Microbiopsia

Gentmo dott. Catania, in seguito ad una mammografia mi è stato evidenziato al seno destro, sul versante interno, un nodulo a profili irregolari, di circa 1 cm di diametro, con piccole calcificazioni nel suo contesto, con caratteri mammografici sospetti, rilevabile con certezza solo in posizione cranio caudale. Anche all'ecografia, eseguita a completamento, è stato rilevato lo stesso nodulo sospetto, ipoecogeno, disomogeneo, con piccole calcificazioni, a profili mal definiti, di 11x8mm di diametro, con vascolarizzazione adiacente. Mi è stato pertanto prescritto l'agoaspirato.
Devo premettere che non ho familiarità e che, a causa di un seno denso con fibroadenomi stabili, ho più di 10 anni di controlli ecografici puntuali negativi, una mammografia pregressa (fatta due anni fa) e una ecografia di un anno fa tutti aventi lo stesso esito.
Mi sono sottoposta ad ulteriore visita senologica, durante la quale mi è stato programmato l' intervento chirurgico e l'agoaspirato. Credo che mi abbiano effettuato una microbiopsia, perchè, pur essendo ad occhi chiusi, ho capito che sono state fatte più incisioni nell'area interessata ed ho avvertito più volte gli scatti della pistola adoperata.
Il referto ecografico, rilasciatomi dalla radiologa che ha effettuato l'agoaspirato è stato il seguente:
Paziente CORD
anamnesi familiare ndn
EO sfumato addensamento h 4 dx
Imaging precedente M4, U4 h 3-4 dx rivalutata in pattern nodulare+ micro all'interno del nodulo a dx
Lesione irregolare h 4dx di 9x 12 mm con micro all'interno.
In ascella non linfoadenomegalie significative.
A sin nodulo come FA alle h 2 (9 mm) e alle h 4 (10 mm)
CD: lesione etp a dx h 4
si esegue CNB
ago al centro
4 passaggi
esame istologico in corso
si programma RM.
Ho eseguito, nel frattempo RM ed ho capito dalla radiologa (la stessa che mi ha effettuato la microbiopsia) che è stata rilevata una vascolarizzazione sottostante il capezzolo del seno in questione, per la quale la stessa vorrà sottopormi ad altra ecografia.
E' possibile che tale vascolarizzazione sia stata causata dalla stessa biopsia?
E' possibile inoltre che abbia aumentato il rischio di contaminazione da eventuali cellule cancerose andate in circolo, perchè il giorno successivo alla biopsia ho dovuto effettuare la terapia antiallergica (preparatoria alla risonanza) con cortisone ed antistaminici, deprimendo così il sistema immunitario?
Tale terapia mi è stata prescritta solo perchè ho segnalato di essere allergica al nikel, ma, non avendo mai sofferto di allergie importanti, mi sono permessa di dimezzare la dose terapeutica.
Vorrei un suo parere sulla mia situazione perchè sono preoccupatissima.
Cosa devo aspettarmi? che tipo di intervento? Quale terapia?
Cordiali saluti e grazie sin da ora.
[#1]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.4k 1.2k 61
Credo che stia complicando, anche se è comprensibile, una situazione relativamente semplice.
Non ci allega il referto della Risonanza che suppongo confermi il sospetto eco-mammografico

Sull'agobiopsia ovviamente si può dire qualcosa di più con l'esame istologico.
Sui rischi dell'agobiopsia può stare tranquilla . Leggi consulto analogo cui ho risposto ieri.

https://www.medicitalia.it/consulti/senologia/304614-rischi-agoaspirato-mammella.html

>>
Cosa devo aspettarmi? che tipo di intervento? Quale terapia?>>

Ovviamente si parte della chirurgia e trattandosi di un T1 è probabile che sarà sottoposta a terapia conservativa (+ radioterapia) che si può considerare veramente poco aggressiva

https://www.medicitalia.it/minforma/senologia/83-lo-sviluppo-della-senologia-chirurgica-moderna.html

Solo successivamente dopo la stadiazione completa della malattia si potrà parlare di altre terapie

