si rompa.
Cordiali saluti
[#15]
dopo
Attivo dal 2007 al 2012
Ex utente
esito: "limitatamente al potere risolutivo della metodica e alla bassa sensibilità in alcune varianti istologiche neoplastiche, non si documentano aree di significativa, patologica concentrazione"
Ma il potere risolutivo non è di pochi mm?
Grazie e buon lavoro

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Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120 17
stia tranquillo,
l'esame è negativo, cioè non c'è nulla di sospetto.
Cordiali Saluti
[#17]
dopo
Attivo dal 2007 al 2012
Ex utente
:) grazie
[#18]
dopo
Attivo dal 2007 al 2012
Ex utente
Gent.mi Dott.Alongi, Catania e D'Angelo,
il follow up che ho seguito, dopo orchifunicolectomia dx per seminoma pt1n0m0, è stato il seguente:
pet-ct | markers, Ecografie addome inferiore | markers
agosto 09 | Tc torace/addome con mdc | markers, marzo 10 | pet-ct | eco testis | markers
Gli esami sono risultati tutti negativi (compresi gli ultimi markers) tranne l'ultima pet-ct che riporta:
"lieve disomogeneità nella distribuz. del radiofarmaco al parenchima epatico con evidenza di una focalità lievemente ipercaptante al II segmento e lieve ipercaptazione a carico del surrene di sn. Non si osservano altre aree di significativa alterazione".

Da premettere che:
- il mese precedente ho estratto 2 denti del giudizio con relativa terapia atibiotica, nimesulide e cortisone
- pochi minuti prima dell'esame urinando un po' a fatica (a vescica piena) ho accusato un dolore/pressione alla schiena in basso, generalizzato da entrambi i lati, altezza reni, per 2 minuti, poi mi ha lasciato un po' di indolenzimento che si ripresenta ancora quando cammino e se fa freddo. Era già accaduto l'anno precedente sempre con la pet ma in forma più lieve.
- Accuso da dicembre fastidio all'inguine sinistro non costante, calore, bruciore e vasi spermatici leggermente di volume aumentato.

Il medico che mi segue mi ha un po' rassicurato dicendomi che sarebbero sedi anomale di recidive per questo tipo di neoplasia, ma meglio accertare con tc torace addome con mdc e markers entro 2 mesi.

Crede l'iter sia corretto? A cosa può essere dovuto questo tipo di referto (oltre a una recidiva)? (sono un po' preoccupato..)
Grazie davvero e buon lavoro.
[#19]
Dr. Alessandro D'Angelo Oncologo 2.8k 64 17
Concordo con la scelta "prudenziale" del collega.
[#20]
dopo
Attivo dal 2007 al 2012
Ex utente
La ringrazio dott.D'Angelo, spero di ricevere anche ulteriori pareri dai Suoi colleghi che un paio d'anni fa, come Lei, mi hanno consigliato in fasi delicate.
[#21]
Dr. Alessandro D'Angelo Oncologo 2.8k 64 17
di nulla...
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Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120 17
..nulla da eccepire

Cordialmente
[#23]
dopo
Attivo dal 2007 al 2012
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Grazie Dott. Alongi, il Suo parere è sempre importante. Il problema ora è trovare una tc libera in tempi brevi.. Gli ospedali in zona hanno le agende piene.. Qualche consiglio per un centro convenzionato in veneto che abbia tc aggiornate?
[#24]
dopo
Attivo dal 2007 al 2012
Ex utente
Gent.mi dottori, ho fissato la tc con mdc di controllo tra poco più di un mese ma sarebbe esattamente il giorno precedente ad estrazioni dentarie (antibiotico, nimesulide, cortisone..). Credete ci possano essere problemi? Il contrasto si riesce a smaltire in poche ore? Grazie
[#25]
Dr. Alessandro D'Angelo Oncologo 2.8k 64 17
Non credo vi siano problemi e comunque se proprio deve rimandi il dentista, visti i tempi per le TC
[#26]
dopo
Attivo dal 2007 al 2012
Ex utente
Gent.mi dottori, a seguito della rilevazione di lieve iperaccumulo alla pet, durante follow up per seminoma, ho eseguito tc di verifica torace addome a un mese e mezzo di distanza che non ha evidenziato alcuna irregolarità, particolarmente nelle zone in questione. La tac utilizzata è un aquilion 32. Esami del sangue e marcatori anch'essi negativi. Posso stare abbastanza tranquillo? Rimane senza risposta la causa della lieve ipercaptazione. Grazie e buon lavoro.
[#27]
Dr. Alessandro D'Angelo Oncologo 2.8k 64 17
Monitorerei il tutto, ripetendo la PET (e forse anche la TC dopo) tra 3-4 mesi
[#28]
dopo
Attivo dal 2007 al 2012
Ex utente
Grazie dottore. Nelle ipotesi sui motivi dell'iperaccumulo può esserci l'utilizzo di glucocorticoidi o di antibiotico per estrazioni dentarie 2 settimane prima dell'esecuzione della pet?
Le tc che eseguo sono sempre torace e addome: per diminuire le dosi di radiazioni è possibile eseguire (come da guidelines) solo le tc addome e radiografia al torace (o meglio ecografia)? Vorrei cercare di ridurre il più possibile le esposizioni avendo eseguito già 3 tac e 2 pet-tc in 2 anni (pur mantenendo un certo grado di "attenzione"). Tra tc e pet-tc quale produce più radiazioni? Grazie e buon lavoro.
[#29]
Dr. Alessandro D'Angelo Oncologo 2.8k 64 17
se la battono ma stia sereno che nessuno è mai diventato fosforescente!
oggi gli apparecchi Tc hanno una bassa esposizione alle radiazioni
[#30]
dopo
Attivo dal 2007 al 2012
Ex utente
Effettuata una variazione del regime di sorveglianza per diminuire i possibili rischi legati ad eccessive radiazioni (pet-tc e tc ripetute). Il mio consiglio a chi deve intercorrere controlli di sorveglianza è di affidarsi a un medico specializzato nella rispettiva patologia (in questo caso oncologia-urologia) così da poter seguire protocolli aggiornati e mirati al controllo strettamente necessario.
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Dr. Alessandro D'Angelo Oncologo 2.8k 64 17
botta e risposta! bene
[#32]
Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120 17
Caro utente, dispensi gli altri pazienti dai suoi consigli su argomenti che difatto, come lei stesso sostiene, sono di stretta pertinenza specialistica.

Il terrore (spesso ingiustificato)per le radiazioni crea spesso inutili ansietà in pazienti (soprattutto oncologici) che invece giovano dell'uso potente di questi mezzi diagnostici, in grado di sventare in tempo, o diagnosticare precocemente, le riprese di malattia.
Ovviamente spesso c'è un abuso della richiesta di alcuni esami, non giustificati o ridondanti. Di fatto esistono protocolli degli esami da fare in agenda per ogni patologia ed ogni stadio. Quindi i suoi suggerimenti, a mio avviso, sono superflui.

cordialmente
[#33]
dopo
Attivo dal 2007 al 2012
Ex utente
Gentili dottori,
come paziente non sapevo che medici specialisti potessero essere ulteriormente specializzati in determinate patologie, cosa comunque plausibile in un campo così vasto come quello oncologico. La variazione del regime di sorveglianza è stata effettuata in condivisione con il medico che mi segue. Buon lavoro.