Gravemente sottopeso da sempre

Salve!
Sono un ragazzo di 20 anni che da sempre è sottopeso, ora però sinceramente non sopporto più questa situazione poichè mi crea anche problemi di timidezza e cose del genere. Andiamo al dunque: la mia altezza è 1.89 e il mio peso è di 65 kg precisi. Non si deve essere scienziati per capire che mi mancano ALMENO 10-12 kg :-)
Cosa posso fare per avere un rapporto peso-altezza + normale e che mi faccia sentire a mio agio?! La mia dieta è sempre stata equilibrata, mangio parecchio e di tutto: carne, pesce azzurro, uova, formaggi, frutta, verdura, pasta, ecc.
Per quano riguarda gli sport da piccolo ho fatto pallavolo, poi alcuni anni di nuoto e 3-4 mesi fa ho iniziato palestra per tentare di sollecitare maggiormente i muscoli. In 3 mesi (so che il tempo è davvero poco) non sono cresciuto neanche mezzo chilo, tutto come sempre!
In più un altro particolare: ad esempio quando resto in piedi fino a notte fonda come ora (2 di notte) mi capita di avere di nuovo fame come se alle ore 20.30 avessi fatto merenda invece che cena.
La mia conclusione, forse sbagliata, è che sono ipertiroideo e quindi ho un metabolismo troppo "eccitato" che brucia immediatamente tutto cio che mangio non lasciando nulla per la crescita muscolare e in generale di peso.
La domanda per Voi medici esperti di questa materia è: cosa diamine devo fare?! Sono ben cosciente che è peccato lamentarsi di questi problemucci visto che c'è chi soffre per cose molto + gravi, però sinceramente questo problemino non mi rende libero, mi fa vergognare anche di andare in spiaggia.
Certo di una vostra risposta, Vi porgo i miei più cordiali saluti!
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Attivo dal 2003 al 2013
Dietologo
carissimo utente, se i dati che tu citi sono corretti, hai una lieve malnutrizione (situazione di sottopeso, come la chiami tu); non hai una grave malattia, al momento, ma certamente un situazione di disagio. che ne diresti di farti vedere da un medico? magari da un medico nutrizionista, specialista in scienza dell'alimentazione? invece di trarre conclusioni affrettate sul funzionamento della tua tiroide, rivolgiti a un centro di nutrizione clinica (c'è al policlinico di ancona, per esempio) e fatti valutare: ti visitano, ti chiedono degli esami del sangue, magari ti fanno un paio di esami strumentali (niente di invasivo) e ti dicono cosa fare. un solo caldo consiglio: rivolgiti a una struttura pubblica o a uno specialista che lavori in un struttura pubblica o accreditata; non andare da sedicenti nutrizionisti che ti promettono arcane mirabilie. cordiali saluti, giuseppe vantaggiato, ed eventualmente fammi sapere.
[#2]
Dr. Francesco Marzii Dietologo, Medico di medicina generale, Perfezionato in medicine non convenzionali, Medico estetico 60 3
Gentile utente.
Dobbiamo inanzitutto distinguere due situazioni.
Se il sottopeso si è instaurato nel tempo è opportuno esporre il problema, in primis, al proprio medico che provvederà a ricercare LE CAUSE del sottopeso attraverso opportuni percorsi diagnostici (Esami strumentali, ematochimici, etc.). Curare l'aspetto nutrizionale sia in centri pubblici o privati che siano (non ho pregiudiziali al riguardo) servirebbe unicamente a curare (forse) il sintomo ma non la causa.
Se, come tu stesso affermi, il problema è presente fin da quando sei nato vent'anni fa vuol dire che tale è il tuo biotipo costituzionale e, te lo dico con estrema franchezza, non ci puoi fare assolutamente niente.

[#3]
Attivo dal 2006 al 2009
Perfezionato in medicine non convenzionali
Le cause del sottopeso sono molteplici, quella che lei indica, ipertiroidismo, sicuramente è la maggiore, quindi va indagata adeguatamente questa ghiandola.
Una infiammazione persistente e asintomatica, è un’altra causa.
La celiachia latente, è molto importante, ma la sua diagnosi si basa su molti dati clinici e di laboratorio.
Nei dati di laboratorio gli anticorpi antiendomisio, transglutaminasi, gliadina, sono probanti ma se negativi, non escludono la diagnosi; l’espressione genica HLA classe I e II, se dimostra gli alleli DQ2-DQ8, è probante, ma in letteratura, vengono riportati anche la sola presenza del DQ--, e altri alleli, pertanto in ogni caso va sempre studiato confrontando i dati della letteratura. Per la probabile associazione con altre patologie di natura anche autoimmune, è sempre bene valutare l’HLA di classe I e II, completo. La gastroscopia con esame bioptico, è probante nel caso di positività, ma la sola colorazione ematossilina eosina, non può dimostrare la presenza dei linfociti intraepiteliali, che sono una dimostrazione certa, pertanto va eseguito il preparato congelato.
La diagnosi di celiachia è molto complessa e tutti i dati anamnestici, clinici, di laboratorio vanno analizzati, anche confrontandoli con la bibliografia internazionale.
La tipizzazione HLA è molto importante anche per stabilire la predisposizione a malattie autoimmuni, che conducono al sottopeso.
Un sintomo molto importante che ha manifestato, “quando resto in piedi fino a notte fonda come ora (2 di notte) mi capita di avere di nuovo fame come se alle ore 20.30 avessi fatto merenda invece che cena.”; indica una problematica sulla produzione di insulina.
Ma anche una alimentazione con alcuni errori, può condurre ad una alterazione simile alla sua. Quindi va analizzata la sua nutrizione attraverso la Elaborazione Diagnostica Nutrizionale, EDN, il Risultato Metabolico Finale, RMF, che tengono conto di ogni minima funzionalità dell’organismo. Per eseguire tutto questo occorrono esami strumentali particolari, ultimamente studiati dalla ricerca scientifica.
La composizione corporea è importantissima, fornendo parametri essenziali.
Con tutte queste considerazioni, integrando la ricerca scientifica, la medicina convenzionale, l’immunologia, ormesi, con la medicina biologica, ho strutturato una metodica originale, che mi permette di seguire, in tempo reale, il ragionamento diagnostico e terapeutico ed arrivare a rispondere ai quesiti posti dalla persona esaminata e chiarire i suoi dubbi.
Come vede, la soluzione al suo problema, può essere ricercata in breve tempo, sfruttando soprattutto la più recente ricerca scientifica; l’intento costante deve essere sempre la ricerca delle cause che determinano i sintomi, soprattutto quelli vaghi e aspecifici.
Saluti


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