Tanti saluti
[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la risposta tempestiva. Sicuramente le scriverò ancora per avere altre informazioni. Il suo aiuto e' preziosissimo e lei e' una persona eccezionale.
Non le nascondo che sono terrorizzata. Appena avro' l'esito della microbiopsia la contatterò nuovamente.
[#3]
dopo
Utente
Utente
Gent.mo professor Catania, la contatto nuovamente, perché nel frattempo ho avuto l'esito della risonanza e ho ancora qualche quesito da porle.
Il referto recita: EO : sfumato addensamento h4 dx
Immagine precedente: reperto M4, U4 h 3/4 dx rivalutata in pattern nodulare + micro all' interno del nodulo a destra.
Motivo invio: lesione ERP a dx h 4. istologia in corso. Si apprezzano i seguenti reperti:
Basalmente nessun rilievo significativo
dopo MdC asimmetria vascolare di grado 2 per prevalenza a destra
Enhancement nodulare di 15 mm alle ore 3-4 a destra
Sospetta multifocalita' limitrofa con estensione 2,5 cm
Enhancement nodulare di 11 mm in sede peri aureolare interna dx
Curve di dopo 3 sul nodulo a ore 3/4
Curve di tipo 3 con scarso Wash in in sede periareolare interna
Focus non significativi bilateralmente, il più evidente a destra , ore 9 RM2
Linfonodi ascellari a dx
CD:
Lesione RM5 h 3/4 a dx + lesione RM4 periareolare a destra, second look ego grafico del secondo reperto associato ad eventuale Bx.

Ho effettuato, il second look eco grafico che recita:
TESTO REFERTO
Reperto M4, U4 h 3/4, U5, B? h 3 dx
RM: lesione RM5 h 3/4 a destra+ lesione RM4 periareolare a dx
Reperto associato ad eventuale Bx
Al secondo look eco grafico parte dell' enhancement di dx periareolare
Un focus RA non ha rilevanza ecografica.
si rivaluta la mx e a tale livello nessun rilievo significativo.
CD: reperto M4, u5, rM5 ore 3/4 dx che viene localizzato.
Reperto RM4, u1, M1, RA dx
Caso da discutere in sede GOM

La cosa che mi preoccupa parecchio e' questa sospetta lesione (?) periareolare. Potrebbe essere un ulteriore nodulo non rilevabile ecograficamente?
Le aggiungo, inoltre, che in via ufficiosa, sono venuta a conoscenza del referto della micro biopsia e che trattasi purtroppo di carcinoma.
Sono in corso attualmente le indagini per stabilire i tipi di recettori espressi.
Mi devo preoccupare? Esistono casi di tumore diagnosticati precocemente, che hanno dato seguito a metastasi? che tipo di intervento dovrò aspettarmi?
Attendo con impazienza una sua risposta e la ringrazio sin da ora per come, anche a distanza, riesce a infonderci sicurezza e fiducia.
[#4]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.4k 1.2k 61
Sì è possibile che la Risonanza "veda" qualcosa di più della ecografia e della mammografia. Si fa proprio per escludere ulteriori focolai oltre quello rilevato dagli esami tradizionali.

Mi dispiace ma a distanza è impossibile apportare l'uteriore contributo che si aspetta da noi senza poter valutare direttamente tutta la documentazione strumentale.
[#5]
dopo
Utente
Utente
Gent. mo professor Catania, mi dispiace disturbarla nuovamente, ma la mia situazione non mi dà pace. Ho compreso che per intervenire sul nodulo ben diagnosticato hanno dovuto farmi tutta una serie di accertamenti e hanno dovuto segnarlo con una sorta di liquido nero (carboncino?) , che hanno già provveduto ad iniettarmi sotto cute. Come opereranno allora, in relazione all'altra segnalazione ambigua? Sarà sufficiente una biopsia fatta in estemporanea (priva di marcatori biologici, suppongo) o dovranno forse asportarmi tutta la mammella, per sicurezza? Mi sono resa conto, tra l'altro che ho dimenticato di dirle la mia età: ho 45 anni compiuti (da qualche giorno) e penso che questo complichi ulteriormente le cose. E' come avere una diagnosi di tumore occulto, in un certo senso...
Perché Il mezzo di contrasto è andato a localizzarsi proprio intorno all'area periareolare? Ci sarà sicuramente una maggiore concentrazione di vasi sanguigni, ma dovuti a cosa? Possono essere neovasi o semplice infiammazione? Tutto questo mi tormenta e mi ha tolto la fiducia necessaria per affrontare l'intervento con tranquillità.
Può dedicarmi altro tempo per spiegarmi qual è il modo di procedere in casi analoghi al mio?
La ringrazio sin da ora.
[#6]
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Utente
Utente
Gent.mo dott Catania,
le scrivo nuovamente per chiederle delle indicazioni di massima su quella che potrebbe essere la terapia da fare.
Ho avuto la caratterizzazione biologica del carcinoma duttale infiltrante che ricopio di seguito:

