Imrt vs 3d-crt sul mediastino LNH

Salve dottori,

Dopo 6 cicli di chemioterapia per un linfoma di Non Hodgkin, con una massa iniziale di 9x7x4 cm sul mediastino antero-superiore sono arrivato ad massa una finale di 5x2cm con attività metabolica di 2 SUV quindi negativa. Dovrei fare radioterapia di consolidamento a 30y e mi è stata posta la 3D-CRT, essendo stato un fumatore per 13 anni e con la probabilità di andare a vivere in una grande città in futuro dove lo smog non è certo irrilevante, ho fatto delle ricerche ed ho letto dei papers su studi che dichiarano una tossicità inferiore circa del 20% sui polmoni nel caso da radioterapia IMRT sul mediastino.

Cosa mi consigliate? Sembra una decisione da poco invece per me ed il mio futuro è una decisione importante, grazie mille.
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Dr. Giampaolo Montesi Radioterapista 18 2
Gentilissimo

La scelta della tecnica in caso di irradiazione mediastinica per LNH non è mai semplice.
Sebbene come giustamente asserisce ci sono studi che dimostrano la riduzione delle dosi più alte con l'IMRT, lo scotto da pagare è quello di un aumento delle basse dosi ad entrambe i polmoni.
Premesso che tutte e due le tecniche non si sono dimostrate portatrici di tossicità inaccettabili e che oggi si tende ad essere più "conservativi" sui volumi da trattare (dunque campi meno estesi), le indicazioni del gruppo internazionale di Radio-oncologia per i linfomi: ILROG consigliano semplicemente di valutare le due ipotesi (3D e IMRT) in sede di pianificazione del trattamento e scegliere la migliore, tenendo in considerazione tutte le peculiarità cliniche del paziente.

Resto a disposizione

Cordialità

Dr. Giampaolo Montesi
Oncologo Radioterapista
Dirigente Medico

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Utente
Gentile Dr. Montesi,

La ringrazio intanto per la sua gentile ed articolata risposta. Premettendo che magari sto arrivando a chiederle qualcosa di specifico che forse è più da aspirante radioterapista che da paziente emopatico: in base a cosa si sceglie la migliore tra le due in sede di pianificazione?

Ad ogni modo mi ha già in parte attenuato il dilemma scrivendomi che non si sono dimostrate portatrici di tossicità inaccettabili nonostante il mio passato di fumatore ed il mio futuro di probabile vittima di smog di certo non mi faranno stare in una botte di ferro.


Cordialmente.
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Dr. Giampaolo Montesi Radioterapista 18 2
In base agli istogrammi dose-volume e alla modellistica matematica per la probabilità di tossicità (NTCP).
A volte anche semplicemente di fronte ad una conformazione anatomica particolare o ad un volume di trattamento più o meno esteso, questi parametri possono cambiare sensibilmente tra diverse tecniche di irradiazione.
Si affidi al radioterapista che la ha in cura che sicuramente valuterà la sua situazione polmonare prima della RT

Cordiali saluti
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Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120 17
La corretta ed esaustiva risposta del collega si lega ad una problematica che spesso ci poniamo: la scelta del trattamento più appropriato per il singolo paziente.
La chiave della risposta a questo quesito è a mio avviso rappresentata da una "adeguata personalizzazione" del trattamento, in modo da fare la scelta sul paziente specifico in funzione della massima efficacia e minima tossicità e delle proprie caratteristiche anatomiche individuali.
Posto che l'efficacia della tecnica IMRT è identica, a parità di dose, con quella della 3d conformazionale , e che a queste dosi le tossicità attese sono minime o nulle, l'uso della tecnica più avanzata va ponderata sulle caratteristiche anatomiche che possono favorire, in un controllo tra piani di cura comparati, una tecnica piuttosto che un altra. Se il vantaggio è veramente significativo, allora la tecnica più avanzata ha in questi casi un razionale.

Condivido pertanto di rivolgersi al radio-oncologo che la segue.

Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)

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Utente
Salve Dottori,

Alla fine ho fatto la 3DRT, sono in remissione da 3 anni e mezzo ( adesso ho 34 anni ) per LNH, ho fatto 30,6 Gray e l'unica conseguenza ad oggi è stato un consolidamento che è durato un paio di mesi al parenchima polmonare.

Nel frattempo mia madre ha avuto un K-polmonare (ex fumatrice no mutazioni Ros1 e Egfr).


Vorrei chiedervi che probabilità ho di ammalarmi, considerando che vivo in una città dove ci sta smog, e da radioterapisti che tipo di esami mi consigliate come follow up.

Grazie anticipatamente e scusate
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Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120 17
Carissimo,

molto bene per la remissione in atto ormai da 3 anni.

In merito al suo rischio di ammalarsi la possibilità di recidiva è molto bassa, soprattutto man mano che passano gli anni.

in merito agli esami, si rivolga agli onco-ematologi e radio-oncologi che l'hanno seguita e che sicuramente le avranno prescritto in modo cadenzato esami strumentali che comprendono una TC periodica da effettuare.

Saluti
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Utente
Salve Prof Alongi,

sono in follow up in un'ottima struttura di onco-ematologia per quanto riguarda il linfoma, sta andando tutto bene e, come ha detto lei, più passano gli anni più la probabilità è bassa.

Da quando si allontana la paura di recidiva da LNH si è avvicinata quella da secondari da RT al mediastino ( 30,6y), ovviamente fare la RT è un rischio che ho dovuto correre però non mi sono stati affidati esami di follow up se non quello di fauna visita pneumologica ed in quest ultima mi è stato proposto, ma proprio se volevo, una RX al torace all'anno.

Io più che altro vorrei avere la situazione chiara, molte persone fanno radio al mediastino, il linfoma è una delle malattie più diffuse e si ammalano soprattutto giovani tra i 17 ed i 35 e la maggiorparte fa RT al mediastino ma non trovo nessuno studio o nessun parere circa i danni ed i secondari da RT.