Magrezza eccessiva e sottopeso

Con l’intento che si deve sempre capire ilo motivo per cui avvengono determinati sintomi, ha importanza il motivo per cui lei ha questa difficoltà. La soluzione la indica lei, ha una difficoltà nell’assimilare i costituenti principali dei cibi, sali minerali, vitamine e proteine. Come è la sua composizione corporea?, come funzionano le sue cellule?. La maggiore patologia che interessa l’assorbimento è la celiachia. La diagnosi di celiachia si basa su molti dati clinici e di laboratorio. Nei dati di laboratorio gli anticorpi antiendomisio, transglutaminasi, gliadina, sono probanti ma se negativi, non escludono la diagnosi; l’espressione genica HLA classe I e II, se dimostra gli alleli DQ2-DQ8, è probante, ma in letteratura, vengono riportati anche la sola presenza del DQ--, e altri alleli, pertanto in ogni caso va sempre studiato confrontando i dati della letteratura. Per la probabile associazione con altre patologie di natura anche autoimmune, è sempre bene valutare l’HLA di classe I e II, completo. La gastroscopia con esame bioptico, è probante nel caso di positività, ma la sola colorazione ematossilina eosina, non può dimostrare la presenza dei linfociti intraepiteliali, che sono una dimostrazione certa, pertanto va eseguito il preparato congelato. La diagnosi di celiachia è molto complessa e tutti i dati anamnestici, clinici, di laboratorio vanno analizzati, anche confrontandoli con la bibliografia internazionale.Come vede, il suo organismo va analizzato profondamente, per risolvere il problema.
Saluti

Gentile Ragazzo
La cosa più semplice ed utile da fare, se non hai già provveduto è quella di cercare di capire se questo stato dipenda da qualche patologia silente o diversamente da particolari abitudini alimentari che non si riescono a modificare. Per cercare di trovare una risposta a tale quesito occorre effettuare dei semplici esami ematologici e strumentali orientati a scoprire ciò. Naturalmente non è auspicabile aurogestire da soli questo percorso, ma occorre trovare un bravo medico internista che goda della sua fiducia. Qualora non si trovassero anomalie di rilievo dal punto di vista internistico, sarebbe da esplorare il versante comportamentale, in tal caso un colloquio con un psichiatra o psicoterapeuta con esperienza specifica potrebbe essere di grande aiuto per capire il problema. Sarebbe vantaggioso se il tutto si potesse fare in strutture pubbliche. Senza aver prima fatto questi passi non è il caso di muoversi verso ipotesi complesse o particolarmente innovative.
Cordiali Saluti
dr G. Ronzani

Cordiali Saluti

dr Giovanni Ronzani

Gentile Utente,
le indicazioni del collega Ronzani appaiono largamente condivisibili, pertanto si rivolga con fiducia ad un collega internista per la valutazione del problema. Ad ogni modo, sarebbe utile che indicasse quali sono le sue abitudini alimentari quotidiane e le caratteristiche dell'alvo (diarrea, stipsi) per un primo parziale orientamento diagnostico. Per la diagnosi e le cure conseguenti provvederà il terapeutaa cui vorrà affidare il suo caso.
Saluti.