-recettore estrogenico con clone SP1
cellule positive 89%

-recettore progestinico immunoreattività con clone 1E2
cellule positive: 37%

-C-ERB-B2 neu
immunoreattività con pathway HER2 (clone4B5).
pattern di espressione +3

-indice di proliferazione
immunoreattività con clone MIB-1
cellule positive 56%

Sto per affrontare l'intervento, che avverà tra qualche giorno.
Nell'attesa di una sua risposta, la ringrazio sin da ora

[#7]
dopo
Utente
Utente
Gent.mo dottore,
ho ancora un altro quesito da porle.
Vorrei sapere se è possibile che la vascolarizzazione periareolare (emersa alla RM ) potrebbe essere stata causata da un cisti non rilevabile ecograficamente.
Mi spiego meglio: ho scoperto che alcuni anni fa, in più di un referto ecografico facente parte dei miei controlli annuali, è stata segnalata la presenza di una cisti periareolare di 1 cm, ore 7, seno destro.
Mi rendo conto di essere insistente, ma la mia proccupazione scaturisce anche dal fatto che mi sono state prospettate due possibili modalità di intervento: quadrantectomia o mastectomia (qualore la biopsia estemporanea risultasse positiva).
Tutto questo non fa altro che incrementare il mio stato di ansia.
La ringrazio nuovamente e la saluto.
[#8]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.4k 1.2k 61
Mi dispiace ma non riesco a comprendere a distanza quanto descrive.

Mi può dire invece cosa Le ha spiegato perchè forse potrebbe essere più facile comprendere.
[#9]
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Utente
Utente
Gent.mo dott Catania,
In effetti dopo l'ultima sua risposta le ho scritto altri tre quesiti ai quali lei non aveva poi più replicato, e quindi forse ho messo troppa carne al fuoco. Le chiederei solo , a questo punto - se può dedicarmi ancora un po' del suo tempo - di esprimere un giudizio sui recettori ormonali, finalizzato alla terapia da intraprendere. E poi, se è possibile che l'area di enhancement che si evidenzia nella rm, intorno al capezzolo, sulla quale mi faranno una biopsia intra operatoria, decisiva per la scelta o meno della mastectomia, potrebbe essere una cisti presente nelle precedenti ecografie, ma non rilevabile nell'ultima.
Grazie ancora
[#10]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.4k 1.2k 61
Sì troppa carne al fuoco.

Dovrebbe scrivere cosa Le hanno spiegato . Così riesco a comprendere meglio tutto il quadro.
[#11]
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Utente
Utente
Gent.mo dott Catania,
le sintetizzo tutto. In seguito ad una mammografia di controllo con ecografia a completamento, mi è stato rilevato un nodulo molto sospetto di circa un centimetro al seno destro, che alla micro biopsia si è rivelato essere carcinoma duttale infiltrante, con la caratterizzazione biologica riportata nel messaggio non immediatamente precedente a questo. La successiva RM ha confermato le due indagini fatte anteriormente, evidenziando anche una sospetta vascolarizzazione periareolare, per la quale è stato richiesto un second look ecografico, che peró non ha rilevato niente di patologico. Il chirurgo pertanto mi ha parlato di una ulteriore biopsia nella zona periareolare, da fare durante l'intervento, per stabilire se in tale zona è presente una ulteriore lesione. In base all'esito di tale esame deciderà il tipo di intervento e cioè quadrantectomia, se la zona periareolare fosse indenne o mastectomia, se invece dovesse trattarsi di lesione multifocale.
La mia domanda è la seguente: la vascolarizzazione periareolare può dipendere dalla presenza di una cisti che tuttavia attualmente non è visibile alla ecografia? So ( da precedenti ecografie) di avere avuto, in passato e in tale zona sia delle ectasie duttali che una cisti. Sono preoccupata infatti che possa trattarsi di altra lesione sospetta, ancora non visibile alla ecografia.
Le chiedo, inoltre, un parere su quella che potrebbe essere la terapia da fare, tenendo conto della caratterizzazione biologica del nodulo sul quale è già stata effettuata la microbiopsia. E' preoccupante Il valore che esprime l'indice di proliferazione? Mi posso aspettare una terapia ormonale?
Grazie
[#12]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.4k 1.2k 61
Credo che quanto Le sia stato prospettato sia chiaro e condivisibile, e poichè la Risonanza "vede a volte più di quel che c'è " (scusi la semplificazione per essere chiaro) la verifica definitiva si può avere solo al momento dell'intervento.

Non accentrei l'attenzione sulla presunta cisti che secondo me non c'entra nulla.

Se monofocale il tumore sarà eseguita una quadrantectomia, se multifocale una mastectomia.

I fattori prognostici sono allegati, ma la stadiazione della malattia è ancora incompleta (manca ad esempio lo stato linfonodale ) e quindi solo dopo l'intervento si potrà prospettare una strategia terapeutica.
[#13]
dopo
Utente
Utente
Gent.mo dott Catania, le scrivo nuovamente perchè nel frattempo sono stata operata e fortunatamente mi è stata effettuata una quadrantectomia.

Relativamente alla valutazione istologica intra operatoria dell'area periaereolare il referto recita:
Nodulo a ore 7 mammella destra: frammento fibroadiposo di cm 1,5x1x1 (A1 cong)
Nodulo a ore 3 mammella destra: frammento fibroadiposo di cm 2x1x1 (A2 cong)
Diagnosi:
Nodulo a ore 7: tessuto fibroadiposo adiposo, alcune strutture ghiandolari con reperti di iperplasia fibroadenomatoide.
Nodulo ore 3: fibrosclerosi, rare strutture ghiandolari con morfologia normale.
Quindi, niente di patologico nella zona periareolare.

Relativamente al nodulo infiltrante il referto recita:
Materiale pervenuto
quadrante infero interno mammella destra
Esame macroscopico
Frammento orientato di cm 7x4x2 con losanga di cute di cm 5x1 e neoplasia di cm1,3 distante oltre cm 1 dai margini di resezione.
Diagnosi
Eseguita la valutazione macroscopica della distanza della neoplasia dai margini di resezione.

Relativamente al linfonodo sentinella il referto recita:
Linfonodo sentinella ascella destra
Esame macroscopico
Linfonodo sentinella : un linfonodo di 1,5 cm in estesa sostituzione adiposa (A1, cong)
Diagnosi:
Indenne da infiltrazione neoplastica in due sezioni esaminate.

Le chiederei pertanto un parere, riguardando la caratterizzazione biologica del nodulo neoplastico che le ho riportato in uno dei miei precedenti messaggi.
Sono preoccupata soprattutto per il pattern di espressione (+3) di HER 2, che indica un tumore aggressivo. Ho letto un pò di letteratura e ho scoperto che per neoplasie che esprimono tale recettore esiste la terapia con anticorpo monoclonale (associata a chemioterapia) ma è un farmaco cardiotossico.
Ho molte perplessità. Vedo che la neoplasia esprime anche recettori ormonali, quindi sarebbe sensibile anche alla terapia ormonale...
Ho 45 anni , mi faccia sapere cosa ne pensa e se posso avere speranze di guarigione.
Mi rendo anche conto che bisogna aspettare il referto istologico e la stadiazione.
Mi parli pure con linguaggio tecnico, riesco a seguirla, in quanto biologa..
Attendo con impazienza una sua risposta e la ringrazio sin da ora.
[#14]
dopo
Utente
Utente
Gent.mo dott. Catania, non capisco perchè non risponde più alla mia richiesta.
Sono terrorizzata perchè il mio tumore è il cosiddetto "HER2 positivo", che è molto aggressivo e che ha bisogno di trattamento specifico, basato sull'anticorpo monoclonale trastuzumab.
Sono rientrata nella casistica più bassa dei carcinomi mammari (20%), speravo invece di essere più fortunata!
Mi chiedo, se è vero che tali tumori sono meno sensibili alla terapia ormonale, vale anche per i casi in cui siano espressi entrambi i recettori? Perchè, nel mio caso avrei (oltre al -C-ERB-B2 neu-pattern di espressione +3) la seguente situazione:
-recettore estrogenico con clone SP1
cellule positive 89%
-recettore progestinico immunoreattività con clone 1E2
cellule positive: 37%
Cosa devo aspettarmi?
Inoltre, e' consigliabile chiedere una FISH, o sarebbe una indagine superflua, non essendo dubbia l'espressione del recettore in questione?
Mi dia qualche consiglio, per favore, non mi lasci in apprensione.
Con il linfonodo sentinella negativo, che probabilità ho che all'esame istologico della parte asportata possano venir fuori dei linfonodi non indenni?
Mi è stato ripetuto più volte di star tranquilla, in quanto la neoplasia è stata scoperta in tempo e ben localizzata, ma quanto può incidere questo su un tumore con alto indice di proliferazione (56%) e "HER positivo"?
Attendo una sua risposta.
Grazie
[#15]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.4k 1.2k 61
Non serve chiedere la Fish in uno score 3+.

E' vero che l'iperespressione va considerata un fattore prognostico sfavorevole,
ma presenta il vantaggio di potere essere trattata con farmaci di recente generazione molto efficaci ed ovviamente si tiene anche conto dei suoi effetti collaterali se no non sarebbe omologato per la cura.

Se "ammazzasse" come pensa Lei le cellule tumorali e anche le pazienti , non sarebbe in commercio....Le pare.

E' vero che il parametro indica una discreta aggressività, ma forse Lei ha informazioni fuorivianti perchè forse sarebbe stato peggio se fosse negativo e negativi i recettori ormonali (triplo negativo).

I suoi recettori sono positivi, il diametro del tumore accettabile, il linfonodo sentinella negativo e....quindi ci sono molte ragioni per essere ottimisti (^_____^)
[#16]
dopo
Utente
Utente
Caro dr. Catania, la ringrazio per la velocità nella risposta. So di averla tempestata di richieste in queste settimane, ma so anche che non devo spiegarle nulla perché - si capisce benissimo dalle risposte che dà a ciascuna di noi - lei è arrivato a un livello di empatia e di comprensione tali della psicologia della donna affetta da tumore al seno, che credo pochi medici abbiano. Questo è sicuramente il suo maggiore punto di forza, oltre alla grande competenza clinica e all'esperienza chirurgica. Per questo anche io, come tante altre sue pazienti "virtuali", per quanto mi fidi comunque dello staff che mi sta curando, non smetterò mai di ri-consultarla e di ringraziarla per come sta rappresentando per me un grande conforto, una continua fonte di fiducia e di ottimismo.
[#17]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.4k 1.2k 61
Che esagerazione (^_____^)
[#18]
dopo
Utente
Utente
Gent.mo dott Catania, eccomi nuovamente intenta a scriverle, per avere un altro suo parere.
Nel frattempo sono riuscita ad avere informazioni relative all'esame istologico del pezzo operatorio, anche se non del tutto ultimato.
Mi è stato riferito che le dimensioni effettive della neoplasia sono di 1,3 cm, ma che la stessa risulta essere eterogenea, per presenza contemporanea di carcinoma mucinoso, di carcinoma in situ e di un'area di tumore scarsamente differenziato (G3).
E' presente inoltre una discreta quantità di tessuto infiammatorio cronico.
I linfonodi del pezzo operatorio sono indenni da neoplasia; l'esame del linfonodo sentinella -negativo in due sezioni dell'esame intraoperatorio- è ancora in corso.
C'è solo uno dei margini di resezione che presenta piccoli focolaietti di carcinoma in situ.
Le mie domande sono queste:
1) E' possiblie che i piccoli focolai presenti su uno dei margini di resezione possano regredire con la radioterapia?
2) Può cambiare l'espressione del recettore HER2+, considerata l'eterogeneità della neoplasia?
Attendo una sua risposta e colgo l'occasione per ringraziarla.
[#19]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.4k 1.2k 61
>>C'è solo uno dei margini di resezione che presenta piccoli focolaietti di carcinoma in situ.>>

Su questo dovrebbe parlarne con il chirurgo che ha eseguito l'intervento.

I casi sono sempre diversi l'uno dall'altro, al massimo si rassomigliano.
[#20]
dopo
Utente
Utente
Gent.mo dottor Catania,
le scrivo ancora. Come vede, non trovo proprio pace...
Vorrei che mi rispondesse al quesito che le sto per porle. Mi chiedo: "se la neoplasia al seno non è di tipo monoclonale, ma è eterogenea, come è possibile individuare la terapia farmacologicapiù adatta? ". Mi spiego meglio. Nel mio caso, probabilmente sarà successo che l'ago della micro biopsia abbia preso frustoli di tessuto relativi alla neoplasia scarsamente differenziata (G3) e che non abbia prelevato cellule del carcinoma in sito o del carcinoma mucinoso (che ora so, essere presenti nel nodulo chirurgicamente asportato). Questa possibiltá forse potrebbe giustificare l'iperespressione del recettore HER2 ( score 3+).
Mi è stato detto tuttavia che sarà effettuata una FISH.
Mi chiedo: "Dove?".."Sui vetrini della microbiopsia, o sui vetrini del tessuto asportato con l'intervento? ". Perché-come lei mi insegna-non ha senso richiedere una FISH in uno score 3+ di una microbiopsia ed io non riesco a capire che risultato si otterrà, amplificando cellule di neoplasie diverse, con probabile diverso contenuto di geni erb2neu. Cosa verrà fuori? Un valore che esprime una media?...Se per esempio il tumore G3 overesprime il gene cerb2 neu e gli altri due carcinoma no, di quale valore si tiene conto?
Ecco su cosa mi sto arrovellando, per non parlare poi di quel margine di resezione non indenne, ma con focolai di carcinoma in situ.
La prego di rispondermi, come sempre..
Grazie.
[#21]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.4k 1.2k 61
I fattori prognostici ci servono per approntare una terapia sulla componente più aggressiva, non certo per il ca in situ o mucinoso.

Se Lei approntasse un siero antiveleno avendo in casa tre serpenti diversi si preoccuperebbe di approntare quello antagonista al veleno più tossico.

Per semplificare.

Perchè sia stata richiesta una FISH con uno score 3+ non glielo so dire.
[#22]
dopo
Utente
Utente
Grazie! La terrò informata sugli sviluppi...
[#23]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.4k 1.2k 61
Senz'altro.
[#24]
dopo
Utente
Utente
Gent.mo dott. Catania,
Le scrivo per avere ancora un suo parere e Intanto le riassumo la mia situazione:

Intervento di quadrantectomia al QII per neoplasia di 13 mm.
Carcinoma duttale infiltrante G3, associato a carcinoma duttale in situ G2 e G3 e ad ampia componente di carcinoma mucinoso G2.
Un margine ( laterale) infiltrato di microfocolai di carcinoma duttale in situ; gli altri margini indenni.
Parametri biologici: ER92% , PgR 25%, MIB-1 25%, cerbBneu2 +3.
Ascella: indenne 0/6 (. 4 linf sentinella, 2 linf tessuto ascellare contiguo).
CEA Ca15.3, eco torace, ecografia addome, scintigrafia ossea : negativi per lesioni secondarie

La terapia che mi hanno dato è la seguente:
3 FEC + 3 taxotere + Herceptin ( da iniziare in concomitanza a taxotere) per 18 somministrazioni.
Dovrò fare inoltre terapia ormonale, radioterapia e rivedere la radicalizzazione della ferita.

Volevo porle alcuni quesiti.
Innanzitutto vorrei avere un suo parere in merito alla terapia ( se necessario, le scriverò privatamente).
Mi interesserebbe inoltre sapere, in base alla sua esperienza, se, con una cura del genere, posso avere speranze di guarigione.
Il mio dubbio è questo: la presenza in circolo del monoclonale trastuzumab, oltre a saturare i siti di legame per HER2 e quindi ad impedire la trasduzione del segnale, può eliminare completamente, con risposta cellulo mediata, tutte le eventuali micromestastasi presenti?
Ho paura che interrompendo la cura il problema si possa ripresentare. Ho letto troppe volte che compaiono recidive o secondarismi e questo mi fa vivere in ansia.
E ancora: dopo una terapia del genere, essendo la neoplasia eterogenea, è possibile che si possa selezionare un mutante Her2-, o peggio ancora - in seguito anche a terapia ormonale- un triplo negativo?
Ho iniziato già il primo ciclo di chemio, ma non sono affatto tranquilla.
Sono assalita da dubbi e vivo malissimo.
Attendo con impazienza una sua risposta.
La ringrazio sin da ora.
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